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Il contrario della morte: ritorno da Kabul

di Roberto Saviano

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Deux nouvelles qui racontent deux réalités napolitaines violentes et contemporaines: la participation de mercenaires italiens aux missions humanitaires en Afghanistan, Irak ou Bosnie, et la tristement célèbre Camorra. Deux textes plus documentaires que littéraires qui dénoncent plus qu’ils l’émeuvent, la faute sans doute à leur brièveté. ( )
  Steph. | Apr 30, 2023 |
A partir del éxito que supuso la publicación de Gomorra, Roberto Saviano se vio obligado a vivir con protección. Así, desde octubre de 2006, ha tenido que vivir oculto y acompañado siempre por varios guardaespaldas, cambiando frecuentemente de lugar de residencia y sin poder disfrutar de la libertad. Sin embargo, su concien cia de escritor se mantiene, y buena prueba de ello son estos dos textos que publicó en 2008 en Italia. En ellos, habla de lo que mejor conoce, el sur de Italia y en concreto Nápoles y sus habitantes. El primero, “El anillo”, sobre el asesinato de dos inocentes en Nápoles, es una reflexión sobre cómo desde fuera se condena a la gente de Nápoles, de modo que hasta las víctimas son vistas como culpables. En el segundo, “Lo contrario de la muerte”, la historia de una joven viuda de guerra, muestra una sociedad en que el ejército es una de las pocas salidas posibles, y donde “la última guerra” no es la segunda guerra mundial sino el conflicto más reciente donde ha ido una misión de paz italiana. Dos joyas que defienden el poder de la palabra y el deber de los escritores de seguir contando, y que permiten que la voz de Saviano se siga oyendo pese a quien pese.
  Natt90 | Dec 20, 2022 |
Mi sono sbilanciata. Invece di dare un voto saccente ho seguito il mio cuore che mi ha fatto amare le parole di Saviano in questo corto di carta. Maria è una figura che sembra angelica, così piccola e minuta e giovane. E ancora una volta racconta la verità sulla sua terra e lo fa con dolcezza, con affetto. Questo mi piace anche. Perché lui è nato lì e ama i suoi luoghi ma non riesce a stare zitto e a dire come fanno le cose e vorrebbe fossero diverse ma come si fa? SI'! I soldati fanno in guerra per i soldi! Come tutti i lavori, del resto. Ma NON solo: anche per aver un lavoro riconosciuto, legale e che ti fa sentire importante. E chi non abita al sud continua a parlare senza conoscere, senza aver provato cosa voglia dire e a giudicare!(Questo non lo dice Saviano lo dico io dopo aver letto alcune affermazioni, io che abito nel profondo nord) Roberto Saviano in Il contrario della morte secondo me è riuscito a condensare denuncia, cronaca, filosofia, amore e comprensione in 50 pagine.
  GianninaAlchemilla | Jan 5, 2020 |
A bit heavy. This is my first Saviano, read it in Dutch (sic!). Found it interesting, but a bit heavy. It's a black and white snapshot, with far too much black. ( )
1 vota Peppuzzo | May 5, 2014 |
En kort (jättekort) roman som vill påminna oss om att Italien (synnerhet) och Europa (i allmänhet) faktiskt är i krig, ständigt. Fast det kallas inte krig, det heter "miltärt uppdrag". Och är det krig, ja då dör folk. Och så blir anhöriga efterlämnade. De är dessa anhöriga som är fokus i "Kärleken är dödens motsats". ( )
  helices | Jan 24, 2009 |
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Descrizione del libro
Questo racconto, a metà fra romanzo e resoconto giornalistico, è la storia di Maria, la ragazza diciassettenne fidanzata con un militare dell’esercito italiano, Gaetano, partito volontario per l’Afghanistan ed ucciso a Kabul su un blindato che viene fatto esplodere da un commando terrorista. È la storia dell’amore e del dolore di questa donna, del suo smarrimento, della sua solitudine. Maria è il simbolo di un rapporto con l’esercito e con la guerra che nel meridione sembra avere poco a che fare con parole come “missioni di pace” o con il patriottismo: in questo racconto-reportage la guerra è un’opportunità, per chi ha pochi mezzi, di accumulare in breve tempo molto denaro, da utilizzare magari per sistemarsi e metter su famiglia. Al sud l’ultima guerra non è, come insegnano a scuola, la seconda guerra mondiale, ma di volta in volta l’Iraq, l’Afghanistan, il Libano.
Per i soldati coinvolti e per i loro cari, queste sono guerre a tutti gli effetti. Giovani che rischiano ogni cosa per aver un’opportunità. A volte hanno successo, ma molti, una volta reduci, sono tormentati da ricordi scioccanti o dal timore di ammalarsi a causa dell’uranio impoverito.
Il titolo di questo breve racconto fa riferimento ad una canzone di Sergio Bruni, “Carmela”:
Tu piangi solo se nessuno vede
E strilli solo se nessuno sente
Ma non è acqua il sangue nelle vene
 Carmela Carmè
se l’amore è il contrario della morte…
Anche qui le prove di quel che viene raccontato “sono inconfutabili, perché parziali, riprese con le iridi, raccontate con le parole e temprate con le emozioni…”.
Riassunto haiku

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