Luigi Perelli
Autore di Allein gegen die Mafia 3 / 5 - 6
Opere di Luigi Perelli
Allein gegen die Mafia 3 / 5 - 6 2 copie
La Piovra (Octopus) - 3 [DVD] 1 copia
La Piovra (Octopus) - 4 [DVD] 1 copia
La Piovra (Octopus) - 7 [DVD] 1 copia
La Piovra (Octopus) - 8 [ DVD] 1 copia
l'Affare Stavisky 1 copia
La Piovra 6-l'Ultimo Segreto 1 copia
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Ribeira prepara un piano per distruggere l'organizzazione mafiosa di Brenno e si allea con Giuseppe Carta offrendogli in cambio la possibilità di vendicare la strage dei Linori, provocata da Tano e da Espinosa, e tira dalla sua parte anche Salimbeni, che per venti miliardi di lire accetta di fare il doppio gioco, sfilando a Brenno l'affare dell'Africa e destinando i mille miliardi della "Europe Overseas Bank", invece, ad un altro affare ben più redditizio che Ribeira sta organizzando con alcuni elementi deviati dei servizi segreti dell'Europa dell'Est. Brenno, per difendersi da Ribeira, costringe Espinosa a far pervenire alla Procura dei documenti che avviano un'inchiesta sui conti correnti dello stesso Ribeira, bloccandoli. Un'azione che Espinosa - peraltro già prossimo alla morte in quanto affetto da un male incurabile allo stato terminale - pagherà con la vita ad opera di Carta.
Intanto, al giudice Silvia Conti appare ormai chiaro che dietro all'omicidio di Bellini si nascondano i tentacoli dell'organizzazione criminale. Licata raggiunge gli uomini del generale Amadei a Vienna dove, in una banca di copertura, avviene l'incontro tra Tano, Salimbeni e Carta, e lì si scopre che il misterioso padrone di questi due ultimi intende versare i mille miliardi presso una banca di Praga, dopo averli fatti transitare in quella di Tano che gode di uno statuto speciale ed è al sicuro dai controlli della magistratura.
Anche la giudice, che sta facendo pedinare Carta, arriva nella capitale austriaca, scoprendo così il piano del NOI per risalire al nuovo capo dell'organizzazione mafiosa, avvalendosi della collaborazione di Tano Cariddi. Tra il giudice e Licata, dopo le discussioni e i chiarimenti, esplode la passione. Ma il tempo dei sentimenti è breve: Ribeira, che vuole bloccare l'inchiesta, ordina l'assassinio della Conti, mentre Brenno, scoperto il tradimento di Salimbeni, medita vendetta.
Il disegno dell'organizzazione mafiosa ormai è chiaro: invadere con la droga l'Europa dell'Est, utilizzando vecchi canali degli ex esponenti dei Servizi segreti dei paesi ex-comunisti.
Brenno, ben presto, scoprirà il tradimento di Ettore Salimbeni e di Giuseppe Carta che si sono schierati dalla parte di Ribeira e li fa uccidere, non prima però di costringere Salimbeni a rivelare i piani di Ribeira. Stesso destino tocca a Carta, eliminato in carcere dove è stato rinchiuso dopo aver tentato senza successo di uccidere Silvia Conti.
Il NOI organizza un piano strategico e si spinge fino a Praga (Cecoslovacchia), dove Tano prende contatti diretti con Otto Warfel, ex spia dei servizi segreti cecoslovacchi e pericoloso alleato di Ribeira nel gioco sporco del traffico di droga, e viene condotto da questi in Anatolia, dove ad attenderlo c'è Ribeira intenzionato a tagliar fuori per sempre Cosa Nostra dal traffico degli stupefacenti, così da mettere in ginocchio Brenno. Dal canto suo, il generale Amadei ha ormai intuito che è in corso una guerra per l'alternanza ai vertici della criminalità organizzata da due "re", le cui identità emergono grazie al doppio gioco di Tano Cariddi e, insieme a Silvia ed alla magistratura cecoslovacca, con una brillante operazione di polizia manda a monte il piano organizzato da Ribeira. Questi, fallito il progetto di annientare il nemico sottraendogli il controllo dei grandi traffici di droga, si suicida. Anche per Brenno arriva la morte, dietro ordine di suo figlio Marco che riesce ad appropriarsi, grazie a un accordo con il turco Parbo - uno dei più potenti produttori di morfina base - del monopolio della distribuzione di eroina in tutta Europa. Licata, purtroppo, è quasi in fin di vita a causa di una lesione al cervello provocata da un proiettile che i medici non erano riusciti a rimuovergli dopo l'attentato subìto. Pur tuttavia, riesce a scoprire il volto dell'uomo che più di ogni altro rappresenta il Male: si tratta del banchiere Stefan Litvak, la cui vera identità è quella del tenente Kirìù, un ex filonazista che aveva utilizzato il nome di un prigioniero ucciso nel campo di concentramento che comandava durante la Seconda guerra mondiale, per impadronirsi di tutti gli averi dei prigionieri ebrei massacrati e poi reinvestirli. Davide, avvalendosi della collaborazione di Tano, che lascia poi fuggire insieme all'amata sorella, fa arrestare Litvak, ma purtroppo muore prima che arrivi la polizia insieme a Silvia e Amadei. Ancora una volta Silvia, come già successo con Cattani, piangerà la morte dell'uomo a cui si era legata... (fonte: Rai)… (altro)