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Robin Wood (5)Recensioni

Autore di Dago

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87 opere 100 membri 38 recensioni

Recensioni

Questa volta è davvero l’ultimo numero de Il Cosacco di Robin Wood e Carlos Alberto Casalla. Ma d’altronde questa bellissima serie che mi ha accompagnato per oltre due anni sta veramente arrivando al termine. Il cosacco ha fatto la sua scelta e ai fasti della corte dello Zar ha preferito la vastità della steppa. E tutte le storie sono, quindi, episodi che si sommano, sempre belli ma, ovviamente, manca quell’organicità nella narrazione che ha contraddistinto i primi numeri. Le storie sono tutte belle, appassionanti, ma la ripetizione è nei fatti, inevitabile nel momento stesso in cui manca un vero filo conduttore. Comunque, con questo bel libro chiudo il bellissimo viaggio nell’incredibile mondo di Robin Wood che conoscevo, ma non bene.
 
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grandeghi | Jan 19, 2022 |
E così ancora una volta, purtroppo l’ultima nell’ambito di questa raccolta, leggo le storie della bella Amanda, la ragazzina con gli occhi rossi che nella vita incontra odio e amore e si schiera sempre dalla parte giusta. Un inno alla vita l’Amanda di Robin Wood e Alfredo Falugi, la vita contro la morte, l’allegria contro la tristezza. E certo la vita di Amanda non è mai stata semplice e in questo albo quattro splendidi capitoli che vedono prima la nostra bella ragazzina lavorare nella lussuosa clinica di un grande chirurgo plastico, per poi incontrare una donna con un bel figlio ed un marito perfetto follemente innamorata di un fotografo di guerra che la condurrà verso un destino di morte. Infine, nell’ultimo episodio Amanda si trasferisce a Barcellona dove incontra Don Carlos un grande pittore divenuto cieco a seguito dei deliri della moglie, contesa con il criminale delle ramblas. Al solito straordinarie le storie di Amanda, ma quanto è bella, ma quanto è bella.½
 
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grandeghi | Nov 20, 2021 |
E arrivo così all’ultima storia di Sasha Veblin, il principe di San Pietroburgo per nascita, il cosacco della steppa per scelta. In questo ultimo volume le storie sono caratterizzate dal viaggio verso la capitale dell’impero russo, San Pietroburgo, con il nipote Dimitri, il figlio del fratello che ha sempre odiato ed invidiato Sasha. E ancora una volta sono storie intense, belle, sempre sorprendenti ed appassionanti. Il ragazzino è cresciuto in nome dell’odio per lo zio e allo stesso tempo ascoltando le gesta di una leggenda. E nel viaggio con Sasha scopre che la leggenda non è un basata sul nulla, anzi; ma che esiste anche un Veblin umano. Le ultime storie, dopo la separazione della coppia, infatti Dimitri prende il suo posto alla corte dello Zar e Sasha torna alla sua vita nomade, sono meno appassionanti, spesso ripetitive. Ma rimane un altro grande lavoro di Robin Wood.
 
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grandeghi | Nov 8, 2021 |
Il quinto volume di Mojado rientra tra le copie che non avevo e che sono riuscito a procurarmi nel tempo. Quindi è una lettura che avviene a distanza dagli altri numeri già letti e, soprattutto, con una storia di cui conosco, o meglio dovrei ricordare, l’evoluzione. La poca memoria questa volta mi aiuta e così riesco a godermi fino in fondo anche questo bel volume in cui, al solito, il giovane pugile messicano si schiera sempre e puntualmente dalla parte del più debole. E quando non lo fa è solo perché è su un ring ed allora il più debole è sempre il suo avversario. Al solito Mojado riesce a toccare, non so per quale ragione, alcune corde della mia emotività e mi appassiona come pochi altri fumetti. Ma al solito il merito va dato allo straordinario Robin Wood.
 
