Catherine Coulter (1)Recensioni

Un poliziesco...leggero. La scrittrice ci sa fare e la storia si dipana con facilità. I personaggi femminili sono ben delineati mentre quelli maschili (buoni e cattivi) sono un po'ingessati, e in particolare i buoni sono insistentemente oggetto di malizioso interesse femminile. Comunque un po'di rosa non disturba l'attenzione del lettore o della lettrice appassionati di questo tipo di romanzi.

Di ritorno in Inghilterra dalla Terra Santa nel 1277, Severin di Langthome trova le proprie terre devastate, il padre e il fratello uccisi e la madre impazzita. Ora è lui il nuovo barone, ma l'importante titolo gli suona vuoto come è vuoto il suo cuore alla vista di tanta desolazione... e come sono vuoti i forzieri del suo maniero distrutto. Ma almeno per questo la sorte pare tornare ad arridergli: il ricchissimo conte di Oxborough, sul letto di morte, sceglie Severin quale marito per la sua unica erede, sua figlia Hastings. Pur adempiendo alla volontà paterna, la bellissima giovane pensa che il marito sia freddo, spietato, severo; in due parole, assolutamente sgradevole. L'aitante guerriero, dal canto suo, è invece dell'idea che la moglie sia testarda, irragionevole, ribelle; in due parole, veramente insopportabile. È evidente che ci sarebbero tutte le premesse per un grande amore, ma contro la nascita di tale sentimento cospirano nemici laidi e insospettabili, resi crudeli da invidia, gelosia e cupidigia. Dalla penna di una nota scrittrice rosa scaturisce un vivace affresco dell'epoca medievale, che incornicia una storia di lealtà e intrighi, di amicizia e tradimenti, una vicenda ricca di umorismo e traboccante di sensuale passione.