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Sto caricando le informazioni... The Vegetarian: A Novel (originale 2007; edizione 2015)di Han Kang (Autore)
Informazioni sull'operaLa vegetariana di Han Kang (2007)
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Libro inquieto ed inquietante, particolarissimo, che in un crescendo di ferocia e disperazione ci racconta una storia di fuga dalla realtà e annullamento di sé. Al centro di tutto c'è Yeong-hye, la "vegetariana" del titolo, ma in realtà di lei non sapremo nulla se non quello che ne percepiscono gli altri: ci verranno offerti tre punti di vista, ciascuno concentrato su un diverso momento del suo percorso e ciascuno a rappresentare un aspetto dell'esistenza da cui a poco a poco prenderà le distanze. Si inizia col marito, un uomo arido e mediocre che sta a simboleggiare il convenzionalismo della società e che infatti sarà il primo a prendere le distanze dalla nostra protagonista non appena devierà dalla cosiddetta normalità. Si prosegue col cognato, un artista debole e tormentato; in lui troviamo il lato emozionale e passionale della realtà, in tutti i suoi risvolti più eccessivi e brutali. La conclusione è invece affidata alla sorella, la persona più vicina a Yeong-hye, quella che conosce tutti i traumi del suo passato e l'unica che può provare a capirla. Sono le pagine più intense dell'opera, in cui la tensione sale ma allo stesso tempo la scrittura si fa più astratta ed evocativa: si passa da scene crude di malattia e deperimento a momenti di introspezione filosofica. D'altronde qui viene messo in discussione il concetto stesso di io e di coscienza, è la vita umana in quanto tale che viene negata. E' un romanzo che colpisce per la sua originalità, cupo e dal fascino conturbante, da cui sarà difficile staccarsi una volta iniziato. «Ho fatto un sogno» dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. È il primo stadio di un distacco in tre atti, un percorso di trascendenza distruttiva che infetta anche coloro che sono vicini alla protagonista, e dalle convenzioni si allarga al desiderio, per abbracciare infine l'ideale di un'estatica dissoluzione nell'indifferenza vegetale. La scrittura cristallina di Han Kang esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia più estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell'ordinario quando si inceppa il principio di realtà – proprio come avviene nei sogni più pericolosi. Il titolo non deve trarre in inganno: "La vegetariana" non è un libro sul vegetarianesimo o sull'essere vegetariani, anche se la protagonista non mangia carne. Proprio dal suo improvviso rifiuto di mangiare carne ha inizio la storia, che si articola in tre momenti narrativi nei quali la protagonista è narrata attraverso gli occhi di altri tre personaggi, nel primo il suo ex marito, nel secondo il cognato e nel terzo la sorella. La protagonista dunque non racconta la vicenda in prima persona, ma è come "costruita" attraverso i ricordi e i racconti di chi ha avuto a che fare con lei. Yeong-hye, la vegetariana, inizia a dare segni di instabilità mentale prima rifiutando di cibarsi di carne e poi rifiutando il cibo tout-court, verso una anoressia che presagisce a una volontà di dissolversi nel mondo vegetale. Alla fine del romanzo, la sua fine e il suo sacrificio assumeranno quasi un valore salvifico nei confronti della sorella, l'unica a restarle vicino fino all'ultimo. I veri temi del romanzo sono, nell'ordine: la diversità e come i cosiddetti "normali" giudicano le minoranze e tutti coloro che non si conformano; i rapporti familiari, dove si annidano tremende sofferenze e crudeltà in grado di deprivare l'individuo della sua voglia di vivere. "La vegetariana" è infatti a suo modo un libro molto crudo e duro, nel quale l'insensibilità verso il prossimo e l'egoismo di cui è capace ogni essere umano sono descritti senza mai andare sopra le righe e senza enfasi, quasi come se, anzi, ciò facesse parte della "normalità" della vita, con uno stile sempre sobrio, quasi algido. In sostanza un libro che merita senz'altro di essere letto e che pare suggerire come l'unica possibilità per sfuggire alla crudeltà della vita siano il disfacimento e l'oblio, uniti alla follia.
The strength of Kang's voice is in her refusal to smoothen the rough edges of her characters - they bare their scars and innermost vulnerabilities and yet don't appear drawing sympathy. What flows through "The Vegetarian" is an urgent need to detach oneself from the constraints of the human body, to transform and possibly transcend its limits completely. “The Vegetarian” is an existential nightmare, as evocative a portrayal of the irrational as I’ve come across in some time. But The Vegetarian isn’t an anti-meat manifesto or an uplifting story of emancipation. Instead, in dreamlike passages punctuated by bursts of startling physical and sexual violence, Kang viscerally explores the limits of what a human brain and body can endure, and the strange beauty that can be found in even the most extreme forms of renunciation. At first, you might eye the title and scan the first innocuous sentence — “Before my wife turned vegetarian, I thought of her as completely unremarkable in every way” — and think that the biggest risk here might be converting to vegetarianism. (I myself converted, again; we’ll see if it lasts.) But there is no end to the horrors that rattle in and out of this ferocious, magnificently death-affirming novel. Appartiene alle Collane EditorialiAufbau Taschenbuch (3333) Premi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
"Before the nightmares began, Yeong-hye and her husband lived an ordinary, controlled life. But the dreams--invasive images of blood and brutality--torture her, driving Yeong-hye to purge her mind and renounce eating meat altogether. It's a small act of independence, but it interrupts her marriage and sets into motion an increasingly grotesque chain of events at home. As her husband, her brother-in-law, and her sister each fight to reassert their control, Yeong-hye obsessively defends the choice that's become sacred to her. Soon their attempts turn desperate, subjecting first her mind, then her body, to ever more intrusive and perverse violations, sending Yeong-hye spiraling into a dangerous, bizarre estrangement, not only from those closest to her but also from herself." -- jacket. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
Già recensito in anteprima su LibraryThingIl libro di Han Kang The Vegetarian è stato disponibile in LibraryThing Early Reviewers. Discussioni correntiNessunoCopertine popolari
Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)895.73Literature Literature of other languages Asian (east and south east) languages Korean Korean fictionClassificazione LCVotoMedia:
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"(In-hye) Non era più in grado di far fronte a tutto ciò che la sorella le ricordava. Non aveva saputo perdonarle di essersi involata da sola al di là di un confine che lei non era mai riuscita a varcare, non aveva saputo perdonare quella meravigliosa irresponsabilità che aveva permesso a Yeong-hye di liberarsi delle costrizioni sociali, lasciandola indietro, ancora prigioniera."
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