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Giulio Andreotti (1919–2013)

Autore di Onorevole, stia zitto

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Sull'Autore

Comprende il nome: Giulio Andreotti

Fonte dell'immagine: Giulio Andreotti Senatore a vita http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00000074.htm

Opere di Giulio Andreotti

Onorevole, stia zitto (1987) 28 copie
Gli Usa visti da vicino (1989) 10 copie
Piccola storia di Roma (2000) 9 copie
Visti da vicino (1985) 8 copie
Diari 1976 1979: gli anni della solidarietà (1981) — Autore — 8 copie
L' URSS vista da vicino (1988) 7 copie
Operazione via Appia (1998) 7 copie
Governare con la crisi (1991) 6 copie
Sotto il segno di Pio IX (2000) 5 copie
I diari segreti (2020) 4 copie
I nonni della Repubblica (2002) 3 copie
Il buono cattivo (2017) 2 copie
Europe Myth and Reality (1989) 2 copie
1953 : fu legge truffa? (2007) 2 copie
I miei pensieri (2007) — Testimonianza — 1 copia

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I diari di Andreotti sono uno straordinario strumento per rileggere la storia d’Italia. Infatti, non solo la politica, ma tutti i fatti accaduti nel nostro Paese in quegli anni sono passati per il suo studio. La cosa che colpisce leggendo i suoi diari, asciutti, essenziali, per ogni evento poche, lapidarie righe, è il senso della responsabilità, la mediazione come strumento necessario per conseguire ogni obiettivo politico. E non solo; dalla lettura di questi testi emerge la cultura dell’uomo, la conoscenza come strumento essenziale per decidere, l’analisi come premessa. Gli anni Settanta sono stati molto difficili per il nostro Paese, il boom economico ormai era alle spalle e la crisi era diventata il principale nemico degli italiani. L’industria andava rivista alla luce di un’inflazione sempre a due cifre e di un potere di acquisto che ogni giorno perdeva potere. Dall’altro lato le brigate rosse, l’attacco al centro del potere culminato con il rapimento e l’omicidio di Aldo Moro. Ma quello che emerge dalla lettura di questi diari è la dimensione umana di Andreotti, la scansione dei compleanni, il dolore per la morte della madre, l’ansia per le condizioni di salute della moglie Livia. Un libro molto interessante, utilissimo per comprendere meglio l’Italia e il livello di un politico che ha fatto la storia del nostro Paese.… (altro)
 
Segnalato
grandeghi | Dec 9, 2021 |
DOPO LA PUBBLICAZIONE de "I nonni della Repubblica" - che accoglieva i ritratti di novantacinque padri costituenti, impegnati tra il giugno del 1946 e il gennaio del 1948 nella stesura della Carta Costituzionale -, a Giulio Andreotti sono stati rivolti garbati rimproveri,da parte di alcuni (pochi) sopravvissuti e di eredi e amici di partito di molti altri, per non essere stati inseriti nel volumetto. Per questo Andreotti ha scritto una seconda serie di medaglioni biografici, dedicati ad altri cento "nonni" della Repubblica, tra i quali spiccano personalità del calibro di Luigi Einaudi, Amintore Fanfani, Aldo Moro e Palmiro Togliatti. Ma, ancora una volta, la rievocazione del senatore a vita rifugge da ogni criterio di importanza storica o di gerarchia di valori, proponendosi invece di "mettere in luce l'apporto effettivo e spesso silenzioso che colleghi ritenuti minori dettero al lavoro comune". Un omaggio alla collegialità delle istituzioni che emerge sin dalla prefazione, nella quale, alla necessità di salvaguardare i princìpi della Costituzione quale fondamento della democrazia, si affianca l'auspicio che ogni eventuale sua modifica proceda attraverso larghe intese. Spazio, dunque, ai ritratti di questi cento "nonni", immortalati come in un'istantanea attraverso curiosi aneddoti e fulminanti battute. Poche righe, a volte. Ma sufficienti a tratteggiare una figura, un carattere, un fulgido esempio di dedizione e rigore morale. Tra spunti ora ironici, ora nostalgici, Andreotti celebra con rispetto e umanità i protagonisti di un momento storico in cui il dibattito politico era animato da problemi quali la icostruzione del Paese, la scelta istituzionale e la determinazione politica tra comunismo e anticomunismo, avvicinando alla gente comune oscuri deputati e personaggi entrati ormai nei libri di storia.

