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Comprende il nome: Marita A. Hansen

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Love Hate Love (2018) 3 copie

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Cosa dire... sinceramente vorrei piangere. Questo è l'esempio perfetto di come l'hype nuoce gravemente alla salute. Questo libro è stato per me per molto tempo importante. L'ho scoperto per caso quando ancora non aveva una copertina, né una data di uscita, né una trama, solo il titolo e un tag che indicava negli avvertimenti la malattia mentale e da lì è stato amore e curiosità a prima vista. Ho iniziato a seguire in modo ossessivo l'autrice e i suoi aggiornamenti seguendo ogni singolo nuovo dettaglio dalla copertina alla trama e gioendo come una bambina per ogni notizia. Potete immaginare la mia gioia infinita quando ho potuto finalmente acquistarlo e iniziarlo. Una sensazione di vittoria, pace e felicità che si è scontrata con la triste realtà perché tutto mi sarei aspettata tranne che leggere una copia poveraccia di The O.C. e Dawson Creek

Questo libro prometteva BENE. Un personaggio con una malattia mentale e un rapporto di amore e odio che poteva essere salvifico o condannare entrambi all'infelicità che si è ridotto nel vuoto cosmico.
Nico è il protagonista maschile, è un ragazzo che soffre di un disturbo mentale e... mi ha fatto una pena infinita. Fin dalla prima scena ci viene presentato come lo stronzo, quello bello e dannato ma fin da subito capiamo che il problema di Nico non è la sua malattia ma l'ambiente tossico in cui vive. Lo troviamo circondato da Giuda, ragazzi che si comportano come "gli amici" ma che fin da subito non esitano ad etichettarlo come il pazzo, il malato, il playboy che va a letto con tutte, lo stronzo e chi più ne ha più ne metta, quello che non può essere aiutato al punto da alimentare la sua psicosi e il suo malessere. Nico dovrebbe essere un personaggio negativo perché si comporta molte volte da stronzo ma mi ha fatto tenerezza quando NON avrebbe dovuto. Nico avrebbe bisogno di aiuto che purtroppo nessuno sembra volergli e potergli dare. Kady dovrebbe essere la sua unica speranza ma fallisce in pieno. Non solo inizialmente è lei stessa a vedere Nico come un mostro, a credere a tutte le cose che la gente dice di lui ecc ma dopo essersi innamorata diventa lo zerbino, arriva ad accettare comportamenti assurdi e supplicare il compagno di non lasciarla tanto da accettare la sua psicosi senza battere ciglio. Invece di aiutare Nico a trovare una stabilità e ad iniziare un percorso medico e psicologico lei si limita a credere che l'amore possa tutto, che lui non abbia mai colpe perché poverino è vittima e mai carnefice. Il messaggio di fondo è pessimo, in questo libro il personaggio di Nico ci viene presentato come instabile e privo di qualsiasi possibilità di riscatto e questo perché nel mondo malato di "Love Hate Love" ci sono SOLO 2 alternative per i ragazzi come Nico, la galera o la clinica psichiatrica. NESSUNO prova a trovare una strada alternativa lanciando il messaggio che tutti i ragazzi come Nico nel mondo siano casi disperati. Non metto in dubbio che sia grave il suo disturbo ma credo che si possa aiutare una persona PRIMA che questa impazzisca del tutto e nessuno sembra poter capire che Nico può curarsi, incontrare una terapeuta, iniziare un percorso sano che non lo porterà forse mai a guarire del tutto ma comunque a vivere una vita serena, piena di difficoltà ma anche di gioie. In questo mondo "idilliaco" sembra che i pazzi siano destinati ad essere costantemente emarginati ed etichettati e lo stesso Nico nonostante sia innamorato di Kady continua dall'inizio alla fine ad essere visto come un mostro e ad essere messo in discussione e questo pure dopo aver subito un abuso fisico e mentale. Nel romanzo infatti dopo aver passato mezzo libro di vuoto cosmico e dialoghi da tredicenni arrapati e presi da telefilm di basso livello l'autrice essendo arrivata ormai al 70% e non avendo concluso nulla ha avuto la brillante idea di ficcare in questa poltiglia radioattiva pure... l'abuso sessuale, il rapimento e la tortura ad opera di una pazza (stavolta più pazza di Nico e che ha fatto apparire il giovane... SANO mettendo in ombra tutti i suoi problemi) e per non farci mancare nulla via di gravidanza come colpo di scena... che porta a un dialogo profondo sulle colpe dei figli concepiti dagli stupri e che non portano di fatto a nulla... yeah... un risvolto a mio avviso parecchio di dubbio gusto che riesce a rovinare totalmente le atmosfere già pessime alimentando il disagio mentale non solo del protagonista ma anche dei lettori.
