Pagina principaleGruppiConversazioniAltroStatistiche
Cerca nel Sito
Questo sito utilizza i cookies per fornire i nostri servizi, per migliorare le prestazioni, per analisi, e (per gli utenti che accedono senza fare login) per la pubblicità. Usando LibraryThing confermi di aver letto e capito le nostre condizioni di servizio e la politica sulla privacy. Il tuo uso del sito e dei servizi è soggetto a tali politiche e condizioni.

Risultati da Google Ricerca Libri

Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.

Tasmanië di Paolo Giordano
Sto caricando le informazioni...

Tasmanië (edizione 2022)

di Paolo Giordano (Auteur)

UtentiRecensioniPopolaritàMedia votiConversazioni
654406,313 (3.59)Nessuno
"Novembre del 2015. El narrador, un periodista de formació científica, ha viatjat a París per cobrir una cimera sobre el clima pocs dies després dels atemptats jihadistes. La crisi que plana en l’ambient de la ciutat sembla el reflex d’una crisi més íntima: la que travessa la relació amb la seva parella, Lorenza. I mentre busca un sentit a tot el que està vivint, a les seves pors, als seus dubtes, i prepara un llibre sobre els efectes radioactius de la bomba atòmica, es troba amb personatges que seran més rellevants del que sospita: un amic que s’acaba de separar, un climatòleg expert en núvols, una reportera de guerra o un capellà que ha trobat la felicitat on mai hauria imaginat. Una de les coses que casualment descobreix és que, en cas que hi hagi una catàstrofe global, l’illa de Tasmània és un dels millors llocs del món on refugiar-se. Perquè la seva crisi existencial, en realitat, no és només seva: és la de tots nosaltres, la de la nostra generació i la del planeta." -- prové de l'editor… (altro)
Utente:uri-starkey
Titolo:Tasmanië
Autori:Paolo Giordano (Auteur)
Info:De Bezige Bij (2022), Edition: 1, 335 pages
Collezioni:La tua biblioteca
Voto:
Etichette:Nessuno

Informazioni sull'opera

Tasmania di Paolo Giordano (Author)

Nessuno
Sto caricando le informazioni...

Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro.

Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro.

Catalano (1)  Spagnolo (1)  Tedesco (1)  Olandese (1)  Tutte le lingue (4)
Mostra 4 di 4
Novembre del 2015. El narrador, un periodista de formació científica, ha viatjat a París per cobrir una cimera sobre el clima pocs dies després dels atemptats jihadistes. La crisi que plana en l’ambient de la ciutat sembla el reflex d’una crisi més íntima: la que travessa la relació amb la seva parella, Lorenza.

I mentre busca un sentit a tot el que està vivint, a les seves pors, als seus dubtes, i prepara un llibre sobre els efectes radioactius de la bomba atòmica, es troba amb personatges que seran més rellevants del que sospita: un amic que s’acaba de separar, un climatòleg expert en núvols, una reportera de guerra o un capellà que ha trobat la felicitat on mai hauria imaginat.

Una de les coses que casualment descobreix és que, en cas que hi hagi una catàstrofe global, l’illa de Tasmània és un dels millors llocs del món on refugiar-se. Perquè la seva crisi existencial, en realitat, no és només seva: és la de tots nosaltres, la de la nostra generació i la del planeta.
  bcacultart | Oct 20, 2023 |
En noviembre de 2015, el narrador, un periodista de formación científica, ha acudido a París para cubrir una cumbre sobre el clima pocos días después de los atentados yihadistas. La crisis que planea en el sombrío ambiente de la ciudad parece un espejo de una crisis más íntima: la que atraviesa la relación que mantiene con su compañera, Lorenza. Y en busca de un sentido a todo lo que está viviendo, a sus miedos y a sus dudas, mientras prepara un libro sobre los efectos radiactivos de la bomba atómica se encuentra con personajes que serán más relevantes de lo que sospecha: un amigo recién separado, un climatólogo experto en nubes, una reportera en zonas de conflicto o un sacerdote que ha encontrado la felicidad donde nunca lo hubiera imaginado. Una de las cosas que casualmente descubrirá es que, en caso de una gran catástrofe mundial, Tasmania es uno de los mejores lugares donde refugiarse. Pero su crisis, decididamente, no es solo suya: es la de todos nosotros, la de nuestra vida tal como la conocemos y la del planeta.
  bibliotecayamaguchi | Sep 27, 2023 |
„In einem Augenblick kehrte ich allem den Rücken und machte mich mit leichtem Gepäck auf in eine unvorhersehbare Zukunft. Was würde ich dort draußen vorfinden?“ (Zitat Seite 183)

