Davvero tenerissimo questo fumetto, che emoziona e che fa piangere, ispirata alla storia, vera, di Laika, il primo cane che è andato nello spazio, la prima vittima degli esperimenti spaziali. Rispetto al fumetto prevale, nettamente, la storia della cagnetta, protagonista indiscussa di questo libro. Laika non è solo la cucciola che è passata per lo spazio, immolata alle ragioni della scienza e della propaganda sovietica. No Laika è una cagnetta randagia che ha vissuto le tipiche difficoltà dei bastardini di tutto il mondo. Abbandonata più volte e sempre alla disperata ricerca dell’affetto dell’uomo. Terribile la frase della veterinaria “fidati di me” e la fiducia assoluta di Laika nella donna. Ma Laika è anche la cagnolina che nella storia di questo fumetto cerca disperatamente di volare, andando oltre le solite meschinerie dell’uomo. Il fumetto alla fine, pur risentendo della prevalenza della storia di Laika è molto ben fatto ed il disegno, estremamente personale, riesce a penetrare in maniera molto efficace oltre la storia. E rimane il ricordo di Laika, bruciata sopra le stelle. E non le riserviamo l’affetto che proviamo per tutti quei cuccioli sacrificati alla rabbia ed alla prepotenza dell’uomo. ( )