Alack Sinner si colloca nel solco della migliore tradizione delle historietas argentine; ritmi blandi per raccontare storie serrate, impegno politico per una visione diversa del fumetto. Alack Sinner è un detective newyorkese, ex sbirro, un antesignano del Dylan Dog de noartri, personaggio complesso alla ricerca di un bene sempre perdente contro il male. Il tratto è pesante, denso, insomma un vero fumetto argentino, il racconto serrato, nel ritmo, ma lento nei tempi. Munoz e Sampayo rappresentano una evoluzione naturale del mondo del fumetto, non ci sarebbero stato se prima non ci fosse stato Lopez e l’eternauta, cultura e impegno. In questo albo vengono proposte sette storie che rappresentano in maniera completa il mondo di Alack Sinner, lettura piacevole ma intensa.

Recensione del 5 dicembre 2009
Non lo conoscevo. E non conoscere un fumetto di due argentini è molto grave. E infatti era, è e sarà un fumetto da conoscere, da studiare, da seguire. Alack Sinner è un ex poliziotto diventato detective privato per reazione alle pochezze della polizia stessa. Il tratto è fumoso, le storie sono dense, si sente l’odore del whisky, del tabacco e di venere. Ma Sinner non è un detective particolare, per carità. E’ pieno di stereotipi: duro, cattivo, forte. Ma la cultura sudamericana, la profondità di pensiero consente alla storia di uscire da ogni tentazione di banalità. Ogni. E’ un fumetto di sinistra, indiscutibilmente,. Ma lo è sempre e, comunque, non è mai banale. E poi, diciamoci la verità, cosa c’è di male ad essere di sinistra. Il discorso si farebbe molto complesso. Ed allora è meglio evitarlo. La lettura è molto serrata, si legge volentieri a tratti in maniera entusiasta. Ed anche il disegno, sempre diverso, appassiona. Una bella scoperta. ( )