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El Shock del futuro di Alvin Toffler
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El Shock del futuro (originale 1970; edizione 1984)

di Alvin Toffler

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2,620275,625 (3.54)47
NEW YORK TIMES BESTSELLER * The classic work that predicted the anxieties of a world upended by rapidly emerging technologies--and now provides a road map to solving many of our most pressing crises.  "Explosive . . . brilliantly formulated." --The Wall Street Journal  Future Shock is the classic that changed our view of tomorrow. Its startling insights into accelerating change led a president to ask his advisers for a special report, inspired composers to write symphonies and rock music, gave a powerful new concept to social science, and added a phrase to our language. Published in over fifty countries, Future Shock is the most important study of change and adaptation in our time.  In many ways, Future Shock is about the present. It is about what is happening today to people and groups who are overwhelmed by change. Change affects our products, communities, organizations--even our patterns of friendship and love.  But Future Shock also illuminates the world of tomorrow by exploding countless clichés about today. It vividly describes the emerging global civilization: the rise of new businesses, subcultures, lifestyles, and human relationships--all of them temporary.  Future Shock will intrigue, provoke, frighten, encourage, and, above all, change everyone who reads it.… (altro)
Utente:ritajacobo
Titolo:El Shock del futuro
Autori:Alvin Toffler
Info:Bantam (1984), Edición: 1, Mass Market Paperback, 576 páginas
Collezioni:La tua biblioteca
Voto:***
Etichette:Nessuno

Informazioni sull'opera

Lo choc del futuro di Alvin Toffler (1970)

Aggiunto di recente dafeliubooks, pmarklibrary, malinivenkat, Molly-and-Theo, szarka, Wolfwoods, DianaMan, quincunx00, TraSea
Biblioteche di personaggi celebriGillian Rose
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Nel 1970, vale a dire 52 anni fa, il sociologo e futurista Alvin Toffler scrisse un libro che ricordo di avere comprato in una libreria napoletana in via Mezzocannone, di fronte all'università dove mi ero appena laureato. Il titolo era "Lo Shock del Futuro". Era in inglese ed io lo comprai non solo per dovere per così dire professionale, (mi ero laureato in quella lingua), ma anche perché avevo il futuro che mi si parava davanti e mi approntavo a viaggiarlo. I tempi erano davvero esplosivi ma eravamo tutti pronti ad aggredire il futuro, sotto la pressione di quella grande utopia che fu il "68" europeo.

Perché il libro di Alvin Toffler era importante? Semplice: introduceva un'idea che poi si sarebbe affermata ed avverata: ci avviavamo verso un periodo di grosse mutazioni nella mente umana a causa dei grandi cambiamenti che la società tecnologica si apprestava a proporci. Introduceva il concetto di "information overload" - "sovraccarico di informazione" per la prima volta, il nostro morbo contemporaneo. Il libro divenne subito un "bestseller".

Tra i tanti trasferimenti e traslochi che ho fatto ho perduto di vista quella copia ma l'ho sostituita con una fresca ristampa. Nel libro Toffler parlava non sono della sovrabbondanza di informazione ma anche della conseguenziale inevitabile corsa a quel fenomeno che avremmo conosciuto poi con nome di "consumerismo". Sono passati soltanto 52 anni eppure sembrano secoli. Basti ricordare che non c'era ancora la TV commerciale, i computer, i cellulari e tutto quanto oggi a distanza di pochi anni ci conforta e ci affligge dal punto di vista tecnologico. Invito chi mi legge a considerare quanto sia profetica la frase che si legge nella foto che ritrae Alvin Toffler in testa a questo post:

"Gli ignoranti del XXI secolo non saranno quelli che non sanno leggere e scrivere, ma quelli che non sanno imparare, disimparare e reimparare".

C'è tutta la storia di questi ultimi 50 e passa anni in quei tre verbi "imparare, disimparare, reimparare". Sì, perché con l'avvento delle nuove tecnologie non si tratta più di imparare semplici nozioni da ripetere scolasticamente, in maniera monotona e meccanica, per pura erudizione. Bisogna saper disimparare, dopo di aver imparato. Vale a dire, correggere, rivedere, ricreare per poi imparare di nuovo, magari smentendo tutto quanto abbiamo creduto prima. Il che significa sapersi orientare in quella grande, enorme, sconfinata massa di nozioni, saperi ed intelligenze dalle quali siamo, giorno dopo giorno, inondati.

Il grande regista e attore Orson Welles ne fece un documentario accessibile adesso anche in cinque parti su YouTube . Dalla società industriale a quella post-super-industriale, navigando nelle nozioni del consumerismo e del sovraccarico di informazioni. Cosa compriamo, dove andiamo, cosa e come dovremmo pensare. La marca, il prezzo, il modello, le novità.

Aggiornatevi, mordi e fuggi, grandi scelte, massima libertà, il risultato è una forte pressione sociale ed individuale. Slogans che ci aggrediscono e ci accompagnano, ci guidano e ci condizionano. Ahimè, chissà fino a quando! Cibi cotti o precotti, plastificati, impacchettati, pronti all'uso, per una società che vive all'istante. Nessuno può sfuggire a questa rete nella quale si nasconde il Futuro che corre a velocità inaudita.