Tutto di questo libro mi ha irritato a morte. I personaggi sono o buttati nel cesso come Kady che ci appare una ragazzetta immatura e incapace di intendere e volere nel 90% del libro per ridursi al 10% di "Io sono la fidanzata di Nico, Nico non lasciarmi, se tu sei pazzo lo sono anche io, sono pazza di te, ti amo, sposiamoci ecc", o sono ridicolizzati ed umiliati come Nico che viene visto come il male incarnato e come carnefice pure dopo essere stato drogato e abusato sessualmente e fisicamente o sono INUTILI. I personaggi secondari sono tutti inutili o disagiati dal primo all'ultimo se non addirittura PESANTI. Potrei mettermi a descrivere i mille modi per cui li ho odiati ma sarebbe inutile... basta già solo il fatto che trattano da far schifo il loro amico etichettandolo come pazzo e prostituto pure quando parlano con il postino per rendermeli molesti, voglio dire... chi può apprezzare persone che quando arriva la prima venuta gli fanno "Ehi, ciao tizia nuova appena arrivata e con cui forse non parleremo mai più. Lo vedi quello? Lui è Nico, stagli alla larga perché è uno spogliarellista, un mezzo prostituto, va a letto pure con i sassi, è psicopatico, è violento, ruba le caramelle ai bambini, ha ucciso Bambi mentre era a caccia ecc" chi vorrebbe persone simili al proprio fianco? Chi troverebbe simpatiche persone simili? NESSUNO. Tra tutti posso dare un punto extra di odio e rancore ad... Annabelle alla sua inutilità si aggiunge il suo modo di parlare... so che l'autrice voleva probabilmente rendere per iscritto la parlata di qualche provincia americana ma per tutto il libro ci ritroviamo una che parla a slang un po' come qua in Italia quelli che ti fanno "cia' sore' mi passi na' canna pe' fammi come na' drogata? No pecché c'ho voja de fa impazì il lettore co' sta parlata strana" ok... il risultato non è proprio questo ma... immaginate una roba simile... ecco... una tizia che abbrevia parole, le compone, scompone usando abbreviazioni e stili linguistici inesistenti (pure sui dizionari integrati del Kobo) che tanto quanto quando si sentono a voce non irritano i nervi ma messi per iscritto.... beh... è tutto un altro effetto, soprattutto se non conosci bene la lingua e devi andare giù pesante di dizionari e traduttore per comprendere cosa cavolo esce dalla sua bocca! L'unico personaggio che si salva un minimo è Tate che... nel finale rendendosi conto di essersi quasi salvato si rende protagonista di uno dei dialoghi più... stupidi e da fine 900 uscendosene con il classico cliché "Ma a me lui piace... però non sono gay, che schifo il pene, a me piace la figa! Perché io non sono gay, non posso essere gay, ho già detto che mi piace la figa? No perché lui mi piace ma la figa è più bella!" e io dico... possibile che in un romanzo dove ci sono universitari che si spogliano per soldi, ragazze che vanno a letto con più ragazzi (basta vedere la sorella di Nico che ha ben due fidanzati), imbecilli che non si scandalizzano per eventuali orge tra droghe e alcol ci si scandalizzi ancora per il fatto di essere gay? O non si conosca la parola ETEROFLESSIBILE ovvero una persona etero che però potrebbe intraprendere per mille motivi una relazione con una persona del suo stesso sesso senza per forza essere gay? Siamo nel 2019 a un passo dal 2020 e ancora non conosciamo la nostra sessualità o sappiamo usare Google? WHY??? Perché in un romanzo che ha dimostrato di essere in molti casi fin troppo aperto di vedute lasciando personaggi per nulla sconvolti da droghe, alcol, prostituzione, violenze sessuali, misoginia ecc proprio l'essere gay deve causare scandalo? Non ho parole...
Un romanzo che risulta noioso in cui non succede NULLA fino al 70% del libro limitandosi a dialoghi tra universitari assatanati e alle prese con deliri amorosi, triangoli e corna a go go per poi cadere nel finto dramma, che introduce mille argomenti che potevano far riflettere ma non ne analizza mezzo e... vogliamo mettere la minaccia dell'autrice di scrivere un possibile sequel sui due geni fenomeni protagonisti o un approfondimento su personaggi no sense come Josh, Julia o Annabelle? Questo proprio no... passi tanto quanto il romanzo su Tate e Alek che a questo punto VOGLIO vedere insieme ad affrontare (a sto punto malissimo) il tema del coming out ma quello su Josh e il suo "crepacuore" NO... NO e NO....
Un romanzo orrido e che arrotondo a 2 stelle SOLO perché mi è capitato di leggere libri peggiori (vedi Una bambina cattiva di Zoje Stage) che NON intrattiene, NON diverte, NON emoziona e che fa solo impazzire.... SCONSIGLIATO! Quasi 500 pagine di NULLA! #LoSchifo
… (altro)
½
 
Segnalato
GiadaLexy | May 12, 2022 |

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