Marco Rizzo

La storia di Peppino Impastato la conosco da quando a 15 anni vidi per la prima volta il film "I cento passi" di Marco Tullio Giordana. Questo fumetto ripercorrere, per forza di cose, la stessa storia, ma non ricalca il film, mostra un Peppino diverso e, soprattutto, mostra il dopo-Peppino, con la condanna di Gaetano Badalamenti (arrivata solo nel 2002). Interessantissima anche la parte successiva al fumetto, in cui vengono svelato i passaggi di produzione e dove sono presenti anche le interviste a Giuseppe Impastato (fratello di Peppino) e a Salvo Vitale.… (altro)

Nonostante le mie intense letture sull’Olocausto e sui suoi protagonisti, nel bene e nel male, confesso che non conoscevo la storia di Jan Karski, il partigiano polacco che vide gli orrori dei russi prima e dei nazisti dopo e li andò a denunciare a Washington D.C. nel 1943. La conoscenza dei crimini del popolo tedesco da parte degli inglesi, degli americani e della Chiesa cattolica era un dato di fatto incontrovertibile; ma ogni testimonianza portata era un doveroso grido di dolore per lanciare un allarme che si sarebbe dovuto cogliere anni prima. Merito, quindi, a Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso di aver proposto questa graphic novel per celebrare un eroe silenzioso e sconosciuto ai più. La qualità del prodotto, nonostante la buona grafica editoriale proposta da Repubblica, è sufficiente, ma nulla di più. Buono, ed efficace, il disegno, mentre l’impalco narrativo è in più parti carente, spesso confusionario. E in un lavoro del genere l’ordine è fondamentale. Perché in primo piano deve essere posta la storia di Jan Karski.… (altro)