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Gregory Bateson (1904–1980)

Autore di Verso un'ecologia della mente

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Opere di Gregory Bateson

Verso un'ecologia della mente (1972) 1,231 copie
La Nouvelle communication (1981) 35 copie

Opere correlate

Dialettica della liberazione (1968) — Collaboratore — 133 copie
Anthropology of Folk Religion (1960) — Collaboratore — 51 copie
Perceval Un paziente narra la propria psicosi 1830 -1832 (1838) — A cura di, alcune edizioni31 copie
Traditional Balinese culture; essays (1970) — Collaboratore — 5 copie

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Quando, tanto tempo fa, ho scelto la facoltà alla quale iscrivermi sono stato fortemente influenzato dalla letteratura. Ciò che cercavo era il ritorno alla Natura che trovavo nei testi degli autori di cui mi nutrivo. Per questo ho scelto di laurearmi in Scienze Forestali. Può apparire una scelta contraddittoria: una laurea scientifica scelta sulla base di un influsso letterario, una laurea che ha come obiettivo il governo del mondo naturale per ottenerne benefici materiali scelta sulla base di riflessioni filosofiche. Ma lo spirito che mi ha animato nello studio è stato sempre quello: ricercare l'equilibrio tra due estremi in apparente antitesi.
Bateson apre questa relazione - tenuta nel 1968 - proprio con l'esame di una opposizione tra due schieramenti che si contrappongono e che determinano la continuazione del conflitto impedendone la risoluzione. Non è lo schierarsi che permette di concludere il conflitto né il porsi in una posizione terza, quella che prevede la comprensione e la mediazione. Ma questa terza posizione, anche se non assicura una soluzione stabile, permette di contenere l'entità dei disequilibri che il conflitto genera.
Bateson esamina il modo in cui le popolazioni naturali si riproducono e evidenzia come l'evoluzione esponenziale delle popolazioni sia un fenomeno naturale che denota salute nelle specie che lo attuano; sono poi le dinamiche dell'ambiente che circoscrivono e limitano questi sviluppi contenendoli entro limiti che garantiscono la stabilità. Ma in assenza di limiti, in assenza di fattori di contenimento l'aumento esponenziale può esso stesso diventare il limite.
La comprensione di questo meccanismo diventa essenziale per la sopravvivenza.
I meccanismi che hanno permesso alla specie umana di contrastare le forze che ne hanno limitato la diffusione e moltiplicazione stanno generando squilibri di dimensioni vastissime. Un meccanismo nato per favorire la sopravvivenza - il pensiero finalizzato all'ottenimento di risultati in tempi rapidi - sta minando in profondità la nostra possibilità di sopravvivere in un pianeta che si sta facendo sempre più piccolo.
Non solo: la capacità di costruire soluzioni sempre più raffinate e necessariamente settoriali ci sta allontanando da una visione d'insieme, dalla visione sistemica di un tutto che stiamo perdendo e dal quale ci stiamo rapidamente allontanando.
Molto bello il passaggio in cui Bateson commenta il ribaltamento nella gerarchia tra mondo e mente, tra uomo e protozoi: nella concezione classica è la mente che crea il mondo; nella concezione moderna la mente prende avvio dal mondo. Siamo arrivati a questa conclusione ma sembra che non vogliamo rispettare i genitori cui dobbiamo la nostra esistenza.
Insomma, una bellissima riflessione.
… (altro)
 
Segnalato
claudio.marchisio | Jun 23, 2022 |

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