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Sto caricando le informazioni... Un viejo que leia novelas de amor (originale 1989; edizione 1995)di Luis Sepúlveda
Informazioni sull'operaIl vecchio che leggeva romanzi d'amore di Luis Sepúlveda (1989)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. Il vecchio Antonio José Bolívar vive ai margini della foresta amazzonica ecuadoriana. Ha con sé i ricordi di un’esperienza – finita male – di colono bianco, la fotografia sbiadita della moglie e alcuni romanzi d’amore che legge e rilegge in solitudine. Ma il suo patrimonio è una sapienza speciale che gli viene dall’aver vissuto dentro la grande foresta, insieme agli indios shuar. Solo un uomo come lui potrà dunque adempiere al compito ingrato di inseguire e uccidere il tigrillo, il felino che, accecato dal dolore per l’inutile sterminio dei suoi cuccioli, si aggira minaccioso per vendicarsi sull’uomo. nessuna recensione | aggiungi una recensione
Appartiene alle Collane EditorialiAndanzas (180) Azanca (29) Fischer Taschenbuch (10932) Rainbow pocketboeken (255) È contenuto inPremi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
Il vecchio Antonio Jos©♭ Bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Antonio vi ©· approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un'esperienza - finita male - di colono bianco e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume... Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)863Literature Spanish and Portuguese Spanish fictionClassificazione LCVotoMedia:
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Ma malgrado l’immensa distanza che li separa si somigliano.
Due persone che hanno imparato molto dalla vita, ognuno immerso nel suo mondo: uno ha vissuto in mezzo alla foresta amazzonica a contatto con gli shuar, mentre l’altro ha scritto per anni, tanti anni, sulle pagine di cronaca nera di un giornale di Lisbona. Tutti e due coltivano la passione per la lettura: uno legge, a stento ma con passione, romanzi d’amore, l’altro ama tradurre scrittori francesi. E tutti e due vivono soli con la fotografia di una moglie fragile che non c’è più.
Entrambi vorrebbero tenere lontano un mondo che non li attrae più; hanno vissuto anni in cui hanno creduto che fosse ancora possibile dare un senso alla vita, ma da tempo hanno smesso di crederci.
Entrambi però vengono richiamati all’azione, contro la loro volontà, da quel mondo da cui vorrebbero stare lontani ed entrambi decidono di agire rispettando un’etica profondamente radicata in loro.
Per poi ritirarsi.
Tornare nell’ombra? Passare all’azione? Che importa.
In loro vedo un vago riflesso di ciò che sto diventando: un vecchio lettore schivo, desideroso di una tana in cui ritirarmi in un letargo ravvivato appena dai riflessi stimolati da qualche libro.