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Antonia Pozzi (1912–1938)

Autore di Breath: Poems and Letters (Wesleyan Poetry Series)

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Sull'Autore

Fonte dell'immagine: Antonia Pozzi [grabbed from Italian Wikipedia]

Opere di Antonia Pozzi

Poems (2011) 9 copie
Guardami: sono nuda (2010) 9 copie
Parole (1998) 6 copie
Parole: tutte le poesie (2015) 4 copie
Antología poética (1973) 2 copie

Opere correlate

The Penguin Book of Women Poets (1978) — Collaboratore — 299 copie
Poetry East, Number Twenty-eight, Fall 1989 (1989) — Collaboratore — 1 copia

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Informazioni generali

Nome canonico
Pozzi, Antonia
Data di nascita
1912-02-13
Data di morte
1938-12-03
Sesso
female
Nazionalità
Italy
Luogo di nascita
Milan, Italy
Luogo di morte
Milan, Italy
Luogo di residenza
Milan, Italy
Istruzione
University of Milan
Attività lavorative
poet
Breve biografia
Antonia Pozzi was born to a prominent and cultured Italian family, the daughter of an aristocratic mother and a successful lawyer father. She traveled extensively and spoke French, English, and German. In 1935, she graduated from the University of Milan with a degree in philology and wrote her thesis on the works of Flaubert. She made friends with other poets such as Vittorio Sereni. She had a brief, unhappy love affair with her classics tutor and suffered from depression. She began writing poetry as a teenager and continued during the years when fascist Italy was moving towards involvement in a world war. In December 1938, at age 26, she lay down in a field on the outskirts of Milan and swallowed poison. She died the next day, leaving behind diaries, notebooks and pages of poetry. Her father Roberto Pozzi selected and edited a bowdlerized edition published as Parole the following year. Subsequent volumes have restored much of the original emotional and erotic honesty to the poems. She is now compared by literary scholars to American women modernists such as H.D. and Amy Lowell. A 2009 documentary about Antonia Pozzi entitled "Poesia che mi guardi" ("Poem You’re Looking At Me") was presented at the Venice Film Festival.

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Recensioni

Antonia Pozzi nasce il 13 febbraio 1912. Non conoscevo questa poetessa, la sua poesia e la sua tragica vicenda esistenziale. Antonia Pozzi si è uccisa a soli ventisei anni, nel 1938. Era una giovane insegnante. Si lasciò morire su una distesa di neve, lungo i Navigli, mentre gli altri, i suoi studenti, la attendevano invano.

Eppure, nonostante questa tremenda decisione che la portò a chiudere la sua esistenza, la presenza di Dio si avverte in tutta la sua produzione poetica. La potrete leggere qui online gratuitamente, oppure in versione cartacea in una bella edizione qui accanto.

Eugenio Montale scrisse la prefazione a queste sue poesie in una edizione pubblicata nel 1964. Può essere così ricostruito nella sua completezza e autenticità il percorso di un’autrice del tutto ignorata in vita.

Le sue "Parole", nutrite di una solida cultura e intensamente elaborate sul piano formale, tuttavia lontane dai canoni letterari, dicono con passione vibrante, linguaggio limpido e vivezza di immagini la bellezza e cercava una quiete interiore che la giovinezza forse non era ancora in grado di darle.

Ma si può scrutare fino in fondo nell'animo di una giovane, scoprire il dolore del mondo, il dramma dell’individuo e quello, più vasto, dell’umanità? Queste poesie giungono con sorprendente forza al cuore del nostro presente, una poesia sempre più capace di parlare alla nostra contemporaneità. Ho scelto tra tutte le sue poesie una che porta la data del 12 novembre scritta a Milano. Aveva soltanto diciannove anni, cercava la pace ...

L'anticamera delle suore

Forse hai ragione tu:
forse la pace vera
si può trovare solamente
in un luogo buio come questo,
in un'anticamera di collegio
dove ogni giorno sfilano le bambine
lasciando alle pareti
i soprabitini e i berretti;
dove i poveri vecchi
che vengono a domandare
si contentano di un soldo solo
dato da Dio;
dove la sera, per colpa
delle finestre piccine,
si accendono presto le lampade
e non si aspetta
di veder morire la luce,
di veder morire il colore e il rilievo delle cose,
ma incontro alla notte si va
con un proprio lume alto acceso
e l'anima che arde non soffre
il disfacimento dell'ombra.

Milano, 12 novembre 1931
… (altro)
 
Segnalato
AntonioGallo | Feb 12, 2024 |

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