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grandeghi | Oct 10, 2021 |
Finalmente Amanda, la ragazzina con i capelli rossi di cui mi sono innamorato da ragazzino, leggendo, come si dice a mezzo, Skorpio e Lanciostory con Irene. Questo volume inizia con Amanda che raggiunge un’isola presumibilmente nei Caraibi e inizia a lavorare nel bar di Julio, il partner perfetto per una vita di libertà. E la storia prende forma quando sull’isola arriva la madre, donna cattiva e avida, insieme a Monica, la sorellina finora sconosciuta di Amanda. Il primo capitolo è dedicato all’incontro tra le due sorelle e alla guerra che inizia tra la protagonista di questa splendida serie di Wood e la madre. Come nelle favole non solo Monica rimarrà sull’isola, ma il patrigno la metterà anche in condizione di vivere serenamente, lasciandole una donazione importante prima della morte. Monica è una ragazzina vivace ma intelligente e con la scuola viene introdotto il secondo capitolo che ha come protagonista Desiree, la maestra dell’isola, che nasconde una storia triste e dolorosa. Nel terzo capitolo appare un’altra bellissima ragazza Silvia che farà prima innamorare Julio e poi disperare. Era andata nell’isola in attesa di morire per una leucemia fulminante e sul suo diario scriveva del suo futuro di amore impossibile con Julio. L’ultimo capitolo ha come protagonista un uomo, André, braccato dai complici di una vita da criminale. Le storie di Amanda sono tutte semplicemente straordinarie, si leggono tutte di un fiato e, che ci posso fare, quella ragazzina dai capelli rossi che tanto piaceva ad uno di qualche anno più piccolo continua a far battere il cuore ad un cinquantenne.
 
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grandeghi | Sep 13, 2021 |
E ci voleva proprio il cosacco, il grande Sasha Veblin, per farmi riprendere la voglia ed il piacere di leggere. Le avventure del principe che non vuole essere principe proseguono, quindi, lungo il confine tra Russia, Cina e Mongolia, al solito spie, vili, traditori ed eroi sono il suo pane quotidiano. Tutto pur di non tornare tra le mollezze di San Pietroburgo, alla corte dello Zar. Come tutti i personaggi di Robin Wood, non c’è nulla da fare, non ci si annoia mai, cambiano i luoghi, cambiano le storie, ma rimane la splendida penna di Robin Wood nell’occasione supportato da un ottimo Casalla.½
 
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grandeghi | Jul 11, 2021 |
Nel quarto volume de Il Cosacco manca una storia lunga, il volume è una somma di episodi in cui Sasha Veblin conferma le sue qualità di cosacco e di uomo. Il principe Veblin è sempre lontano dai fasti dei palazzi di San Pietroburgo e vive la sua vita da cosacco nelle steppe della Siberia, tra gente semplice ed orgogliosa e avventurieri di ogni razza. L’assenza di una storia principale rende questo volume meno bello dei precedenti, in quanto nonostante ogni storia sia diversa dalle altre, troppi elementi del tessuto narrativo si sovrappongono. Resta, comunque, un volume di godibilissima leggibilità.
 
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grandeghi | Mar 20, 2021 |
E torno a Mojado, il pugile affermato che non ha dimenticato le proprie origini. In queste storie Mojado è tornato in Messico, una delusione d’amore e la difficoltà di apprezzare un mondo fatto di immagine lo riporta al suo Paese, distrutto dal terremoto che ruppe l’infanzia del nostro campione. Sono al settimo albo e la cosa incredibile è che Mojado continua a piacermi, ad appassionarmi, come un ragazzino, non smetto di trovare piacere e passione nella lettura delle sue storie, la semplicità espositiva di Robin Wood è incredibile. E le storie riescono, dopo ben sette numeri a non essere mai ripetitive, siamo al limite del miracolo, del capolavoro letterario. Viva Robin Wood.½
 