INDICE
Prefazione
Salvatore Aldisio
Armando Angelini
Nicola Angelucci
Vincenzo Arangio Ruiz
Giuseppe Arcaini
Mario Assennato
Ennio Avanzini
Arnaldo Azzi
Gaetano Barbareschi
Celeste Bastianetto
Stefano Bazoli
Gerolamo Bellavista
Loris Biagioni
Laura Bianchini e Angela Gotelli
Paolo Bonomi
Aldo Bozzi
Giovanni Braschi
Giacomo Brodolini
Italo Giulio Caiati
Paolo Cappa
Antonio Capua
Luigi Carbonari
Giovanni Carignani
Gennaro Cassiani
Giuseppe Castelli
Avolio Alberto Cianca
Mario Cingolani
Giuseppe Codacci Pisanelli
Tristano Codignola
Francesco Colitto
Gustavo Colonnetti
Luigi Corazzin
Bruno Corbi
Mario Cotellessa
Ludovico D'Aragona
Enrico De Nicola
Giacomo De Palma
Ugo Della Seta
Filomena Delli Castelli
Luigi Einaudi
Giuseppe Ermini
Amintore Fanfani
Armando Fedeli
Giacomo Ferrari
Giuseppe Fuschini
Nadia Gallico Spano
Concetto Gallo
Enzo Giacchero
Guglielmo Giannini
Giovanni Gronchi
Nilde lotti
Piero Malvestiti
Achille Marazza
Mario Martinelli
Gaetano Martino
Bernardo Mattarella
Crescenzo Mazza
Giuseppe Medici
Enrico Minio
Rita Montagnana Togliatti
Rodolfo Morandi
Aldo Moro
Virgilio Nasi
Celeste Carlo Negarville
Vittorio Emanuele Orlando
Ferruccio Parri
Raffaele Pio Petrilli
Felice Platone
Giovanni Ponti
Giuseppe Rapelli
Eugenio Reale
Pier Carlo Restagno
Vincenzo Rivera
Paolo Rossi
Giuseppe Saragat
Oscar Luigi Scalfaro
Guglielmo Schiratti
Mauro Scoccimarro
Pietro Secchia
Antonio Segni
Emilio Sereni
Carlo Sforza
Alberto Simonini
Giuseppe Spataro
Albino Ottavio
Stella Ferdinando Storchi
Fiorentino Sullo
Palmiro Togliatti
Egidio Tosato
Renato Tozzi
Condivi Umberto Tupini
Giovanni Uberti
Giustino Valmarana
Guglielmo Visocchi
Calogero Volpe
Benigno Zaccagnini
Mario Zagari
Tommaso Zerbi
Mario Zotta
… (altro)
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | Aug 7, 2015 |
DALLA A DI ALBERTI
(Antonio, un avvocato ottocentesco, e Giuseppe, medico e autore dell'aureo libretto Dieta parca, salute alla V di Vanoni (Ezio, preoccupato della sorte dell'ippodromo di Merano, che alcuni altoatesini avrebbero voluto destinare alla produzione delle mele), l'ultimo libro di Giulio Andreotti è una piccola enciclopedia dedicata ai padri - ma ormai sono diventati i nonni - della Repubblica: coloro che, il 2 giugno 1946, furono eletti all'Assemblea Costituente, e scrissero la Carta Costituzionale su cui si fondano tuttora le istituzioni nazionali. Andreotti, allora ventisettenne, fu il più giovane dei deputati, e tenne un diario sul quale annotò i fatti e le impressioni di quei venti mesi di lavoro. Da quelle pagine - e dalla miniera di aneddoti che è la sua memoria - Andreotti ha ricavato una novantina di fulminanti medaglioni biografici, che fissano in un gesto, in un episodio, in una battuta l'immagine dei protagonisti della nostra storia - Giorgio Amendola, Benedetto Croce, Ugo La Malfa, Mario Scelba ... - e di oscuri comprimari come il deputato emiliano Verenin Grazia, respinto da un commesso che, scorrendo l'elenco degli eletti, aspettava la deputata Grazia Verenin. E la galleria di ritratti preceduta da un saggio autobiografico in cui Andreotti ricorda gli eventi tra il settembre del 1945, in cui si insediò la Consulta preparatoria, e l'elezione di Luigi Einaudi alla presidenza della Repubblica, nel maggio 1948 - diventa la rievocazione, divertita e nostalgica, di un momento glorioso della nostra storia: se non un'età dell'oro della politica, di certo un'epoca di nobili passioni condivise.

