Meredith Broussard
Autore di Artificial Unintelligence: How Computers Misunderstand the World (The MIT Press)
Sull'Autore
Meredith Broussard is an Assistant Professor in the Arthur L. Carter Journalism Institute at New York University. A former features editor at the Philadelphia Inquirer and software developer at ATT Bell Labs and the MIT Media Lab, she has written articles and essays for the Atlantic, Harper's, mostra altro Slate, the Washington Post, and other publications. mostra meno
Opere di Meredith Broussard
Etichette
Informazioni generali
- Sesso
- female
- Nazionalità
- USA
- Luogo di residenza
- Moorestown, New Jersey, USA
Philadelphia, Pennsylvania, USA - Istruzione
- Columbia University (M.F.A. | Creative Writing)
Harvard University - Attività lavorative
- journalist
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Statistiche
- Opere
- 6
- Utenti
- 271
- Popolarità
- #85,376
- Voto
- 3.4
- Recensioni
- 8
- ISBN
- 13
Il titolo di questo libro è sprezzante: ma in fin dei conti è quello che penso anch'io. Nonostante i grandi successi degli algoritmi, infatti, non possiamo certo dire di essere arrivati a una vera intelligenza artificiale, anche nel senso debole turinghiano di un sistema che possa essere scambiato per un essere umano. In pratica i sistemi AI sono ormai più bravi di noi in tanti campi specifici, ma manca ancora loro una visione globale.
Detto questo, il libro mi è sembrato però essere non ben riuscito. Il testo è diviso in tre parti: nella prima viene rapidamente raccontato come funziona un programma e come si fa data journalism, cioè come usare le informazioni che possiamo trovare per fare investigazioni; credo però che se uno non sa di cosa si parla non lo imparerà certo qui. Nella seconda parte Broussard mostra come alcuni dei "grandi successi dell'Intelligenza Artificiale", come le automobili che si guidano da sole, in realtà non funzionano se non in ambienti molto controllati; questa secondo me è la parte migliore del testo. Infine l'ultima sezione è troppo legata alla visione personale dell'autrice, e non mi ha detto molto. Diciamo che questo non sarebbe certo il testo che consiglierei come primo impatto rispetto ai problemi dell'AI.… (altro)