John Burnside

Attraverso la voce di una donna, prima adulta e poi tornata indietro con la memoria all'epoca dei suoi diciotto anni, viene narrata una tragedia accaduta a Kvaløya, isola a settanta gradi di latitudine nord, nel circolo polare articola. Tre annegamenti, un uomo e due ragazzi, un fatto rimasto sospeso come sospesa è l'atmosfera dell'isola. Qui la luce delle notti bianche, il Midnattsol, si alterna ai sei mesi di buio, il paesaggio selvaggio e i pochi abitanti sono dominati dalla natura e dall'immaginario popolare. Qui a Liv è sembrato di vedere la huldra, figura di donna bellissima che sbuca da sotto terra vestita di rosso e che porta la morte agli sventurati che la incontrano. Un romanzo scritto con grande maestria in cui realtà e immaginario alla percezione umana giungono come una cosa sola, in cui il presunto ordine del mondo è invece illusorietà.… (altro)