Jedediah BerryRecensioni
Autore di Manuale di investigazione
Recensioni
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Più che un romanzo sembra quasi un caleidoscopio. Giri, guardi dentro e ti godi lo spettacolo ogni volta diverso.
E dentro ci trovi di tutto, perché le citazioni sono infinite. C’è Magritte in mille modi. L’occhio di Escher e i suoi paradossi. Ci sono i circhi di Tim Burton e le rivelazioni oniriche di David Linch. E poi c’è Alice e un partita a poker che sembra il tè del Cappellaio Matto e il Coniglio Bianco con il suo orologio. E tutti gli orologi di Dalì. E poi chissà quante altre ancora che mi sfuggono o non ho saputo cogliere.
E tutto cambia vorticosamente ad ogni giro del caleidoscopio, tanto che ad un certo punto non sai più da che parte stanno i buoni né da che parte sei finito tu stesso.
L’unica cosa che rimane fissa ed immutabile è il cappello (forse la bombetta di Magritte?).
Lo hanno definito “cyberpunk”. Io non ho molto chiaro cosa significhi per cui nella mia ignoranza preferisco definirlo surreale.
Mi è piaciuto?
Sì, credo di sì… ma potrebbe essere vero anche l’esatto contrario!