James Crumley (1) (1939–2008)
Autore di L' ultimo vero bacio
Per altri autori con il nome James Crumley, vedi la pagina di disambiguazione.
Sull'Autore
He won the 1994 Dashiell Hammett Award for Best Literary Crime Novel for the Mexican Tree Duck. He lives in Montana. (Publisher Provided) Author James Crumley was born in Three Rivers, Texas on October 12, 1939. He enlisted in the Army in the late 1950s and served in the Philippines. He studied mostra altro history at the Texas College of Arts and Industries and earned a master's degree from the Iowa Writers' Workshop in 1966. His first book, One to Count Cadence, was published in 1969. He wrote seven private eye novels featuring either Milton Chester Milodragovitch or C. W. Sughrue. He also wrote a collection of essays and short fiction entitled The Muddy Fork and Other Things. He died on September 17, 2008 at the age of 68. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: James Crumley
Serie
Opere di James Crumley
Opere correlate
The Best of the Best American Mystery Stories: The First Ten Years (2014) — Collaboratore — 21 copie
Etichette
Informazioni generali
- Nome legale
- Crumley, James Arthur
- Data di nascita
- 1939-10-12
- Data di morte
- 2008-09-17
- Sesso
- male
- Nazionalità
- USA
- Luogo di nascita
- Three Rivers, Texas, USA
- Luogo di morte
- Missoula, Montana, USA
- Luogo di residenza
- Missoula, Montana, USA
Three Rivers, Texas, USA - Istruzione
- Texas Arts and Industries University (1964)
Iowa Writers’ Workshop (1966)
Georgia Institute of Technology
University of Iowa - Attività lavorative
- bartender
university professor
novelist
screenwriter - Organizzazioni
- United States Army
University of Montana - Premi e riconoscimenti
- Dashiell Hammett Award (1994)
Utenti
Recensioni
Liste
Premi e riconoscimenti
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Statistiche
- Opere
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- Utenti
- 3,301
- Popolarità
- #7,751
- Voto
- 3.8
- Recensioni
- 73
- ISBN
- 174
- Lingue
- 15
- Preferito da
- 17
E' venuto fuori che a quanto pare avevo ragione a diffidare, perchè mi ha infastidito tutto di questo romanzo: i personaggi, l'ambientazione e soprattutto il messaggio che comunica. Ok che siamo negli anni '70, ma non ho mai visto un tale concentrato di sessismo, omofobia e mascolinità tossica. Tralasciando poi l'esaltazione delle droghe e della violenza, che assumono una dimensione quasi mitica, come se fossero il marchio dell' "uomo vero".
La cosa che mi dispiace è che non sarebbe neanche scritto male come giallo (nonostante una certa tendenza dell'autore a perdersi in chiacchiere), peccato che ogni buono spunto venga annegato in un mare di cinismo fine a se stesso e che tre quarti dell'opera consistano in sesso, risse e sbornie.
Suppongo ci sia tutta un'umanità che va in brodo di giuggiole davanti a certi romanzi, io di certo non sono fra questi.… (altro)