Michael Coffey (1) (1954–)
Autore di The Irish in America
Per altri autori con il nome Michael Coffey, vedi la pagina di disambiguazione.
Sull'Autore
Fonte dell'immagine: from author's webpage
Opere di Michael Coffey
Etichette
Informazioni generali
- Data di nascita
- 1954
- Sesso
- male
- Nazionalità
- USA
- Nazione (per mappa)
- USA
- Istruzione
- University of Notre Dame (BA)
Leeds University (MA) - Attività lavorative
- co-editorial director, Publishers Weekly
editor, Small Press magazine
author
Utenti
Recensioni
Potrebbero anche piacerti
Autori correlati
Statistiche
- Opere
- 10
- Utenti
- 407
- Popolarità
- #59,758
- Voto
- 3.3
- Recensioni
- 20
- ISBN
- 40
- Lingue
- 2
Anche il piano più collaudato o apparentemente infallibile può essere compromesso da un errore umano: sottovalutare le forze del nemico o, al contrario, sopravvalutare le capacità delle proprie truppe; non considerare gli effetti secondari di una decisione o non calcolare i possibili imprevisti.
Più spesso di quanto non si creda sono stati proprio questi fattori a cambiare il corso di una battaglia o il destino di una nazione: 1'affondamento del piroscafo Lusitania, che determinò l'intervento degli Stati Uniti nel primo conflitto mondiale; l'inutile bombardamento di Montecassino, che ritardò l'avanzata degli alleati in Italia senza causare danni alle truppe del Reich; l'eccessiva sicurezza dell'alto comando statunitense in Vietnam, che si ritrovò impreparato davanti all' offensiva del Tet; la decisione di Saddam Hussein di invadere il Kuwait nel 1990, che non teneva conto della reazione della comunità internazionale. Michael Coffey ripercorre i più grandi fallimenti tattici e strategici nel corso dei due conflitti mondiali e dei decenni successivi, soffermandosi anche su episodi meno conosciuti, ma non per questo meno drammatici: nel 1942 la distruzione del convoglio britannico PQI7 nel mare di Barents, lasciato senza scorta a causa dei timori infondati di un ammiraglio, o le perdite tra gli alleati a Saint-Là nel 1944, dopo lo sbarco in Normandia, provocate
dal fuoco amico.
Sconfitte, sofferenze, perdite umane: è questo il bilancio di un secolo che ha visto oltre cento milioni di morti in guerra, bilancio che, suggerisce Coffey, avrebbe potuto essere meno tragico.… (altro)