Cornelia Funke
Autore di Cuore d'inchiostro
Sull'Autore
Author Cornelia Maria Funke was born in Dorsten, Germany on December 10, 1958. After graduating from the University of Hamburg, she worked as a social worker for three years. After completing a course in book illustration at the Hamburg State College of Design, she worked as a children's book mostra altro illustrator and designed board games. Her desire to draw magical worlds and her disappointment over the way some stories were written inspired her to write her own children's books. Her book, The Thief Lord, won the Mildred L. Batchelder Award for the best translated children's book of the year and the Book Sense Book of the Year Award. She has also received the Book Sense Children's Literature Award for Inkheart and Inkspell. Funke has written numerous books including Dragon Rider, When Santa Fell to Earth, Igraine The Brave, Reckless, Saving Mississippi, Inkheart, Inkspell, Inkdeath, Igraine the Brave, and The Princess Knight. Inkheart was adapted into a film. Cornelia Funke was voted into the Time magazine's list of the 100 most influential people of 2005. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: CHICKEN HOUSE
Serie
Opere di Cornelia Funke
Inkspell, Volume 2 (Unabridged) 8 copie
Untitled (Mirrorworld, #5) 8 copie
Inkspell, Volume 1 (Unabridged) 7 copie
Tintenherz - Meine Freunde 2 copie
The M Series : Monster Tales 2 copie
Untitled (Dragon Rider, #4) 1 copia
Drachenspuk und Monsterschreck 1 copia
Katzen, Hunde, freche Ziegen 1 copia
A princesa Sabela 1 copia
Die Wilden Hühner. Das geheime Wissen der wilden Hühner. CD: Mit dem Lied: Wir sind wilde Hühner. Lesung (2003) 1 copia
The Color of Revenge 1 copia
The Muddy Monster of Doom 1 copia
Das kleine Hörbuch vom großen Glück: Mit den Geschichten "Die Glücksfee" und "Wo das Glück wächst" (2009) 1 copia
2019 1 copia
2005 1 copia
2007 1 copia
Opere correlate
Mein neues großes Vorlesebuch — Geschichten zum Vor- und Selberlesen (2016) — Collaboratore — 3 copie
Voor leesmonsters! : [met nieuw werk van Judith Eiselin, Cornelia Funke, Liesbeth Jongkind, Rindert Kromhout, Guus… (2004) — Collaboratore — 2 copie
Etichette
Informazioni generali
- Nome legale
- Funke, Cornelia Caroline
- Data di nascita
- 1958-12-10
- Sesso
- female
- Nazionalità
- Duitsland
- Luogo di nascita
- Dorsten, Duitsland
- Luogo di residenza
- Dorsten, Duitsland
Hamburg, Duitsland
Los Angeles, Californië, VS - Istruzione
- University of Hamburg
- Attività lavorative
- freelance children's book illustrator
social worker
children's book author - Premi e riconoscimenti
- Roswitha-Preis (2008)
- Breve biografia
- Cornelia Funke was born in 1958 in the town of Dorsten in Westphalia, Germany. to Karl-Heinz and Helmi Funke. She studied pedagogy at the University of Hamburg, and then worked for three years as a social worker. She started illustrating books, but soon began writing her own stories, . During the late 1980s and the 1990s, Funke established herself in Germany with two children's series, namely the fantasy-oriented Gespensterjäger (Ghosthunters) and the Wilde Hühner (Wild Chicks) line of books.
Utenti
Discussioni
Books Illustrated Inkheart in Fine Press Forum (Dicembre 2023)
YA Novel with Stone/Jade People in Name that Book (Giugno 2019)
Book about a girl knight and her family in Name that Book (Gennaio 2012)
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Statistiche
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- 156
- Opere correlate
- 9
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- 64,367
- Popolarità
- #219
- Voto
- 3.9
- Recensioni
- 1,405
- ISBN
- 1,362
- Lingue
- 31
- Preferito da
- 140
Non sorprende che molti, durante l’infanzia (e anche durante l’età adulta), sognino di far parte di uno dei mondi che compongono il nostro orizzonte fantastico, o di conoscere i protagonisti con cui si sono vissute tante avventure – e Cuore d’inchiostro gioca proprio su questo desiderio, rispondendo alla domanda “Cosa accadrebbe se i personaggi dei libri potessero apparire nel nostro mondo?”.
Solo che, proprio come nelle fiabe, non ci vuole molto per capire che i desideri apparentemente giusti e piacevoli possono trasformarsi in fretta in incubi - da cui uscire nel minor tempo possibile, cercando di contenere le conseguenze.
Mo e Meggie, padre e figlia, l’hanno imparato a proprie spese, benché con tempistiche diverse; e per quanto Mo si sforzi di proteggerla, nascondendole alcune verità, Meggie potrà capire questa lezione solo vivendola sulla propria pelle.
Mi è piaciuto molto che la storia sia partita subito in quarta, dal primo capitolo, con l’arrivo in piena notte di Dita di Polvere e la strana reazione di Mo, che inevitabilmente porta Meggie a porsi le prime domande – le stesse che si sta ponendo il lettore; le risposte arriveranno nel corso delle avventure di questa famiglia indissolubilmente legata ai libri.
Gli eventi si susseguono in maniera particolarmente fluida e piacevole, dando spazio anche a sequenze avventurose, viaggi e ad alcuni colpi di scena ben piazzati; l’elemento magico è ben sfruttato e non è utilizzato a sproposito, cosa che mi ha fatto davvero piacere. L’abilità principale è ovviamente quella di Mo, la possibilità di “leggere” di un personaggio o di un oggetto e portarlo nel nostro mondo: è stata proprio questa a farmi desiderare di immergermi nel libro, e mi ha reso felice la resa realistica del modo in cui Mo vive questa sua condizione, oltre ad aver apprezzato come questa capacità viene poi impiegata.
