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Sto caricando le informazioni... La prima legge. La trilogiadi Joe Abercrombie
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Appartiene alle SerieLa prima legge (Omnibus 1-3) ContieneThe Blade Itself, book 2 di Joe Abercrombie (indirettamente) The Blade Itself, book 1 di Joe Abercrombie (indirettamente) Last Argument of Kings, Book 1 di Joe Abercrombie (indirettamente) Last Argument of Kings, Book 2 di Joe Abercrombie (indirettamente)
THE FIRST LAW trilogy is a fantasy masterpiece, now available in a stunning box set. It's a perfect gift for fans of A GAME OF THRONES; a must-have for fans of Joe Abercrombie; and a great way for new readers to discover one of the most highly acclaimed fantasy trilogies of the past decade. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Abercrombie ci ha un po' provato, e in gran parte anche riuscito. I suoi protagonisti sono insopportabili quando va male, positivi ma avviati per una brutta brutta china quando va bene. Non mi hanno fatta sentire al codazzo di una compagnia di eroi, o di "simpatici fuorilegge dal cuore tenero", rilassata e convinta che avrebbero vinto alla fine. Nel senso che non ero proprio sicura di volere che vincessero...
Insomma, se volete un fantasy vecchio stile dovreste guardare altrove, perché questo per alcuni versi non lascia soddisfatti. Però ho cercato immediatamente se ci fossero dei seguiti ambientati nello stesso mondo, perché voglio sapere, perdinci, soprattutto per alcuni di loro, voglio sapere!
Il più grosso difetto che ascrivo al libro è la scrittura a volte ripetitiva, che, in un'edizione comprensiva dell'intera trilogia, con ben 1100 pagine da macinare, si è fatta sentire in diversi punti. Alcuni personaggi hanno dei siparietti fissi (Glotka e le sue "scale maledetteh!") che vengono riproposti pressoché uguali ogni volta, a volte ho distintamente percepito frasi che avrebbero potuto essere tagliate con grande tranquillità senza alterare minimamente l'andamento della storia, combattimenti troppo dettagliati senza essere davvero emozionanti (quante volte una spada può "mancarti di un soffio", o un alleato salvarti all'ultimo minuto dal nemico con la mannaia che già si abbassa su di te?).
Possibile che leggendo i libri separatamente i difetti si percepiscano di meno, ma in un'epoca un cui un fantasy non può non essere una trilogia-mattone, mi piacerebbe non avere l'impressione che l'autore venga pagato a parola come ai tempi di Dickens.
Il linguaggio scurrile è in alcuni punti un po' gratuito, con nobili che potrebbero far sfigurare gli scaricatori di porto, anche lì ho avuto l'impressione che fosse fatto apposta per "distinguersi da solito fantasy" e dimostrare che "siamo nel mondo di Mainaggioia, mica la Terra di Mezzo".
Ecco, lo consiglio, ma non mettetelo in mano ai più giovani, fatevelo dire da una che di traumi da letture precoci ne ha avuti tanti.
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