James White (1)Recensioni

I prigionieri umani di una guerra galattica vengono abbandonati in un pianeta isolato in cui devono cavarsela da soli. Nel corso degli anni si sono però formate due fazioni i forte contrasto con loro e a rischio di scontro. Il protagonista nuovo arrivato dovrà mediare e nel frattempo aiutare tutti per organizzare una possibile evasione.
Romanzo carino, molto incentrato sullo scontro e mediazione fra le due fazioni rivali, le loro diverse ragioni, i particolarismi "culturali" di ognuna, gli sforzi del maresciallo Warren per tenere tutti uniti. Bel finale un po' a sorpresa.½

Dopo un'apocalisse nucleare un uomo si sveglia da un lungo sonno criogenico e, pian piano, scoprirà di essere l'unico rimasto... accudito da alcuni robot. La storia si protrae per migliaia e poi milioni di anni nel rapporto tra quest'unico umano e i suoi infermieri robot, un po' una ricerca del senso della vita umana e del valore incommensurabile della Vita in generale (natura, ecosistemi, vegetale, animale, ecc...), spazzata via dalla stupidità umana. Un romanzo da leggere e su cui riflettere.½

Continuano le vicende nella Stazione Ospedale, stavolta alle prese con una ingarbugliata e critica situazione interplanetaria che porterà addirittura ad una battaglia spaziale. La stazione si troverà pertanto a diventare un "ospedale da combattimento" almeno fino alla risoluzione del problema.
Migliore del fratello precedente, ricco di avvenimenti, personaggi e risvolti vari è un gradevole libro mix di più sottogeneri sf che si fa leggere amabilmente pur non presentando particolari eccellenze.½

Originale l'idea di una gigantesca stazione spaziale come Ospedale Multispecie in cui si curano i molti strani esseri della galassia. La storia, però, è francamente poco interessante e con un finale un po' ridicolo in cui appare un dinosauro...!!

il libro "Hospital Station" del 1963 ma pubblicato in Italia nell'edizione che posseggo nel 1979 è un libro diviso in cinque capitoli, tutto ambientato nell'atmosfera claustrofobica di una gigantesca nave-ospedale interstellare dove si prestano cure mediche a razze diverse e dove persino i medici sono sia terrestri che extra-terrestri.
La lettura del libro però è faticosa e di scarso interesse, lo scrittore non riesce a suscitare interesse o emozioni verso il multiforme e vario campionario umano ed extra-umano. Secondo il mio gusto e parere non è un libro molto ben riuscito.½