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Recensioni

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Solito pallosissimo giallo di Deaver, di cui ho apprezzato solo poche opere.
Trama inverosimile, dove i buoni vincono sempre, finale aperto per un seguito.
Da non acquistare!!!
 
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ginsengman | 28 altre recensioni | Dec 25, 2015 |
Dopo tante delusioni con i libri di Deaver (autore comunque sopravvalutatissimo!) questo giallo mi è invece piaciuto, non tanto per la trama quanto per la costruzione rovesciata, dove si inizia con la "fine" della storia e si prosegue fino all'inizio.
In ogni caso, ad ogni capitolo, si scopre che nulla è ciò che sembra, che in fondo è la regola numero uno dei gialli!
 
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ginsengman | 31 altre recensioni | Aug 26, 2015 |
Il racconto tiene, la lettura è piacevole, ma tutto sommato piuttosto inutile. Letteratura di puro svago.
 
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gianoulinetti | 70 altre recensioni | Jun 21, 2013 |
Deaver è sempre Deaver. Questo non è un giallo, forse neppure un thriller, ma un trascinante viaggio nelle menti dei protagonisti e nei loro rapporti (passati e presenti) condotto con maestria da un narratore affascinante.
 
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saintwo2005 | 14 altre recensioni | Dec 21, 2012 |
Il thriller poliziesco dei miei sogni! Un autore formidabile che ho deciso di seguire come un affamato. Spero che i sequels rimangano a quest'altezza, ma comunque ogni suo nuovo libro avrà in me un acquirente convinto.
 
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saintwo2005 | 101 altre recensioni | Oct 27, 2012 |
All'inizio ha difetti di scrittura nella presentazione dei personaggi, tali da respingere un lettore appena smaliziato. Andando avanti due cose comunicano un certo interesse: il mondo dei giochi di ruolo on line, e la protagonista esperta di comunicazione non verbale (invero è presentata in maniera molto più sofisticata e scientifica, ma il nocciolo pare questo).
Perciò si va avanti, complice una scrittura che poi evita gli scivoloni, e devo dire che ho apprezzato l'atteggiamento non banale, scevro da conclusioni facili e standardizzate su un argomento che sovreccita i genitori bempensanti, anche se in soldoni resta un romanzone perdibile.
 
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patri50 | 39 altre recensioni | Aug 1, 2012 |
Ritorna 007, e gli eredi di Ian Fleming hanno deciso di affidare il compito di far tornare Bond a Jeffery Deaver, l'autore dei gialli con il detective paraplegico Rhyme. La scelta è molto buona ed il libro, ambientato ai giorni nostri, perché la saga di Bond ricomincia e 007 ha trent'anni e si muove tra telefonini e Internet, tiene parecchio. Molti colpi di scena, come ti aspetti dall'autore, ma anche molta azione. E come tradizione di un progetto così importante, grande preparazione tecnica, particolari curati e ambientazione impeccabile.
Non arrivo a 5 stelle perchè la parte di azione pura non mi ha sempre conquistato, e la scena di sesso (molto soft) usa una quantità di aggettivi uguale a quella presente in tutto il resto del libro, veramente troppi.... Curata la traduzione, solo due errorini di redazione (in un caso MI6 diventa M16).
 
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opticalreader | 34 altre recensioni | Aug 27, 2011 |
Non sarà il miglior Deaver, ma il libro, dopo un inizio non trascinante, prende e tiene fino alla fine. Certo, dopo che hai letto molti libri di Deaver cominci a capire un po' la tecnica di scrittura, ma ciò non toglie che sia sempre una lettura piacevole.
 
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opticalreader | 58 altre recensioni | Aug 10, 2011 |
Lago Mondac, Wisconsin. È una notte silenziosa e le eleganti villette sulla riva el lago sono immerse in un sonno tranquillo. Tutte tranne una: la villa dei Feldman, la più lontana e isolata. Da qui è partita una strana telefonata al locale distretto di polizia, troncata nel giro di pochi secondi dopo una sola, concitata parola. Uno scherzo o una vera emergenza? La poliziotta Brynn McKenzie – irlandese, un figlio adolescente, un matrimonio fallito alle spalle – viene inviata a controllare. E si ritrova davanti una scena agghiacciante: Emma e Steven Feldman senza vita sul pavimento, assassinati a colpi di arma da fuoco. Ma in casa c’è ancora qualcuno: due uomini, forse gli assassini, accerchiano Brynn e la minacciano armi in pugno. Alla poliziotta non resta che fuggire e in un attimo è nel fitto della foresta, a tentare di seminare i suoi implacabili inseguitori. Ma nell’oscurità dei boschi intorno al lago Mondac sta scappando anche qualcun altro: la misteriosa Michelle, amica dei Feldman, unica testimone di quanto è accaduto alla villa. In fuga dai due banditi, come Brynn, o forse da una minaccia diversa. E mentre le due donne, spaventate e diffidenti come animali selvatici, cercano insieme una via di scampo, la corsa dentro la notte si trasforma per Brynn in una sottile indagine nel passato di Michelle e nei suoi segreti: perché in questi boschi dove il buio deforma ogni cosa, la poliziotta dovrà usare tutta la sua intelligenza e il suo sangue freddo per capire chi davvero sia la preda e chi il cacciatore.
Con I corpi lasciati indietro Jeffery Deaver firma un nuovo capolavoro ad alta tensione, in cui ritmo e colpi di scena non lasciano un attimo di tregua. E ci regala una nuovissima eroina, Brynn McKenzie, poliziotta dal cuore d’oro e dal passato burrascoso, dotata di un coraggio e un’astuzia da far invidia perfino a Lincoln Rhyme.
 