Tutte queste caratteristiche lo portano ad essere non solo un libro perfetto per i bambini e i ragazzi, pubblico a cui è principalmente indirizzato, ma anche una lettura veramente piacevole per gli adulti (o per chi si avvia ad essere tale – ogni riferimento a me stessa è puramente casuale).
L’unico aspetto che potrebbe non far impazzire i lettori più scafati è, secondo me, la malvagità totale e granitica di Capricorno, l’antagonista, e di molti dei suoi sgherri. Non che non apprezzi, ogni tanto, un “cattivo totale”: per dirne una, ho adorato Il Signore degli Anelli e Sauron è crudele fin nel midollo, assetato di potere e basta, sostanzialmente. Il punto è che altri personaggi sono talmente ben tratteggiati da far pensare che la Funke, nel caratterizzare Capricorno, avrebbe potuto dare vita a qualcosa di molto più sfaccettato.
Tuttavia, credo che sia una scelta comprensibile, per molti fattori: primo fra tutti, la provenienza stessa di Capricorno. Essendo stato prelevato proprio da un libro ambientato in un mondo fiabesco, è realistico che sia un personaggio “totale” – proprio come quelli che si trovano nelle fiabe, in cui difficilmente ci sono gradazioni di grigio.
Tornando a parlare dei personaggi in generale, devo ammettere che sono rimasta stupita dall’importanza dei comprimari. Meggie, pur essendo la protagonista putativa, non è sempre il centro dell’attenzione: sono molte le persone che l’accompagneranno, nel bene e nel male, nelle sue peripezie.
Prima di tutti suo padre, Mo, di cui abbiamo già parlato: un personaggio che ho apprezzato moltissimo, positivo ma non privo di difetti. E’ un padre tenero, coraggioso e audace, ma non per questo riesce sempre a fare quel che è meglio per la sua famiglia; personalmente, penso che Lingua di Fata (così, infatti, viene spesso chiamato) meriterebbe il titolo di co-protagonista a tutti gli effetti.
Il già citato Dita di Polvere, invece, ha un ruolo molto più ambiguo ed è senz’altro uno dei personaggi più intriganti. La sua caratterizzazione è opposta a quella di Capricorno, non perché è totalmente buono, bensì perché è uno dei personaggi più sfaccettati. Il suo menefreghismo, la sua tendenza a porre prima di tutto sé stesso e i suoi interessi, lo distanziano dalla figura del “buono”; tuttavia, sembra genuinamente preoccuparsi per le persone a cui tiene, e questo lo riavvicina a una figura più positiva… ma, anche in questo caso, il modo in cui si prende cura di queste persone non è esattamente quello che ci si aspetterebbe.
Concede lealtà e fiducia a pochissime persone, il che porta chiunque non sia in questa stretta cerchia a trattarlo come se fosse sempre pronto a scappare, o a piantargli un coltello nella schiena – anzi, a dargli una lezione con il fuoco, visto che Dita di Polvere ha particolare affinità con le fiamme. Tuttavia, man mano che si approfondisce la conoscenza del personaggio, si arriva a capire che questo atteggiamento non è solo un comportamento intrinseco, ma anche una caratteristica sviluppata a causa di vari eventi a lui accaduti; per questo, nonostante tutto, non può che suscitare interesse, pietà, comprensione.
Non pensiate, però, che in questo libro ci sia spazio solo per il dramma! Gli intermezzi più leggeri sono presenti e sono davvero simpatici, soprattutto quando sono affidati a Elinor, zia di Meggie. Elinor è una donna burbera, scontrosa, particolarmente protettiva nei confronti dei propri libri, poco disposta a lasciarsi calpestare e, anzi, propensa a ribattere con frasi al vetriolo. Il suo modo di porsi la rende subito perfetta per sdrammatizzare un po’ le parti più oscure e l’ho trovata davvero adorabile, perché alla fin fine è decisamente più dolce di quanto non voglia mostrare. Oltretutto, è facile ritrovarsi nel suo amore per i libri e per una buona storia.
E’ proprio questo, l’amore per le belle storie, a percepirsi in ogni pagina del libro; una sensazione che ha reso ancora più piacevole seguire lo svilupparsi degli eventi e lo svelarsi di molte verità nascoste – che poi è il motivo per cui ho parlato così poco della trama e per cui non ho citato un paio di personaggi che mi sono piaciuti molto, ma la cui entrata in scena è funzionale a certe svolte importanti della storia.
Si arriva alla fine del libro soddisfatti, perché le vicende sono ben concluse, eppure si rimane con il desiderio di incontrare di nuovo i suoi protagonisti, con la certezza che sapranno incantarci di nuovo con una nuova avventure… Motivo per cui tornerò sicuramente nel Mondo d’Inchiostro, continuando a leggere la serie di Cornelia Funke.
Ultime, piccole note: primo, ogni capitolo è introdotto da una citazione e chiuso da una bella illustrazione, ed entrambe sono pertinenti e davvero carine; secondo, questa donna ci sa fare con i nomi. Riuscire a incuriosire qualcuno anche solo attraverso l’onomastica dei personaggi è un’ottima cosa e Dita di Polvere, Lingua di Fata, Capricorno (e tanti altri) non possono che catturare l’attenzione e stuzzicare la fantasia.… (altro)