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grandeghi | Dec 30, 2020 |
E niente il numero 5 non c’è, non riesco a chiudere questa collezione e poi, piove sul bagnato, manca proprio lui, non è che manca il noioso Modesty Blaise. Belle e avvincenti, al solito, le storie di Mojado, ormai diventato un pugile famoso, ma rimasto con la rabbia di un ragazzino cresciuto in una favela. Ieri se ne è andato il più grande di tutti i Mojato, Diego, e il mondo intero si è fermato per rendere omaggio all’uomo che ha cambiato la storia del calcio facendo vincere chi la sconfitta ce l’aveva nel certificato di nascita. La storia di Diego ricalca quella di Mojado, due ragazzi cresciuti nelle periferie del mondo e una volta arrivati al centro del palcoscenico fanno girare tutti per guardare dove loro sono nati, dove tutto è iniziato, senza contraddire le proprie origini, la propria cultura, le proprie radici. Uno dei più grandi lavori di Robin Wood, un genio del fumetto.
 
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grandeghi | Dec 2, 2020 |
Nel terzo volume la vita del cosacco è costellata da quattro gravissimi lutti; prima muore il fratellastro Vania per la peste, nonostante Sasha compia gesta incredibili per trovargli la medicina; poi muore l’adorato nonno che l’ha cresciuto; muore assassinato il fratello Piotr e, infine, il giovane cosacco perde anche il padre, il principe Veblin. E poco prima Sasha ha partecipato all’umiliante sconfitta dell’esercito russo ad opera degli alleati, turchi, inglese e francesi. Ma in tutto questo dolore Sasha ritrova una madre, la moglie del principe Veblin che lo ha odiato per una vita e che poi scopre che quel ragazzo ha amato come nessuno suo marito e i suoi due figli. Non ci si stanca mai di leggere i lavori di Robin Wood.½
 
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grandeghi | Nov 9, 2020 |
Il dramma dei numeri che mancano, e non si trovano su Internet, diventa sempre più grande. Perché la storia di Sasha Veblin è sempre più appassionante. All’inizio del volume è un uomo braccato, in Afghanistan, alleato sempre con sé stesso e con chi cerca, a qualsiasi titolo, giustizia. Lui non ha paura, è bello, è forte ed è coraggioso ed affronta i nemici con la cifra che gli è consueta. Ma la guerra della Russia con i maggiori paesi europei è alle porte ed il padre, il principe Veblin, convince lo zar che la riabilitazione del figlio è necessaria per il paese. E così Sacha torna a San Pietroburgo, si riabbraccia con il padre e con il nonno, finalmente riuniti e si lega al fratellastro Piotr. E insieme partono per il fronte. Ennesimo capolavoro di Robin Wood.
 
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grandeghi | Sep 28, 2020 |
La carriera da pugile di Mojado inizia a prendere una strada precisa. Isabelito riesce a metterlo in forma e a fornirgli le motivazioni giuste e l’uomo sensibile e ricco di umanità nella vita sul ring si trasforma in una bestia, picchia e picchia forte, abbatte gli avversari come se fossero fuscelli. Ma non è solo forza, Mojado nella sua boxe ci mette la rabbia, l’orgoglio e l’intelligenza di un uomo che è venuto dal nulla. I rapporti con il suo mondo rimangono solidi, continua a frequentare le persone con cui è cresciuto; Hipolito diventato è intanto un boss della malavita e il grassone, e il cantante è ormai un artista di fama internazionale. E coerentemente con le sue regole di vita continua a non vedere la bellissima modella di cui è innamorato ma dalla quale è divisa da mondi diversi e a da un orgoglio quasi cieco. E intanto gli incontri vanno avanti.½
 
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grandeghi | Sep 16, 2020 |
E allora ecco un altro personaggio partito dall’incredibile fantasia di Robin Wood, Sacha Veblin, il cosacco. Cresciuto dal nonno, Sacha, è il figlio del principe Veblin, un uomo coraggioso ma non al punto di accettare di riconoscere la paternità del giovane avuto con una ragazza di umili origini. Sacha cresce come un cosacco, imparando a cavalcare e a vivere la sua vita con orgoglio e libertà. Il sangue che scorre nelle sue vene è quello delle praterie russe, delle steppe, ma contaminato dalla grandezza della grande madre Russia. E così Wood ci accompagna nell’avventurosa vita del ragazzo, costretto a fuggire per aver ucciso in un duello un nobile arrogante. Un altro grande personaggio nella storia pensato dal grandissimo autore sudamericano.½
 
