"Scrivere un'autobiografia può significare non solo guardare indietro, ma anche al di là o attraverso", questa affermazione dell'autrice rivela molto più di qualsiasi recensione. E' significativo il percorso esistenziale della Frame dall'infanzia vissuta nella famiglia modesta e ricca di affetti alla scoperta del mondo, dai difficili esordi letterari alla battaglia condotta contro una diagnosi pericolosamente errata di schizofrenia.
Semplice e immediata, spesso feroce critica di se stessa e dei propri scritti per questa autrice la scrittura ha rappresentato la riappropriazione dell'identità.
Un libro molto amato e letto tante volte, toccante per la profonda bellezza di cui sono dense le sue pagine. ( )