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Ten years in the making and a masterpiece of reportage, "Columbine" is an award-winning journalist's definitive account of one of the most shocking massacres in American history.
kathleen.morrow: Both are well-written, intriguing (and chilling) investigations of atrocious crimes. Also, both challenge common assumptions about the crimes they narrate.
Coinvolgente e ben scritto, il lavoro di ricerca fatto da Cullen è notevole. I capitoli, come le storie personali, procedono con continui flashback e salti in avanti, si accavallano per poi convergere definitivamente nel finale. Il soggetto è controverso ma l'autore riesce a mantere una certa imparzialità fino almeno all'epilogo della vicenda, dove il filtro culturale, l'esigenza di parlare ad un pubblico statunitense o l'influenza delle fonti utilizzate non permettono di mettere a fuoco alcuni fattori ambientali importanti. Esemplare a tal proposito la descrizione dei raduni religiosi e degli scontri tra congregazioni per accaparrarsi i fedeli, con immagini che rasentano la psicosi di massa, liquidate bonariamente come realtà pittoresche ma in fondo positive per il tessuto sociale. Con un po' più di coraggio e di arguzia si potevano ipotizzare invece delle concause, più credibili di quelle contraddittorie esposte da esperti e non, e riportate dall'autore. Manca un'analisi seria e imparziale dei tessuti familiari, purtroppo, anche in questo caso, vige la ricerca del male assoluto di cristiana memoria, poco importa che venga declinata alle scienze psicologiche (la presunta psicopatia senza cause di uno dei killer). Anche in presenza di indizi macroscopici come l'autoritarismo militare tossico e le manie di controllo presenti in casa Harris, il tutto passa come niente di più che sana educazione al vivere civile (ma nell'ottica di chi?); i continui cambi di residenza, il conformismo provinciale soffocante, tutto buttato sotto il tappeto o minimizzato in una sorta di assoluzione plenaria delle figure genitoriali e "adulte" che si muovono sullo sfondo ma che in realtà influenzano direttamente gli eventi. Dalla stessa prospettiva generazionale, l'interpretazione delle dinamiche adolescenziali e scolastiche è sufficientemente ingenua nel sovrastimare i fattori protettivi (le frequentazioni sentimentali) e sottostimare l'esclusione e l'ostracismo prodotti da un certo tipo di società livellante, perdendo quindi di vista le differenze individuali.
Nel complesso un ottimo punto di partenza per lo studio del caso, esaustivo per quanto riguarda la cronaca pura, eccessivamente cauto e parziale quando si tratta di andare a fondo, con un'analisi psicologica piuttosto superficiale e a tratti banale, legittimata dalla qualifica di esperti clinici e forensi, in realtà quasi tutti impiegati nelle forze dell'ordine e formati su campi molto diversi.
"Michael Moore : If you were to talk directly to the kids at Columbine or the people in that community, what would you say to them if they were here right now?
Marilyn Manson : I wouldn't say a single word to them. I would listen to what they have to say, and that's what no one did."
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
The world breaks everyone and afterward many are strong at the broken places. -- Ernest Hemingway, A Farewell to Arms
I am a wicked man. . . . But do you know, gentlemen, what was the main point about my wickedness? The whole thing, precisely was, the greatest nastiness precisely lay in my being shamefully conscious every moment, even in moments of the greatest bile, that I was not only not a wicked man but was not even an embittered man, that I was simply frightening sparrows in vain, and pleasing myself with it. --Fyodor Dostoevsky, Notes from Underground
Dedica
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For Rachel, Danny, Dave, Cassie, Steven, Corey, Kelly, Matthew, Daniel, Isaiah, John, Lauren, and Kyle. And for Patrick, for giving me hope.
Incipit
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He told them he loved them. Each and every one of them.
Citazioni
Ultime parole
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Then they found one another and coalesced into a single flock, a massive white cloud weaving from left to right and back again, against the clear blue sky.
Ten years in the making and a masterpiece of reportage, "Columbine" is an award-winning journalist's definitive account of one of the most shocking massacres in American history.
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Descrizione del libro
Riassunto haiku
Autore LibraryThing
Dave Cullen è un Autore di LibraryThing, un autore che cataloga la sua biblioteca personale su LibraryThing.
Nel complesso un ottimo punto di partenza per lo studio del caso, esaustivo per quanto riguarda la cronaca pura, eccessivamente cauto e parziale quando si tratta di andare a fondo, con un'analisi psicologica piuttosto superficiale e a tratti banale, legittimata dalla qualifica di esperti clinici e forensi, in realtà quasi tutti impiegati nelle forze dell'ordine e formati su campi molto diversi.
"Michael Moore : If you were to talk directly to the kids at Columbine or the people in that community, what would you say to them if they were here right now?
Marilyn Manson : I wouldn't say a single word to them. I would listen to what they have to say, and that's what no one did."
(Bowling For Columbine, 2002) ( )