Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.
Sto caricando le informazioni... Post Office: A Novel (originale 1971; edizione 2014)di Charles Bukowski (Autore)
Informazioni sull'operaPost Office di Charles Bukowski (1971)
Sto caricando le informazioni...
Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. «Non potevo trattenermi dal pensare, dio, l’unica attività dei postini è di ficcare dentro le lettere e l’uccello. Questo è il lavoro che fa per me, oh sì sì sì.» Ma il paradiso sognato da Henry Chinaski, il leggendario alter ego di Bukowski, viene brutalmente smentito dalla realtà quando, assunto dall’amministrazione postale americana, si ritrova con la sacca di cuoio sulle spalle a girare in lungo e in largo attraverso la squallida periferia di Los Angeles. Profondamente deluso dalla monotona routine quotidiana e insofferente ai rigidi regolamenti della macchina burocratica, Chinaski si consola affondando le sue frustrazioni nell’alcol e trovando rifugio tra le morbide braccia di donne più sole di lui. Tra clamorose sbornie, azzardate puntate all’ippodromo e «movimentate» nottate in motel sgangherati, Chinaski riuscirà a «guadagnarsi» il licenziamento e a farsi riassumere, ma solo per licenziarsi definitivamente, inorridito e disgustato da quell’immenso ufficio postale che, poi, è la vita stessa. Le vicende di un fannullone alcolizzato, che si trascina nella vita come ho fatto io con questo romanzo: svogliatamente e senza scopo. So che Bukowski è molto amato, ma mi riesce difficile capirne il perchè: non c'è una trama degna di questo nome ed il protagonista è un fallito che si compiace di esserlo, anaffettivo e sessista. Qual è il punto di questo romanzo? Ho letto varie recensioni entusiastiche che lo considerano lo specchio di un'epoca, un manifesto dell'alienazione: tutto quello che ci ho visto io è la voglia dell'autore di stupire, di dimostrare di essere "contro il sistema". Lo stile è lo specchio fedele di questa idea di fondo, infatti è infarcito di eccessi e di volgarità fine a se stessa. L'intero libro mi sembra una forzatura, è privo di qualsiasi autenticità. Avevo dei pregiudizi su Bukowski, ho voluto dargli una possibilità ma si sono rivelati più che fondati: direi che il nostro rapporto si conclude felicemente qui. nessuna recensione | aggiungi una recensione
"It began as a mistake." By middle age, Henry Chinaski has lost more than twelve years of his life to the U.S. Postal Service. In a world where his three true, bitter pleasures are women, booze, and racetrack betting, he somehow drags his hangover out of bed every dawn to lug waterlogged mailbags up mud-soaked mountains, outsmart vicious guard dogs, and pray to survive the day-to-day trials of sadistic bosses and certifiable coworkers. This classic 1971 novel-the one that catapulted its author to national fame-is the perfect introduction to the grimly hysterical world of legendary writer, poet, and Dirty Old Man Charles Bukowski and his fictional alter ego, Chinaski. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
Discussioni correntiNessunoCopertine popolari
Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.54Literature English (North America) American fiction 20th Century 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:
Sei tu?Diventa un autore di LibraryThing. |
Ironico e spietato, una prosa secca ed essenziale che non si perde in inutili formalismi e che non risparmia nulla nel raccontare dell’amore per l’alcool e il sesso, delle bevute e sbronze colossali, dello squallore di un lavoro che sembra essere il ricettacolo della più bassa e becera umanità.
Un racconto che spazia nella realtà autobiografica senza nulla risparmiare al lettore.
Da leggere assolutamente. ( )