Giovanni Nucci
Autore di Ulisse. Il mare color del vino
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Da esperto del settore (affermazione ironico/scherzosa), non posso fare a meno di apprezzare questo ennesimo viaggio alla scoperta della fondazione di Roma e delle leggende a essa collegate.
Il libro, anche se inserito in una serie per ragazzi, dubito che possa essere apprezzato se non da ragazzi già cresciutelli, mentre invece è consigliabilissimo a lettori adulti.
La narrazione inizia con la fine… di Troia ed Enea che prende il largo, con annessa famiglia, inconsapevole della sorte che il destino gli riserverà alla fine del suo viaggio.
L’avventura della fondazione viene così raccontata in paragrafi inerenti i vari episodi, reali o leggendari, che accompagnano da sempre la storia di Roma: lo sbarco sulle coste laziali, le guerre con i Latini, Rea Silvia, la lupa, il picchio… e infine la mitica fondazione con lo screzio che determinò la morte di Remo che questa volta, va dato atto all’autore, fornisce una spiegazione più umana e poetica dell’accaduto, e visto che di leggende si tratta niente lo dovrebbe vietare a priori.
Interessante all’inizio e alla fine, che quindi apre e chiude la storia, la figura di un Giulio Cesare, all’apice della sua gloria, flemmatico e pensoso mentre si incammina verso il tempio di Giove, ripensando alle leggende della fondazione, e interrogandosi su quello che sia giusto per lui in relazione a quello che sia giusto per Roma.
Due menzioni: una per la splendide illustrazioni alcune delle quali piccoli capolavori monocromatici;
e l’altra per il gustoso aneddoto sulle sarde di Numa, ripensato da Cesare alla fine del libro, che anche se fosse inventato, sarebbe simpatico lo stesso…… (altro)