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A differenza di quel che un lettore che non conosce Kaplan-Williams e la sua filosofia si potrebbe aspettare circa il lavoro sui sogni, questo volume non aiuta a interpretare i sogni (né a fornire i numeri da giocare al lotto in base a quanto sognato, a tal scopo ci pensa già lo Stato a riempirsi le tasche a scapito dei cittadini) bensì ad attualizzarli. L'attualizzazione dei sogni è una pratica che permette di rivivere i sogni e assumere i loro contenuti nella vita di ogni giorno. Ciò per riassumere in poche parole la visione di Kaplan-Williams, e dei centri Jungian-Senoi che la praticano. Personalmente ero totalmente all'oscuro di tutto ciò ma rimasi colpito dal potenziale di evoluzione e crescita personale che uno studio con un approccio psico-filosofico sui propri sogni potesse apportare alla propria vita. Ben presto mi accorsi però che tale studio, in realtà, verteva verso un approccio mistico, onirico. Ed essendo io una persona profondamente scettica, più procedevo con la lettura e più perdevo l'interesse. Il libro, oltre a spiegare quali siano i poteri dei sogni, offre anche spiegazioni su come avviare un proprio percorso personale di studio, invitando persino ad affrontare alcuni compiti per addentrarsi nell'attuazione dei sogni. C'è del potenziale, lo ammetto, alcune teorie le ho trovate condivisibili, ma il tutto perde personalmente di credibilità giacché uno dei primi step consiste nel rientro nel sogno, e ciò avviene tramite "uno stato meditativo col quale si retrocede nel sogno, partendo dallo stato di veglia per rivivere il sogno più pienamente e dargli una soluzione", dandomi la sensazione che sia un gioco d'immaginazione olistico. Se sognare a occhi aperti fosse la soluzione ai propri problemi, sarei già l'uomo più completo e felice del mondo! ( )
A tutti coloro che in questo mondo lavorano sui sogni, che hanno gentilmente prestato i loro sogni, il loro coraggio e la loro opera, e che stanno diventando eroi spirituali.
Incipit
Intraprendere il viaggio nei sogni è sempre stato un punto di svolta nelle vite delle persone. Possiamo vivere superficialmente oppure possiamo immergerci nelle nostre esperienze. Vivere superficialmente significa vivere senza riflettere, avere bambini, lavorare, preoccuparci, piangere, ridere essere depressi, pregare secondo una religione, guardare la televisione, telefonare. Queste esperienze sono vere, ma allo stesso tempo spesso si rivivono nei sogni. Questo è ciò che chiamiamo vita interiore in contrasto con la vita esterna.
Citazioni
I sogni non sono al servizio dell'io, è l'io che deve servire i sogni e la fonte da cui hanno origine.
La coscienza è il risultato dell'esperienza e non può precederla.
Sogniamo per risvegliarci alla vita, perché la vita ci addormenta con il peso delle sue esigenze.
[...] il viaggio è non ciò che vi aspettate ma ciò che ottenete.
Liberate ciò che vi fa paura, non vi spaventerà più. Rinchiudete ciò che vi fa paura, vi terrorizzerà per sempre.
I sintomi fisici spesso simbolizzano altre dinamiche attive in noi stessi. Se riusciamo ad arrivare a esse, i nostri sintomi spariscono.
I missili nucleari sono stati costruiti da una coscienza mascolinizzata a dismisura che ha sempre considerato il potere e il dominio i modi giusti per proteggere le nazioni, anziché utilizzare i valori femminili della creatività della relazione per legarle insieme.
Notate che i sogni non danno risposte. I sogni sono domande che richiedono risposte, non risposte che danno sicurezza. Questo lavoro tocca a noi.
Pensare che la maniera migliore di gestire la vita sia quella di controllarla è un errore.
Gli atteggiamenti sono delle regole create da schemi inconsci che hanno reagito a eventi passati. Quando siamo feriti, assumiamo un atteggiamento per giustificare la nostra chiusura nei confronti della vita. Ma perché bisogna agire nel presente basandosi su come si è funzionato nel passato?
Le persone si identificano come americani, cattolici, negri e così via, ma cosa vuol dire tutto questo? Ciò che sentiamo e pensiamo come persone è determinato principalmente dalle nostre esperienze interiori e non da dove viviamo, in quale chiesa preghiamo o dal colore della nostra pelle. Le persone hanno problemi d'identità perché cercano di identificarsi con cose esterne che non soddisfano il bisogno di scoprirsi come persone dotate di individualità ed esperienze interiori.
Una religione è un sogno collettivo dal quale bisogna svegliarsi.
Se reprimiamo i problemi, i sentimenti, le emozioni nella vita esterna, questi appariranno nei sogni come avversari che ci insidiano. Ciò che cerchiamo di evitare nella vita esterna sarà riproposto dalla fonte dei sogni per essere affrontato a livello interiore.
Noi temiamo il possibile, non l'attuale. Abbiamo paura di ciò che potrebbe succedere, di fatti non ancora successi! [...] Le persone non allenate a lavorare su ciò che è ostile reagiscono alla paura con l'evitare tutto.
Resistere al male lo incoraggia ad avvicinarsi. Accogliendolo, si accetta la sua forza distruttiva nello schema della propria esistenza. Escludendolo, esso si prenderà tutto. Quello che più temiamo è quel che ancora deve arrivare. Includiamolo, e sarà soltanto una parte del tutto.
La consapevolezza, non la tecnologia, contraddistingue la maturità di una cultura.
Ultime parole
Possiamo rapportarci alle energie della fonte attraverso l'immersione in essa, o con l'aiuto dei sogni. Non è necessario aspettare il momento in cui un sogno contatta la fonte dei sogni. Considerate questo metodo come se apriste una porta dentro di voi, facendo uscire ciò che si trova dall'altra parte. Potete avere un sogno in qualsiasi momento della vostra vita, basta imparare ad aprirsi quando ne sentite il bisogno. Quando avete un problema, chiudete gli occhi, visualizzate la situazione così com'è e lasciate emergere le immagini risolutive.