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Sto caricando le informazioni... A sangue freddo (1966)di Truman Capote
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È il reso conto di una triste notizia di cronaca, ossia lo sterminio dell'intera famiglia Clutter, padre, madre e due figli, famiglia rispettabile e ben voluta da tutti, che viveva in un paesino del Kansas. Il fatto, realmente accaduto (1959) è finito sulle pagine di tutti i giornali dell'epoca. Truman Capote, inizia a scrivere il libro durante le indagini, per cui in diretta, mano a mano che le notizie o le indiscrezioni uscivano e venivano rese note. Per un caso fortuito si verrà poi a scoprire che lo sterminio era opera di due balordi, anche se entrambi con un passato complicato alle spalle. Sicuramente è stato dato un volto ai colpevoli ma l'autore ha anche voluto scandagliare i motivi per cui si è potuto arrivare a compiere un gesto del genere. Capote non voleva trovare una giustificazione ma farci capire i retroscena che hanno portato a questo evento, per farci riflettere... A prescindere dalle descrizioni particolareggiate di come si erano svolti i fatti, la lettura è stata per me davvero piacevole soprattutto per lo stile di scrittura, che mi ha catturata fin da subito. Andando verso la fine ci sono alcune ripetizioni, ma il libro merita di essere letto. Un libro particolarissimo, sempre in bilico fra narrativa e reportage. D'altronde lo stesso Capote definiva questo un "romanzo di non fiction", e la trovo una definizione estremamente calzante. L'impianto è principalmente narrativo, perchè i personaggi sono tridimensionali e si va oltre la semplice cronaca fattuale per parlare anche delle loro emozioni e riflessioni; il taglio giornalistico però è riconoscibile nella totale assenza di retorica. L'autore non cerca di suscitare una reazione emotiva nel lettore, si limita a fornirci una descrizione più oggettiva possibile degli eventi e della psicologia delle persone coinvolte, e lascia a noi il compito di tirare le somme e di scegliere quale punto di vista abbracciare; è stato particolarmente efficace nell'umanizzare i colpevoli senza mai compatirli o trasformarli in macchiette tragiche. Ammirevole inoltre la cura quasi maniacale con cui ha ricostruito ogni momento di quell'episodio criminoso, dalla preparazione del delitto all'esecuzione della sentenza; eppure proprio per questa abbondanza di dettagli ogni tanto il romanzo diventa dispersivo, soprattutto nella parte centrale in cui gli spostamenti dei colpevoli andavano di pari passo con le indagini della polizia, in un balletto di luoghi nomi e posti a cui si faceva fatica a stare dietro. Lo stile è asciutto, direi quasi asettico, come si conviene a un'opera del genere. Sono contenta di aver letto questo libro, non solo perchè è una pietra miliare nella narativa americana (nonchè precursore delle docu-fiction che tanto vanno di moda ultimamente) ma perchè si è rivelata un'esperienza estremamente interessante, anche se forse non memorabile.
If nothing else, In Cold Blood justifies another Capote conviction: that when reportage commands the highest literary skills, it can approach the level of art. Appartiene alle Collane EditorialiClub Bruguera (1) Compactos Anagrama (26) Delfinserien (499) — 17 altro È contenuto inA Treasury of Modern Mysteries in Two Volumes di Marie R. Reno (indirettamente) Ha l'adattamentoHa come guida per lo studenteHa come guida per l'insegnantePremi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
On November 15, 1959, in the small town of Holcomb, Kansas, four members of the Clutter family were savagely murdered by blasts from a shotgun held a few inches from their faces. There was no apparent motive for the crime, and there were almost no clues. As Truman Capote reconstructs the murder and the investigation that led to the capture, trial, and execution of the killers, he generates both mesmerizing suspense and astonishing empathy. In Cold Blood is a work that transcends its moment, yielding poignant insights into the nature of American violence. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriNessun genere Sistema Decimale Melvil (DDC)364.15230978144Social sciences Social problems and services; associations Criminology Crimes and Offenses Offenses against persons Homicide Murder History, geographic treatment, biography North AmericaClassificazione LCVotoMedia:
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A sangue freddo è il racconto del brutale assassinio di quattro persone, membri della famiglia Clutter, a opera di Perry Smith e Dick Hickock: Capote racconta gli antefatti, il delitto, la ricerca degli assassini e della loro fuga, lo sgomento della gente e infine l’arresto e la fine della vicenda con l’impiccagione dei colpevoli.
È un non-fiction novel molto statunitense, tutto intento nel raccontare come il sogno americano sia fallito (nel 1966, e ancora ne parliamo, pensate un po’ a quanto è coriaceo questo benedetto/maledetto sogno americano!), e molto universale nel descrivere di quanto destabilizzi le persone il delitto apparentemente insensato di brava gente e di come tuttə si convincano che qualcunə nella loro comunità non sia chi dice di essere. Tuttə fierə della propria tranquilla normalità finché non accade qualcosa che la rompe…
Penso che sia molto statunitense anche la determinazione con la quale si cerca di far condannare a morte Smith e Hickock, ignorando perizie psichiatriche e background: è un aspetto che mi ha agghiacciato almeno quanto il delitto, probabilmente perché sono europea e l’articolo 27 della Costituzione italiana mi scorre praticamente nelle vene… La sola idea che in uno Stato di diritto e democratico sia legale far impiccare delle persone, anche se si sono macchiate di delitti orrendi come in questo caso, mi sembra inaccettabile... ( )