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grandeghi | Aug 31, 2020 |
E allora avanti con le storie e con la vita del Mojado, il bagnato, inizio ad aspettare con ansia il momento in cui posso riprendere in mano questi albi, uno dei massimi capolavori di Robin Wood. Nel terzo albo si inizia a vedere la strada che Mojado ha intrapreso, la carriera di pugile viene avviata tra molti successi e qualche delusione. Il suo allenatore, Isabelito, è uno duro, ma duro assai, sempre pronto a riprendere il suo campione quando sbaglia, mai disponibile ad un complimento. Intanto le scelte di Mojado iniziano a dargli frutti anche in altri campi, viene legalizzato grazie ad un poliziotto che ha sempre apprezzato le scelte di vita del ragazzo e trova l’amore, ed è un amore incredibile, quello con la modella più pagata al mondo. E ora aspettiamo il prossimo albo.
 
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grandeghi | Aug 29, 2020 |
Dopo aver raccontato personaggi della storia, Robin Wood con Mojado ci porta nell’attualità, nella povertà del Messico dove Mojado, il bagnato dal nome dell’impossibile attraversamento dei fiumi che dividono il nord dal sud del mondo. Nelle storie che vengono proposte nel secondo volume, Mojado rimane fedele a sé stesso, ai suoi principi, ai suoi valori morali. Sta dalla parte di quelli come lui, i più deboli, e la sua povertà non lo induce a sottomettersi ai più forti. Mojado si innamora, combatte, lotta, ma sempre con una dignità che lo rende un piccolo eroe di umanità. Alla fine del volume dopo essere stato in carcere riesce a passare il Rio per arrivare al sogno americano. Ma intanto Mojado inizia a prendere consapevolezza della sua forza, delle sue potenzialità di pugile. Che personaggio Mojado.
 
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grandeghi | Aug 11, 2020 |
Era una domanda ricorrente, ma in un lavoro di questa complessità come mai non c’è Dago, il personaggio simbolo della straordinaria produzione letteraria di Robin Wood. La risposta in realtà è abbastanza semplice, la saga di Dago è lunghissima. La storia del nobile veneziano Cesare Renzi, diventato uno schiavo per il tradimento del suo migliore amico avrebbe assorbito da sola gran parte di questa collana. Quindi è a maggior ragione apprezzabile la decisione dei curatori di questa collana di dedicare almeno un volume a Dago. Pubblicato in occasione di una mostra su Wood in Trentino in questo numero vengono proposte due storie, la prima, “la guerra rustica”, viene appunto ambientata in Trentino durante una rivolta dei contadini contro le vessazioni dei vescovi e dei nobili; e la seconda “alla corte d’Inghilterra” vede Dago contrastare gli inciuci intrapresi dal re d’Inghilterra per sposare Anna Bolena ripudiando la legittima moglie. Il livello è altissimo in ambedue le storie, ho preferito leggermente di più la prima perché mi è parsa più lineare. Ma comunque pagine che si leggono tutte di un fiato.
 
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grandeghi | Jul 28, 2020 |
E alla fine ho letto Mojado, anzi ho riletto Mojado, con l’ansia di vederlo pugile rompere la faccia a qualcuno. E invece no, un albo bellissimo, letto praticamente tutto di un fiato, e alla fine il giovane ragazzo messicano, con i pugni duri e il cuore grande, continua a cercare una strada fatta di onore in un mondo in cui vince il disonore. Mojado è un altro dei piccoli grandi capolavori di Robin Wood, diciamoci la verità questa lunghissima collana dei giganti mi è servita per comprendere che insieme a Will Eisner, Hector Osterheld, Art Spiegelman, Walt Disney, Don Rosa, nell’olimpo dei grandissimi autori c’è un altro protagonista, con una strada ed una storia diversa, fatta di albi popolari in un’epoca in cui il fumetto non era ancora riconosciuto come la nona arte. Mojado è una storia bellissima di un ragazzo nato in un poverissimo villaggio messicano ed arrivato a Tijuana alla ricerca di una vita possibile, con un solo sogno: la normalità di una vita onesta.
 
