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Sto caricando le informazioni... The lady and the unicorn (originale 2003; edizione 2004)di Tracy Chevalier
Informazioni sull'operaLa dama e l'unicorno di Tracy Chevalier (2003)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. È un giorno della Quaresima del 1490 a Parigi, un giorno davvero particolare per Nicolas des Innocents, pittore di insegne e miniaturista. Jean Le Viste l'ha invitato nella Grande Salle della sua casa al di là della Senna e in quella sala disadorna gli ha commissionato arazzi immensi che raffigurino la battaglia di Nancy, con cavalli intrecciati a braccia e gambe umane, picche, spade, scudi e sangue a profusione. Una commissione da parte di Jean Le Viste significa cibo sulla tavola per settimane e notti di bagordi al Coq d'Or, e Nicolas, che può resistere a tutto fuorché alle delizie della vita, non ha esitato un istante ad accettare. Non ha esitato, però, nemmeno ad annuire davanti alla proposta di Geneviève de Nanterre, moglie di Jean Le Viste e signora di quella casa. nessuna recensione | aggiungi una recensione
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Interweaves historical fact with fiction to explore the mystery behind the creation of the remarkable Lady and the Unicorn tapestries, woven at the end of the fifteenth century, which today hang in the Cluny Museum in Paris. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.54Literature English (North America) American fiction 20th Century 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:
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Invece si tratta di una storia semplice ma avvincente, che unisce una scrittura vivace ad una buona caratterizzazione dei personaggi; buona ma non ottima, perchè i protagonisti pensano ed agiscono in maniera troppo moderna, sembrano persone di oggi intrappolate nel medioevo; anche l'ambientazione lascia molto a desiderare, è asettica e priva di qualunque peculiarità storica o culturale. Entrambi questi difetti li avevo riscontrati anche ne "La ragazza con l'orecchino di perla", comincio a pensare che sia proprio una precisa (e discutibile) scelta stilistica della Chevalier.
Invece ho molto apprezzato i punti di vista multipli, espediente non certo originale ma in grado di spezzare la monotonia dando un ritmo più sostenuto alla narrazione; anche i toni sempre in bilico tra commedia e dramma hanno contribuito a tenere desto il mio interesse.
In conclusione pur con tutti i suoi difetti è un libro estremamente scorrevole, che non pretende di essere un capolavoro ma intrattiene piacevolmente. ( )