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edascenzi | 62 altre recensioni | May 31, 2010 |
Deaver in questo racconto cambia gli schemi dei suoi romanzi ottenendo un risultato sorprendente. Romanzo tra i più belli di questo autore
 
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MagicMauri | 62 altre recensioni | Aug 18, 2009 |
Rhyme, criminologo forense divenuto tetraplegico in seguito a un incidente legato a un'indagine, viene incaricato di scovare il serial killer che rapisce persone appena arrivata a New York e poi le uccide asportandone dei pezzi. Il killer lascia indizi criptici che, se decifrati in tempo, possono portare alla vittima successiva. Affiancato da Amelia, la poliziotta che sostituisce le sue braccia e le sue gambe inerti, Rhyme lavora per deduzioni logiche e capisce che l'assassino è convinto di essere il Collezionista di ossa, uno psicopatico degli inizi del secolo. Nella caccia all'uomo in lotta contro il tempo per salvare le vittime designate, Rhyme capisce che il killer in realtà vuole colpire proprio lui.
 
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Hirmien | 101 altre recensioni | Oct 21, 2008 |
UNA CAZZATA... TRAMA ASSOLUTAMENTE IMPROBABILE...MA COME HA FATTO QUESTO AUTORE A VENDERE TANTI LIBRI?½
 
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ginsengman | 42 altre recensioni | Sep 20, 2007 |
Rhyme, criminologo forense divenuto tetraplegico in seguito a un incidente legato a un'indagine, viene incaricato di scovare il serial killer che rapisce persone appena arrivata a New York e poi le uccide asportandone dei pezzi. Il killer lascia indizi criptici che, se decifrati in tempo, possono portare alla vittima successiva. Affiancato da Amelia, la poliziotta che sostituisce le sue braccia e le sue gambe inerti, Rhyme lavora per deduzioni logiche e capisce che l'assassino è convinto di essere il Collezionista di ossa, uno psicopatico degli inizi del secolo. Nella caccia all'uomo in lotta contro il tempo per salvare le vittime designate, Rhyme capisce che il killer in realtà vuole colpire proprio lui.
(Tratto da www.ibs.it)
 
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Streghissima | 101 altre recensioni | May 6, 2007 |
La luna di New York non aveva mai visto tanta calcolata brutalità...
Lincoln Rhyme non aveva mai incontrato un meccanismo così distruttivo...

Non puoi vedermi,
ma ci sono sempre.

Corri più veloce che puoi,
tanto non mi sfuggirai.

Lotta pure con tutte le tue forze,
non mi batterai mai.

Uccido quando mi pare,
tanto non potrò mai essere condannato.

Chi sono?

In una gelida notte di dicembre, con una luna piena che si staglia brillante nel cielo nero di New York e la paura diffusa tra la gente di un nuovo 11 settembre, un killer spietato colpisce due volte a poche ore di distanza. Sulle scene dei delitti lascia il suo “biglietto da visitaâ€?, un costoso orologio con le fasi lunari sul quadrante e un messaggio firmato: “La Luna Fredda piena nel cielo brilla sulla terra morta e dice che è ora di finire il cammino cominciato con la nascita. L’OROLOGIAIOâ€?.
Tutto lascia supporre che i due omicidi non siano destinati a rimanere gli unici. Il criminalista Lincoln Rhyme e i suoi collaboratori hanno a disposizione solo poche ore per fermare quel killer geniale e meticoloso ossessionato dal tempo, che pianifica i suoi delitti con precisione cronometrica. E Amelia Sachs fatica a conciliare la caccia all’Orologiaio con la sua prima indagine autonoma, il caso di un apparente suicidio che la porterà a scoprire inquietanti rivelazioni sul proprio passato che potrebbero minare alle basi il particolarissimo rapporto con Lincoln. Fortunatamente compare sulla scena dell’inchiesta un’inattesa quanto provvidenziale alleata per Rhyme: l’agente speciale del Bureau of Investigation della California Kathryn Dance, esperta nella lettura del linguaggio non verbale negli interrogatori, un vero lie detector vivente. Nonostante Rhyme si mostri scettico sull’attendibilità delle testimonianze e Kathryn nutra poca fiducia sulle prove fornite dai rilievi effettuati, la loro bizzarra collaborazione riesce a smontare quello che via via si configura come un meccanismo a scatole cinesi fatto di inganni e doppi giochi. Perchè l’Orologiaio è così interessato a un antico reperto conservato al Metropolitan Museum? E perché ha comperato dieci orologi uguali?
Con il contributo del resto dell’équipe investigativa – l’ostinato Sellitto, il tecnologico Cooper, il ruvido Bo Haumann e Ron Pulaski, la giovane recluta già incontrata ne La dodicesima carta – l’identità del fantomatico serial killer comincia a prendere forma, mentre lo scenario delle sue azioni si fa sempre più minaccioso, coinvolgendo la guerra in Iraq e lo spettro di un attentato…
La luna fredda tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, in una trama dal perfetto meccanismo a tempo che scandisce continui cambiamenti e colpi di scena a non finire, interpretata da un killer che non è solo un pazzo stravagante, ma l’assassino più astuto, il cattivo più spaventoso mai creato dalla mente geniale di Jeffery Deaver.