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grandeghi | Jul 20, 2020 |
Il quarto ed ultimo volume di Dax è privo della organicità dei libri precedenti; ormai l’uomo dagli occhi di ghiaccio lo conosciamo, la sua storia è un po' la nostra storia. Episodi, quindi, in gran parte scollegati tra di loro anche se un percorso il nostro eroe lo percorre; verso Vladivostok, la terra di confine della Russia dilaniata dalla sua guerra civile, il porto per la salvezza per pochi, della morte per molti. Dax alla fine del suo viaggio lascia la Cina, la terra in cui è cresciuto, tra boxeur, criminali e un mare di umanità. L’assenza di una storia portante si sente, la lettura è al solito piacevole, ma meno appassionante. Rimane, comunque, un grande personaggio; l’ennesimo capolavoro di Robin Wood.
 
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grandeghi | Dec 15, 2019 |
Il secondo, conclusivo, volume dell’epopea di Kayan, il gigante persiano che ha prima salvato Roma dall’esercito di Attila per poi conquistarla con i vandali di Genserico, è, se possibile, ancora più intrigante del primo. Subentra la familiarità con il personaggio, la conoscenza del carattere, l’averlo eretto a nostro eroe durante le ore che hanno accompagnato la lettura della sua epopea. Bello, bello, bello. Come tutte le storie di Robin Wood che ha da solo consentito alla Eura editoriale di proporre sul mercato editoriale un’opera importante come I giganti dell’avventura. Non so quanto sia fedele la ricostruzione storica del periodo in cui Wood, Zaffino e Barreto hanno collocato le vicende di Kayan. Ma si tratta di un romanzo storico, a fumetti, ma di un romanzo. Il rigore è per gli storici, scienziati. Gli autori sono artisti e le licenze fanno parte delle regole di ingaggio.
 
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grandeghi | Dec 4, 2019 |
Kayan è un biondo gigante persiano; ed è il più grande nemico di Attila. E così Robin Wood cambia epoca storica ed ambienta l’ennesimo capolavoro nel periodo dell’invasione unna, dalla Persia a Roma, passo dopo passo ci conduce nella leggenda del più grande esercito di distruzione della storia. Il mito di Attila viene mortificato da quello di Kayan, un gigante biondo, un gigante buono. E proprio nella contrapposizione tra i due protagonisti, nel solco della tradizione narrativa di Robin Wood, vengono esaltati i valori dell’uomo, pochi bianchi e neri, molti grigi, non ci sono i buoni da una parte ed i cattivi dall’altra. All’inizio la lettura non è decollata, ma poi le storie di Kayan sono diventate avvincenti, la ricostruzione fedele dell’invasione unna sotto il profilo geografico ha reso la lettura splendida. E ora in attesa del secondo volume, il fatidico n. 23.½
 
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grandeghi | Nov 20, 2019 |
Secondo, conclusivo volume; mi avvio, chiaramente, verso la chiusura della prima parte di questa bellissima raccolta della Eura. Con il primo volume ho imparato a conoscere “Il pellegrino”, ed ad apprezzarlo; con il secondo mi ci sono affezionato ancora di più. Ancora una volta tante storie, tutte diverse, questa volta anche e spesso all’estero, con un unico comune denominatore, la grande umanità de “Il Pellegrino”, l’europeo che vive con una bella prostituta cinese, Suzy, su una giunga a Hong Kong. Inizia a prendere, comunque, corpo una maggiore conoscenza dell’opera di Wood, che da Amanda a Dax, da Kozovich a i legionari del colonello Chevalier ha disegnato pagine fantastiche per tutti gli amanti del fumetto.½
 
