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Opere di Violet Moller

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Informazioni generali

Sesso
female
Nazionalità
Gran Bretagna
Luogo di residenza
North Buckinghamshire, England, UK
Istruzione
University of Edinburgh
Attività lavorative
Storica

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"Un libro sul percorso seguito dalle antiche idee scientifiche nel Medioevo", su come quelle idee giunsero agli europei moderni attraverso il mondo arabo-islamico. Come è noto, con il crollo della civiltà romana, una parte considerevole del sapere dell'antichità in occidente fu perduta o dimenticata. Con il risveglio della loro società dopo l'anno 1000, gli europei inziarono a recuperare quella eredità perduta (o ciò che ne era rimasto), ottenendola prima dai musulmani, che l'avevano scoperta e assorbita dopo la loro fulminea espansione, e poi anche direttamente dal morente impero bizantino. Questo libro vuol dare un'idea di come questo è avvenuto.

Per illustrarlo, l'autrice ha scelto di concentrare l'attenzione su tre delle massime opere scientifiche greche: gli Elementi di Euclide, l'Almagesto di Tolomeo, e i testi medici di Galeno, che prende come esempi significativi del processo di trasmissione dall'antichità alla modernità. Inoltre ha scelto una serie di città che ebbero, una dopo l'altra, un ruolo importante in questo processo, e così conduce il lettore in un percorso che si svolge sia nel tempo sia nello spazio.

Dopo un'introduzione che tratteggia la perdita del sapere e dei libri che lo contenevano, nella catastrofe che fu il disfacimento dell'Impero romano d'Occidente, si parte da Alessandria d'Egitto, massimo centro scientifico dell'antichità e origine delle opere considerate (almeno per quanto riguarda Euclide e Tolomeo). Si passa poi a Baghdad (con la sua rinomata "Casa della Sapienza") e Cordova, floridi centri di cultura dei primi secoli dell'islam, e poi a Toledo, Salerno e Palermo, che nel basso medioevo furono tra i principali luoghi di contatto e scambio tra musulmani ed europei. E si termina nella sfavillante Venezia del 1500, capitale mondiale dell'editoria e luogo di importanti edizioni delle ritrovate opere dell'antichità.
Di ciascuna città vengono brevemente presentati l'origine la storia e l'ambiente, e poi il ruolo culturale e i dotti e gli studiosi che la animarono, e si parla di come vi giunsero e furono tradotte rielaborate e trasmesse quelle tre opere, ma anche parecchie altre che ebbero importanza nella trasmissione della scienza greca all'islam e poi agli europei.

Ovviamente non è stata l'autrice a scoprire che così tanta parte della sapienza antica passò attraverso il mondo islamico prima di giungere agli europei moderni, ma questo resta un aspetto della storia poco noto ai non specialisti (ricordarlo significa forse andare un po' controcorrente nell'occidente di oggi, che ha un'immagine poco favorevole dell'islam, magari non senza ragione; ma non divaghiamo). Certi grandi scienziati musulmani (citiamone qualcuno: al-Khwarizmi, al-Kindi, al-Razi, al-Zahrawi, Ibn Sina) meriterebbero maggiore fama, e anche alcuni degli appassionati traduttori che furono tramite del "passaggio in occidente" di tante opere antiche (citiamo qualcuno anche di questi: Gherardo da Cremona, Adelardo di Bath, Roberto di Ketton, Costantino l'Africano).

Alcuni temi ricorrono in tutto il testo: l'importanza degli scambi e dei contatti tra culture diverse, della stabilità politica del buon governo e della tolleranza che favoriscono la fioritura della società e del sapere, e del sostegno di un potere illuminato (come quello dei Tolomei ad Alessandria, dei primi Abbasidi a Baghdad, degli Omayyadi a Cordova, o degli Altavilla a Palermo) alla cultura e alla ricerca. Il quadro del medioevo che dà è tuttavia forse un po' troppo florido e roseo. Fu certamente un'età con un suo fascino (o almeno così a me pare) ma non certo felice (probabilmente nessuna età è veramente felice. L'età dell'oro non esiste se non nell'immaginazione, nei desideri, nei miti).

Il racconto è ricco di dettagli e di personaggi, anche se qua e là un po' dispersivo e tortuoso. Ma nel complesso è un buon libro divulgativo, per nulla profondo ma dal tono ottimista e vivace e di lettura facile e piacevole. La traduzione sembra avere qualche imperfezione qua e là.
… (altro)
½
 
Segnalato
Oct326 | 10 altre recensioni | Sep 17, 2019 |

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