NOTE BIOGRAFICHE
Jeffery Deaver, ex avvocato, vive tra la California e la Virginia. Più volte finalista all’Edgar Award, vincitore di tre Ellery Queen Reader’s Award, definito da The Times “il più grande autore di thriller dei giorni nostriâ€?, ha conosciuto il successo internazionale con Il collezionista di ossa, la prima indagine di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs – da cui è stato tratto il film omonimo -, seguita poi da Lo scheletro che balla, La sedia vuota, La scimmia di pietra, L’uomo scomparso e La dodicesima carta. à autore anche di Pietà per gli insonni, Il silenzio dei rapiti, La lacrima dei diavolo, Profondo blu, Sotto terra, della raccolta di racconti Spirali e del thriller storico Il giardino delle belve (Ian Fleming Steel Dagger Award 2004). Ha inoltre curato Suspense, antologia dei migliori autori di thriller di tutti i tempi. Tutti i suoi libri sono bestseller mondiali pubblicati in Italia da Sonzogno.
http://www.jefferydeaver.com/

Dopo il successo di La dodicesima carta, ecco una nuova puntata della serie bestseller di Jeffery Deaver che ha per protagonisti il criminalista tetraplegico Lincoln Rhyme e la sua aiutante, Amelia Sachs. La coppia di detective è chiamata a risolvere una serie di efferati omicidi, tutti riconducibili alla stessa mente criminale, un misterioso individuo soprannominato l’Orologiaio perché usa lasciare, a testimonianza delle sue imprese, costosi e sofisticati orologi. Gli indizi suggeriscono la pista di un killer geniale e meticoloso, che non lascia nulla al caso e pianifica con precisione i suoi delitti, un individuo tanto più pericoloso quanto più ossessionato dal tempo, che agisce con grande velocità. L’unico modo per impedirgli di proseguire nel suo disegno criminale sembra essere quello di intuire e anticipare le sue mosse, proposito che si rivelerà molto arduo anche per l’imbattibile Rhyme. Gli aspetti oscuri della vicenda aumentano ora dopo ora e il criminologo, sempre più scettico nei confronti di indizi e testimonianze, viene affiancato nelle indagini da un’equipe affiatata composta, oltre che dalla fidata Amelia Sachs, anche dall’ostinato detective Stellitto, dal tecnologico Cooper, dal giovane Ron Pulaski, già comparso nel precedente romanzo La dodicesima carta e da una nuova e inattesa collaboratrice, l’abilissima Kathryn Dance, esperta nella lettura del linguaggio non verbale negli interrogatori. Grazie al loro aiuto il complesso meccanismo di inganni e doppi giochi che si nasconde dietro alla misteriosa identità dell’Orologiaio potrà essere smantellato, svelando una verità inimmaginabile. Contemporaneamente Amelia Sachs, che è per la prima volta impegnata in un’autonoma indagine di sospetto suicidio, si addentra in uno spinoso caso di corruzione della polizia, che finirà per coinvolgere la memoria del padre poliziotto e non risulterà estraneo alle indagini sull’Orologiaio.
Pagina dopo pagina, Jeffery Deaver coinvolge i lettori in una caccia al colpevole piena di colpi di scena che mantiene viva la curiosità fino all’ultimo. Come sempre, la fanno da padroni il fine ragionamento investigativo di Rhyme, l’intraprendenza di Amelia, la spietatezza e la furbizia della mente criminale, l’azione e l’imprevisto, che, insieme al fascino di personaggi attentamente caratterizzati e al complesso e intrigante meccanismo della trama, rappresentano gli ingredienti vincenti di un thriller da maestro.
 
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MareMagnum | 55 altre recensioni | Jun 19, 2006 |
Una storia tutta basata sull'informatica, eccezionale
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