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Un caso letterario, un'opera che ha segnato un'epoca prescindendo dal suo valore intrinseco.
Nel 1955 una casalinga di nome Grace Metalious propone ad un'editrice coraggiosa, la Messner della Lippincott, il suo manoscritto fino ad allora rifutato decisamente. Il romanzo suscita indignazione, scandalo, agita critici moralisti, bibliotecari perbenisti, e naturalmente gli abitanti di paesi e città che ritenevano di essere stati descritti nel libro. Tale la verosimiglianza con la cittadina fittizia di Peyton Place.
Effettivamente "Peyton Place" fu nell'America di Roosevelt come una bomba lanciata su un'aia: la Metalious parlava di sesso, relazioni extraconiugali, alcolismo, aborto, metteva a nudo ipocrisie, condannava implicitamente la volgarità, la protervia, il pregiudizio.
Rifiutato da molte Public Libraries americane e letto di nascosto da generazioni di ogni paese, malgrado la scrittura modesta, venduto in milioni di copie è un'opera emblematica e incredibilmente tragica, non priva di carattere rivoluzionario. L'autrice condanna aspramente la società contemporanea, processa il lato oscuro della vita di provincia, senza moralismi e atteggiamenti onniscienti, seguendo da vicino le vicende di ogni personaggio come se tenesse in mano una macchina da presa. La città rappresentata è la stessa dei film di Frank Capra o di Elia Kazan.
E infatti dal libro nel 1957 Mark Robson trasse il film con Lana Turner dal titolo "I peccatori di Peyton Place".
 
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cometahalley | 38 altre recensioni | Nov 21, 2013 |