Il film di Orson Welles è altamente distopico, sfiora la paranoia, ma serve a ricordarci che tutte le nuove tecnologie al loro sorgere sono state sempre temute ed osteggiate dagli uomini per poi essere accettate e subite, adattandosi ad esse. Facendo nascere nuovi inaspettati bisogni.

Un libro questo di Alvin Toffler che mi ha riportato al "futuro del passato", almeno il "mio" passato, proiettandomi nel "prossimo futuro" che spero di vivere ancora, per quanto l'Eterno me lo permetterà.

https://goo.gl/RbZaYX




( )
  AntonioGallo | Nov 2, 2017 |
Ammalati di futuro

"Gli ignoranti del XXI secolo non saranno quelli che non sanno leggere e scrivere, ma quelli che non sanno imparare, disimparare e reimparare".

Stupisce dopo oltre 50 anni l'attualità di questo testo scritto con grande maestria.

Dopo una prima analisi sulla "morte della permanenza" l'autore si dedica all'analisi di quella che definisce la transienza (la caratteristica di mutare) in cinque momenti fondamentali: l'analisi della mutevolezza delle cose/degli oggetti, in una società educata ad usare e buttare (the throw-away society); l'analisi della mutevolezza dei luoghi in relazione al nomadismo delle persone (the new nomads); l'analisi della mutevolezza delle persone che mutano con il mutare delle situazioni e dei contesti (the modular man); l'analisi della mutevolezza delle organizzazioni (the coming ad-hocracy) e, infine, l'analisi della mutevolezza delle informazion (the kinetic image).

Nelle parti successive Toffler approfondisce due elementi essenziali della transienza: la novità (the scientific trajectory, the experience makers, the fractured family) e la diversità (the origins of overchoice, a surfeit of subcults, a diversity of life styles), e li analizza rispetto alle pressioni che esercitano sulla società e sugli individui.

Nelle ultime due sezioni Toffler esamina sia i limiti all'adattabiità (fisici e psicologici) e propone delle strategie per resistere (survival): adattarsi (coping with tomorrow), modificare le modalità educative (education in the future tense), adeguare la tecnologia alla capacità di sviluppo (taming technology) e adottare strategie per un "futurismo sociale".

Trovo molto stimolante lo sguardo al futuro dell'ultimo capitolo che indica la necessità di traguardare a un orizzonte di 10, 15 o 20 anni e la sezione che dedica all'analisi delle organizzazioni e allo sviluppo di organizzazioni ad hoc per affrontare situazioni emergenti e temporanee.

Certo sarebbe interessante costruire sulla base di queste considerazioni un qualche sistema di difesa del futuro. ( )
  claudio.marchisio | Nov 17, 2014 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Alvin Tofflerautore primariotutte le edizionicalcolato
Toffler, Heidiautore principaletutte le edizioniconfermato
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Titolo canonico
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Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
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Epigrafe
Dedica
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For Sam, Rose, Heidi and Karen, My closest links with time ...
Incipit
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In the three short decades between now and the twenty-first century, millions of ordinary, psychologically normal people will face an abrupt collision with the future.
Citazioni
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...advancing technology tends to lower the costs of manufacture much more rapidly than the costs of repair work. The one is automated, the other remains largely a handcraft operation. This means that it often becomes cheaper to replace than repair. It is economically sensible to build cheap, unrepairable, throw-away objects, even though they may not last as long as repairable objects.
In the technological systems of tomorrow - fast, fluid and self-regulating - machines will deal with the flow of physical materials; men with the flow of information and insight. Machines will increasingly perform the routine tasks; men the intellectual and creative tasks. Machines and men both, instead of being concentrated in gigantic factories and factory cities, will be scattered across the globe, linked together by amazingly sensitive, near-instantaneous communications. Human work will move out of the factory and mass office into the community and the home.
As we move from poverty toward affluence, politics changes from what mathematicians call a zero sum game into a non-zero sum game. In the first, if one player wins another must lose. In the second, all players can win. Finding non-zero sum solutions to our social problems requires all the imagination we can muster. A system for generating imaginative policy ideas could help us take maximum advantage of the non-zero opportunities ahead.
Ultime parole
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NEW YORK TIMES BESTSELLER * The classic work that predicted the anxieties of a world upended by rapidly emerging technologies--and now provides a road map to solving many of our most pressing crises.  "Explosive . . . brilliantly formulated." --The Wall Street Journal  Future Shock is the classic that changed our view of tomorrow. Its startling insights into accelerating change led a president to ask his advisers for a special report, inspired composers to write symphonies and rock music, gave a powerful new concept to social science, and added a phrase to our language. Published in over fifty countries, Future Shock is the most important study of change and adaptation in our time.  In many ways, Future Shock is about the present. It is about what is happening today to people and groups who are overwhelmed by change. Change affects our products, communities, organizations--even our patterns of friendship and love.  But Future Shock also illuminates the world of tomorrow by exploding countless clichés about today. It vividly describes the emerging global civilization: the rise of new businesses, subcultures, lifestyles, and human relationships--all of them temporary.  Future Shock will intrigue, provoke, frighten, encourage, and, above all, change everyone who reads it.

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