INDICE
Prefazione -Elogio della Costituente
Antonio e Giuseppe Alberti
Leonetto Amadei
Gaspare Ambrosini
Giorgio Amendola
Vittorio Badini Confalonieri
Lelio Basso
Roberto Bencivenga
Alberto Bergamini
Giovanni Battista Bertone
Giuseppe Bettiol
Bianca Bianchi
Arrigo Boldrini
Ivanoe Bonomi
Margherita Bontade
Raimondo Borsellino
Giovanni Battista Bosco Lucarelli
Gerardo Bruni
Teodoro Bubbio
Piero Calamandrei
Umberto Calosso
Pietro Campilli
Giuseppe Cappi
Renato Cappugi
Niccolò Carandini
Giuseppe Caronia
Mario Cevolotto
Luigi Chatrian
Angelina Cingolani
Guidi Emilio Colombo
Giovanni Conti
Epicarmo Corbino
Alfredo Covelli
Benedetto Croce
Gerardo De Caro
Raffaele De Caro
Beniamino De Maria
Giuseppe Di Vittorio
Francesco Dorninedò
Giuseppe Dossetti
Eugenio Dugoni
Cipriano Facchinetti
Andrea Finocchiaro
Aprile Attilio Germano
Silvio Geuna
Guido Gonella
Achille Grandi
Giuseppe Grassi
Verenin Grazia
Fausto Gullo
I due Jervolino
Renzo Laconi
Ugo La Malfa
Giorgio La Pira
Giovanni Leone
Luigi Longo
Giuseppe Lupis
Cino Macrelli
Pietro Mancini
Salvatore Mannironi
Carlo e Matteo Matteotti
Enrico Medi
Angelina Merlin
Umberto Merlin
Enrico Molè
Lodovico Montini
Costantino Mortati
Pietro Nenni
Francesco Saverio Nitti
Umberto Nobile
Randolfo Pacciardi
Mario Palermo
Giuseppe Paratore
Giulio Pastore
Giancarlo e Giuliano Pajetta
Giuseppe Pella
Attilio Piccioni
Giovanni Porzio
Giordano Pratolongo
Matteo Rescigno
Antonio Romano
Giuseppe Romita
Maria Maddalena Rossi
Meuccio Ruini
Mario Scelba
Giovanni Sodano
Fernando Tambroni
Ferdinando Targetti
Paolo Emilio Taviani
Vittoria Titomanlio
Tommaso Tonello
Ezio Vanoni
… (altro)
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | Aug 7, 2015 |
Andreotti è uno storico. Con approccio scientifico indaga in modo obbiettivo su una pagina oscura della storia della Chiesa di metà '800.
 
Segnalato
fortunae | Mar 27, 2010 |

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