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Opere di James Cañón

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Besame Mucho: New Gay Latino Fiction (1999) — Collaboratore — 43 copie
Unpublishable (2020) — Collaboratore — 2 copie

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Informazioni generali

Nome canonico
Cañón, James
Data di nascita
1968-06-19
Sesso
male
Nazionalità
Colombia (birth)
USA (passport)
Luogo di residenza
Barcelona, Spain
Queens, New York, USA
Istruzione
Columbia University (MFA - Creative Writing)
Organizzazioni
Authors Guild
PEN America (Associate Member)
Premi e riconoscimenti
Prix du Premier Roman Ètranger (2008, Paris)
Prix des Lecteurs Vincennes (2008)
Henfield Foundation Award (2001)
National Hispanic Foundation for the Arts (2000 & 2001)
Agente
Lisa Bankoff (ICM, Literary Rights)
Josie Freedman (ICM, Film Rights)
Breve biografia
James Cañón was born and raised in Colombia. After majoring in Advertising in Bogotá, he moved to New York to study English. He received his MFA in Creative Writing from Columbia University.
His debut novel, Tales from the Town of Widows & Chronicles from the Land of Men, has been published in over twenty countries. It won Le Prix du Premier Roman Étranger 2008 (Best First Foreign Novel Prize) and Le Prix des Lecteurs Vincennes 2008. The American School Library Journal chose it as one of the “Ten Best Adult Books of the year for HS students,” and it was a finalist for both the 2008 Edmund White Fiction Award, and a 2008 Lambda Literary Award for Best Debut Fiction.
James is the recipient of the Henfield Prize for Excellence in Fiction, a fellowship in fiction from the New York Foundation for the Arts, and awards from the Queens Council on the Arts, the New York Urban Artist Initiative, and the U.S. National Hispanic Foundation for the Arts. He’s currently at work on a new novel.

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Colombia, novembre 1992. Il minuscolo villaggio montano di Mariaquita viene occupato da un manipolo di guerriglieri che sequestrano tutti gli uomini al di sopra dei dodici anni: si salvano solo i bambini, il prete don Rafael, un ragazzino che la madre ha travestito da femmina per proteggerlo e Santiago, gay dichiarato in perenne attesa del ritorno di un amico d'infanzia. In breve il villaggio conosce la fame e il declino: sarà Rosalba, vedova del poliziotto del paese, a prendere in mano la situazione instaurando un'inedita forma di matriarcato. Dopo qualche anno Mariaquita, in assenza di uomini, rischia però l'estinzione: don Rafael viene quindi costretto a rompere il voto di castità per garantire la sopravvivenza del villaggio. Ma l'uomo, scopertosi sterile, avvelena quattro ragazzini che avrebbero dovuto sostituirlo nel ruolo di maschio riproduttore. Don Rafael rischia il linciaggio e fugge: andrà in giro raccontando di un villaggio di amazzoni giganti e assassine, mentre le pie donne finiranno per abbracciare un ingenuo quanto solido ateismo.
Quando i guerrieri arrivano a Mariquita, uno sperduto villaggio tra le montagne della Colombia, la gente alza gli occhi al cielo: non ne possono più di razzie, collette forzate e sermoni marxisti. Ma questa volta i ribelli non si accontentano, vogliono arruolare tutti gli uomini e chi si rifiuta di seguirli viene ucciso. Dopo il loro passaggio, Mariquita è una terra di vedove e orfani; l'unico uomo rimasto è padre Rafael, l'untuoso prete. Restano lacrime e ricordi, carestia e riovine. Finché, stufe di aspettare gli aiuti del governo, le donne di Mariquita passano all'azione: guidate dall'energica Rosalba, trasformano il villaggio in una repubblica modello, un paradiso che ricorda il socialismo, ma in versione riveduta e corretta. Perfino la misurazione del tempo subisce una rivoluzione femminista. Rimane un unico, spinosissimo problema: come assicurare la prosecuzione della specie? Alle storie rocambolesche, tragiche, divertenti, nere oppure tenere e perfino romantiche della città delle vedove, fanno da contrappunto le cronache che un giornalista americano invia dalla terra degli uomini, i guerriglieri nascosti nella selva: è la violenza maschile contro l'utopia ginocratica, il realismo più crudo contro il realismo magico. Quello di James Cañón è il debutto di un narratore capace di combinare immaginazione e umorismo, di fondere la cultura pop con l'eredità di Márquez, Cortázar e Vargas Llosa.
… (altro)
 
Segnalato
kikka62 | 8 altre recensioni | Feb 21, 2020 |

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