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Sebastiano Vassalli (1941–2015)

Autore di La chimera

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Sull'Autore

Serie

Opere di Sebastiano Vassalli

La chimera (1990) 438 copie
Il cigno (1993) 93 copie
Cuore di pietra (1996) 79 copie
Marco e Mattio (1992) 73 copie
Un infinito numero (1999) 57 copie
La notte della cometa (1984) 45 copie
La morte di Marx e altri racconti (2006) — Autore — 37 copie
L' oro del mondo (1987) 35 copie
3012. L'anno del profeta (1995) 33 copie
La notte del lupo (1998) 25 copie
Stella avvelenata (2003) 25 copie
Archeologia del presente (2001) 23 copie
ˆL'‰italiano (2007) 20 copie

Opere correlate

L'Agnese va a morire (1949) — Introduzione, alcune edizioni160 copie
Buchi nella sabbia e pagine invisibili. Poesie e prose (2000) — Collaboratore — 8 copie
Opere: Canti orfici e altri versi e scritti sparsi (1999) — Introduzione, alcune edizioni3 copie

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Informazioni generali

Nome canonico
Vassalli, Sebastiano
Data di nascita
1941-10-24
Data di morte
2015-07-27
Sesso
male
Nazionalità
Italia
Luogo di nascita
Genova, Liguria, Italia
Luogo di morte
Casale Monferrato, Piemonte, Italia
Attività lavorative
journalist

Utenti

Recensioni

Non si tratta di essere soddisfatti o meno di un lettore elettronico, di preferire i libri cartacei o l'Ipad, oppure se questi nuovi media soppianteranno i vecchi. Io penso che sia in gioco un nuovo modo di leggere, narrare, interpretare e condividere la realtà. Quest'ultima per secoli è stata rappresentata in maniera congelata, finita, definita. Dall'incisione sulla pietra alla scrittura a mano, dai caratteri mobili alle schede perforate, dalla scrittura automatica a quella elettronica, il pensiero dell'uomo ha subìto mutamenti e trasformazioni incredibili. La visione della realtà è cambiata a seconda del mezzo a disposizione e della predilezione che può avere chi scrive in funzione di chi legge. Io posso scoprire improvvisamente di non accontentarmi più della lettura di un libro perché sento il bisogno di entrare nella realtà narrativa con link attivi e immagini dinamiche, uscite laterali per mezzo di interventi sonori e collegamenti a distanza. Sento la necessità in altre parole di prendere parte in maniera "reale" in quella narrativa "virtuale" che l'autore mi propone con la sua scrittura. Insomma quello che ha previsto Sebastiano Vassalli in questo libro "3012". Leggetevi questo brano che riporto qui di seguito tratto dal capitolo 34 del romanzo:

Le poesie del profeta vengono pubblicate dall’editore Gubarev in uno speciale oggetto di carta detto “libro”, destinato ad andare a riempire certi mobili chiamati “scaffali” che si trovano ancora oggi nelle case di chi ama l’arte e gli arredi delle epoche passate.Nel maggio di quell’anno Antalo pubblicò la sua prima ed unica raccolta di poesie intitolata“Notizie dalla Necropoli”, in un modo inconsueto, cioè in un libro di carta stampata. Le opere letterarie di ogni genere si pubblicavano allora come si pubblicano ancora oggi, nelle cosiddette “pillole”: cioè in speciali microcircuiti che ognuno può inserire nel proprio terminale videofonico per poi leggere le parole sullo schermo di casa, o per ascoltarle pronunciate dalla sua stessa voce. I libri fatti di carta, invece, nella nostra epoca sono ritornati di moda come oggetti di pregio che vengono conservati dentro certi mobili di legno e vetro, detti “scaffali” e che nessuno si sogna di leggere. Ci sono negozi specializzati, in ogni parte del mondo, dove si vendono libri antichi e i loro rifacimenti moderni: i piu’ richiesti, oltre alla Bibbia, all’Odissea, al Corano e al “Libro delle mutazioni”, sono i vocabolari e gli atlanti.Ma nessun autore dei nostri giorni aspirerebbe a pubblicare le sue opere in un libro di carta, e nessuno aveva una tale aspirazione nemmeno al tempo di Antalo: gli scrittori, si sa, vogliono essere conosciuti dal piu’ gran numero possibile di lettori, e vogliono anche sopravvivere nel ricordo dei posteri! Percio’ esistono pillole-libro, che costano due o tre dinari, si vendono in migliaia o addirittura – quando l’opera e’ particolarmente interessante – in milioni di copie, resistono al fuoco e all’umidita’ e si lasciano ammassare in spazi ridotti: le biblioteche moderne, grazie a questa geniale invenzione, non sono piu’ degli immensi depositi di materiale infiammabile, com’erano le biblioteche del mondo antico, e possono dedicare la maggior parte dello spazio di cui dispongono ai loro lettori.L’editore di Antalo, pero’, era Andrej Gubarev, il famoso antiquario di Energia che lo aveva assunto come commesso in uno dei suoi negozi e che non avrebbe mai pubblicato libri in pillole; sicche’ l’autore dovette adattarsi. Le “Notizie dalla necropoli” – per cio’ che ne sappiamo – si stamparono in duecento esemplari, in carta antica e furono rilegate a mano con pelli pregiate. L’unica concessione che si fece alla vanita’ dell’autore, fu quella di destinare alcune copie del suo libro ai maggiori critici letterari dell’epoca: che non lo lessero e non se ne occuparono.Soltanto il professor Frederick Stone, docente di letteratura nordamericana presso la Settima Universita’ della capitale, nel bollettino della sua facolta’ parlo’ del libro di Toto Esposito-Antalo come di una rivelazione assoluta e addirittura lo defini’ “una pietra miliare nel tormentato percorso della nuova poesia”; ma, leggendo il testo completo dell’articolo, Antalo si persuase che era stato scritto per compiacre l’editore, da un collezionista di libri che aveva riposto anche le “Notizie” nel proprio scaffale, senza prendersi nemmeno il disturbo di aprirle. Per farla breve: nessuno al mondo lesse le poesie del Profeta quando vennero pubblicate, nemmeno l’editore e nemmeno gli affezionati clienti dei negozi di Gubarev che ne acquistarono una copia. La gente aveva ben altro a cui pensare, in quell’ultimo scorcio di Evo antico, che non la poesia!

Libri pillole? Forse, chissà ...
… (altro)
 
Segnalato
AntonioGallo | 1 altra recensione | Nov 8, 2022 |
Chi è l'Italiano? Sembra chiederselo persino Dio, nella cornice di questo libro, facendo i conti con il carattere nazionale di un popolo senza uguali. Infantile, opportunista, simpatico, adattabile, ingegnoso, vigliacco, furbo, egoista, generoso, narcisista.
 
Segnalato
kikka62 | 1 altra recensione | Mar 18, 2020 |
Dopo lo scandalo del Banco di Sicilia e l’omicidio del suo direttore, la Camera dei Deputati ha votato per l’autorizzazione a procedere contro uno dei suoi membri. L’onorevole non è presente in aula, è rimasto nella sua casa di Roma in attesa del verdetto, assistito dai parenti più stretti e dai suoi più fidati e ormai pochi collaboratori. Nella sua terra natale il comitato Pro Sicilia è già pronto a scendere in piazza a sostegno della sua indubbia innocenza, come alcune testate giornalistiche che si sono schierate a suo favore contro la sentenza di condanna formulata dalla magistratura. Una condanna che non ha solo infangato il suo buon nome, quello di un cittadino onesto e rispettoso delle leggi, ma anche una comunità di cittadini che sono stati definiti galantuomini e manovali al servizio di loschi delinquenti definiti mafiosi.

Sembrerebbe un articolo di stampa dei nostri giorni e invece siamo nel 1893 e la storia narrata ne Il Cigno è quella di Don Raffaele Palizzolo, deputato per cinque legislature e politico palermitano vicino a Francesco Crispi, l’allora presidente del Consiglio.
… (altro)
 
Segnalato
kikka62 | Mar 18, 2020 |
In un villaggio padano del Seicento, cancellato dalla storia, si consuma la tragica vita di Antonia, strega di Zardino. Dalla nebbia del passato riemergono situazioni e personaggi a volte comici e persino grotteschi, a volte colmi di tristezza.
 
Segnalato
kikka62 | 15 altre recensioni | Mar 18, 2020 |

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