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grandeghi | Nov 12, 2019 |
Ed eccoci con il volume conclusivo dei legionari guidati dal più giovane colonnello di Francia, Max Chevalier. Un volume bello grande, 360 pagine, per chiudere una storia popolare, quella della legione straniera, grande orgoglio dell’orgoglioso popolo francese. Nuove avventure, in parte ambientate nel Dahoney, nel sud ovest dell’Africa, dove la legione intraprende una lunga guerra contro Behanzin, un dittatore africano al soldo dei tedeschi. Ma sia da una parte che dall’altra dell’Africa, il deserto o la giungla, non modificano il cuore delle storie scritte da Robin Wood e disegnate da Luis Garcia Duran, rimane il grande coraggio dell’esercito di Chevalier, dove le storie di coraggio dei singoli si sommano alla lealtà ed alla compattezza del gruppo. Per la legione, mi mancheranno questi albi, queste storie, questo lungo viaggio nel coraggio degli uomini.½
 
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grandeghi | Nov 1, 2019 |
La storia di Dax continua con nuove avventure; questa volta il filo conduttore è la redenzione del cugino, Marcel, un uomo di mondo, ricco, ambizioso, cinico: al punto da volere la morte di Dax per essere l’unico beneficiario di un’immensa eredita: al punto da assoldare dei sicari per assassinare Dax. Ma qualcosa non va, e Dax lo fa prigioniero. Per fargli conoscere il mondo, quello vero, dove le cose valgono per quello che sono, attraverso un lungo viaggio verso la Mongolia Marcel conosce un mondo nuovo; e un uomo nuovo, se stesso, alla riscoperta dei valori essenziali, l’amore, l’onore, il coraggio, la lealtà. E’ una coppia singolare quella dei due cugini in movimento continuo, ma è una coppia che diventa man mano più solida; e ogni giorno Marcel comprende le ragioni che hanno indotto Dax a non cercare vendetta; ma a dargli un’occasione di redenzione. Grande Dax.½
 
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grandeghi | Oct 21, 2019 |
Un nuovo personaggio e nuove avventure proposte da quel genio di Robin Wood. Questa volta la storia inizia in un villaggio russo all’inizio della prima guerra mondiale; Anders è un ragazzo semplice, figlio di un fabbro, la guerra sembra lontana, si vive una vita semplice, l’unica vita che sembra possibile vivere. Ma un giorno la guerra si presenta alle porte del villaggio, e la guerra è sempre la stessa, prepotenza, violenza e morte. E viene prima ucciso il padre di Morel, un gigante buono, e poi tutti gli abitanti del villaggio; Anders perde il padre e trova un amico. Inizia così un lunghissimo viaggio nella Russia della rivoluzione bolscevica, tra bianchi e rossi, cambia il colore, rimane la violenza, l’avidità. I due amici vivono mille avventure, macchinisti, carovanieri, non conoscono il mondo, ma l’attraversano, non conoscono l’uomo, ma imparano a comprenderne l’animo. Russia, Siberia, Mongolia, Cina. L’albo termina con i due amici che sono riusciti a prendere dei gioielli per andare a Parigi a fare la vita dei signori. Bello, solito, grandissimo Robin Wood.½
 
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grandeghi | Oct 15, 2019 |
Sulla copertina una terribile notizia, volume conclusivo. Ma come, proprio ora che Helena è diventata la mia amica, ci ho passato insieme tante ore, ci siamo frequentati a lungo. Splendido questo albo, con le nuove avventure della bellissima giornalista argentina, diventata una scrittrice di successo, sempre disponibile, curiosa e vincente. Nei ventuno capitali succede di tutto, nascono e muoiono amori, vite, amicizie. Muore anche Harry Jones, l’unico vero amore di Helena, in una sparatoria su un aereo. L’unico modo in cui un uomo come lui, quello che è riuscito a conquistare il cuore di una donna unica, può morire. Nelle altre storie, come detto, si sovrappongono, tra l’Argentina e l’Europa le più incredibili e disparate storie che la nostra eroina argentina vive con semplicità e passione. La semplicità dei racconti di Wood, quelli da Lanciostory o Skorpio, va vista alla luce della bellezza delle cose semplici in un mondo spesso inutilmente troppo complesso. Helena è la sintesi perfetta di tutto questo.
 
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grandeghi | Oct 8, 2019 |