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In questo romanzo che Tevis scrive nel 1963 dimostra una grande sensibilità per quelli che possiamo definire i mali della società capitalista/consumista americana, pur in un momento di grande prosperità. Immaginando un futuro prossimo (solo 10 anni) immagina un'America isolata, con molte restrizioni economiche, un governo sospettoso ed autoritario dove il protagonista in un primo momento riesce a muoversi con abilità e profitto ma successivamente ne viene sopraffatto e "sconfitto".
Un racconto venato da malinconia e rimpianto, solitudine e sconfitta, un affresco pessimista o forse meglio dire triste e rassegnato dell'umanità.
Pur non essendo niente di eccezionale certo un romanzo da leggere.
 
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senio | 43 altre recensioni | May 9, 2022 |
Come un po' il timbro di Tevis anche questo romanzo è molto "umanista" incentrato sulle vicende complesse e difficili del protagonista che deve affrontare molti problemi personali. Lo sfondo futurista e (moderatamente sf, direi) serve solo come scenario in cui ambientare la rappresentazione delle molte questioni personali passate e presenti che affliggono il protagonista e che Tevis usa, direi, per la sua solita esamina dell'umanità: stavolta però molto sottotono e poco interessante.½
 
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senio | 7 altre recensioni | Apr 27, 2022 |
Romanzo distopico nel quale un’umanità passiva e resa demente da droghe e televisione è dominata da una serie di robots tanto efficienti quanto a loro volta stupidi, salvo uno, intelligente ma profondamente infelice e desideroso solo di poter morire. Solo due umani, un uomo e una donna hanno salvaguardato la loro integrità mentale, grazie alla loro forza di volontà e alla capacità di leggere (e scrivere). Il romanzo è la storia della loro sopravvivenza e del loro rapporto con il robot intelligente ed è anche uno dei più compiuti elogi della lettura e dei suoi salvifici effetti. Sotto alcuni aspetti profetico quanto all'istupidimento collettivo.½
 
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Marghe48 | 41 altre recensioni | Jun 16, 2018 |
Molto bello.
Un romanzo crepuscolare e malinconico che si interroga sull'umanità, sui valori ed i sentimenti che rendono la vita degna di essere vissuta e che ci rendono Umani a tutti gli effetti.
Uno struggente viaggio alla ricerca di queste emozioni e sensazioni, la cui assenza rende la vita inutile e fonte di dolore.
Una grande prova di letteratura, di umanità e di un grande scrittore.
Altamente consigliato.
 
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senio | 41 altre recensioni | Mar 26, 2013 |
In questa antologia è offerto il meglio della produzione breve di Walter Tevis : racconti intensi, ricchi di idee e visioni senza compromessi. Questi i racconti contenuti:
- All'altro capo della linea, - Il grande balzo, - Il lingotto d'oro, - Ifth of Oofth, - Il discepolo dello scolaro, - Lontano da casa, - Affitto bloccato, - Una visita di mamma, - Papà, - L'apoteosi di Myra (questo racconto è la base che sara' utilizzata
 
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mirkul | 1 altra recensione | May 16, 2011 |
Siamo negli anni Sessanta: il 2060, e non c'è molto da stare allegri. La legna da bruciare costa sette dollari al pezzo, i magazzini Macy's di New York si sono trasformati in un immenso deposito di carbone. Severi provvedimenti energetici sono stati adottati dappertutto, mettendo fuori legge persino gli ascensori. Ma in questo clima di recessione fin troppo spinta si fa avanti la figura di un insolito avventuriero, un uomo che forse tutti aspettavano. Abbastanza ricco da costruire un'astronave da solo, abbastanza audace da pilotarla, ha deciso che è venuto il momento di liberare il suo mondo. Ma come in tutti i romanzi di Walter Tevis, , i problemi sono molto meno semplici di quanto si possa credere. E un'avventura cominciata quasi in sordina rivela ben presto un disegno imprevedibile: la storia dell'uomo che vuole salvare un pianeta si intreccia con quella del pianeta che salverà l'uomo. Perchè questa è la storia del pianeta vivente...
 
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mirkul | 7 altre recensioni | May 16, 2011 |
Tra cinquecento anni gli uomini avranno perso ogni interesse nella vita e cederanno il comando a robot perfetti. Un mondo morente senza bambini, senza arte, senza libri. E' questo il mondo di Robert Spofforth, la macchina più perfetta mai creata dall'ingegno umano, l'androide il cui unico desiderio è la morte, e di Paul Bentley e Mary Lou Borne, la cui passione reciproca è l'unica speranza del futuro umano; è una delicata storia d'amore che si sviluppa all'interno di una struttura di critica sociale. Un romanzo antiutopistico nella migliore tradizione di Farhenheit 451 e de Il mondo nuovo, un idillio riverberante d'angoscia che batte con l'ansito della vita e celebra la gioia e l'amore, la forza della speranza e la magia della parola scritta. Un libro narrato con quella sensibilità e quella tenerezza che sono le doti migliori di Tevis.
Questa versione è basata sull'edizione Nord per la impeccabile traduzione di Roberta Rambelli . Il Libro è uscito anche per Mondadori con il titolo “Futuro in Trance” con una traduzione non altrettanto precisa (e ne circola in rete anche una versione digitale piuttosto scombinata, che vi sconsigliamo di leggere).
 
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mirkul | 41 altre recensioni | May 16, 2011 |
Una gran parte della fortuna di Walter Tevis riposa su questo celebre romanzo da cui è stato tratto un altrettanto celebre film con un indimenticabile David Bowie diretto da Nicolas Roeg nel 1976 : il romanzo è diventato uno dei testi più amati della fantascienza di tutto il mondo: L'uomo che cadde sulla Terra. riprende la storia di questo extraterrestre "fragile" e ne fa il ritratto di un diverso per eccellenza nel quale migliaia di giovani e meno giovani hanno saputo riconoscersi, il fragile, malinconico e misterioso Newton. La storia della sua discesa fra gli uomini, del suo folgorante successo di businessman, e infine della sua "caduta" va vista anche come un crudele e poetico apologo, che ha una forza di suggestione assai rara.
L'uomo che cadde sulla Terra, si può leggere in due modi. Come la storia di un extraterrestre che, vendendo all'industria i suoi mirabolanti segreti tecnologici, diventa ricchissimo e potentissimo, ma viene infine distrutto dai terrestri. O come una parabola con risonanze addiruttura evangeliche, suggestioni di un'altra "discesa sulla Terra", di un altro breve viaggio tra gli uomini, di un altro "martirio".
 
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mirkul | 43 altre recensioni | May 16, 2011 |
Bel libro, con qualche "colpo di scena". Però non mi ha convinto fino in fondo. Non ho capito perché.
 
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norbert.book | 43 altre recensioni | Nov 11, 2010 |
Ma l'umanità non ha il diritto di scegliere la propria distruzione?½
 
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nerocristallo | 43 altre recensioni | Aug 27, 2009 |
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