Inhalt
Paolo ist mit Giulio seit der gemeinsamen Zeit ihres Physikstudiums befreundet. Giulio arbeitet als Physiker an einem Forschungsauftrag in Paris, Paolo wurde Schriftsteller, Journalist, unterrichtet Wissenschaftsjournalismus und lebt in Rom. Im November 2015 ist er Anfang vierzig und nimmt an der Klimakonferenz in Paris teil, wohnt dort bei seinem Freund Giulio, lernt den Klima- und Wolkenforscher Dr. Novelli kennen. Für Paolo ist dies der Beginn einer Rastlosigkeit, eine Zeit vieler Reisen, er beobachtet die Beziehungen in seinem Umfeld, doch entzieht sich seiner eigenen seit jenem Tag im November 2015, wo ihm nach drei Jahren intensiver, aber erfolgloser Versuche klar wird, dass sein Wunsch nach einem gemeinsamen Kind mit seiner Frau Lorenza unerfüllt bleiben wird. Der Klimawandel, die Veränderung der Ökosysteme, der internationale Terrorismus, es sind die großen Zukunftsthemen, die Paolo beschäftigen, doch für ihn endet in dieser Zeit alles bei der Frage, wie seine persönliche Zukunft in dieser Welt aussehen soll.

Themen und Genre
In diesem Roman geht es um die in Wissenschaft, Politik und Gesellschaft brisanten Themen unserer Tage, aber auch um Beziehungen und deren Scheitern, Elternschaft, Glaube, Liebe, Freundschaft.

Charaktere
Paolo ist mit seinen Konflikten und Problemen die Hauptfigur, durch seine Freundschaften, in deren Leben und Probleme er Einblick erhält, erweitert sich auch der Kreis der Kernfiguren.

Erzählform und Sprache
Paolo schildert als Ich-Erzähler sein Leben in den Jahren zwischen 2015 und 2022, seine Freundschaften, seine Reisen. Er ist ein genauer Beobachter der Paare in seinem Umfeld und ihrer Beziehungen und ihres Lebens, er verbindet diese Erfahrungen mit seinen weiter zurückliegenden Erinnerungen, seinen Gedanken über die aktuellen Tagesthemen, über die Wissenschaft, aber auch über philosophische Themen wie Glaube, Leben und Tod, Freundschaft. Seine persönliche Suche und Fragestellung nach seinen eigenem Platz im Leben, sein Tasmanien als metaphorisches Symbol für einen möglichst weit von allen Katastrophen entfernten Sehnsuchts- und Rückzugsort zieht sich durch den gesamten Roman. Die Handlung fügt sich aus vielen einzelnen Episoden zusammen.

Fazit
Dieser Roman über die unterschiedlichen Aspekte der Lebenssituation einer Erwachsenengeneration in der Mitte ihres Lebens ist eine komplexe, facettenreiche Suche mit vielen Fragen, eine Bestandsaufnahme mit einer Auswahl an möglichen Antworten, die jedoch vage bleiben. ( )
  Circlestonesbooks | Aug 27, 2023 |
In november 2015 belandde ik in Parijs om de Klimaatconferentie van de Verenigde Naties bij te wonen.
  ADBO | Jan 4, 2023 |
Mostra 4 di 4
Quale contributo di pensiero e di riflessione critica può dare la letteratura contemporanea alla comprensione del presente che viviamo? Può la letteratura tentare di proporsi come eventuale bussola orientativa in questo drammatico scorcio della Storia umana che già Bollas nel 2013 definiva profeticamente “epoca dello smarrimento”? Paolo Giordano (“La solitudine dei numeri primi”, 2008; “Il corpo umano”, 2012; “Il nero e l’argento”, 2014; “Divorare il cielo”, 2018), fisico e scrittore, vincitore a soli ventisei anni del Premio Strega nel 2008, prova a dare una risposta a queste difficili domande nel suo ultimo romanzo, “Tasmania”.

Il testo appare a prima vista come un racconto intimistico e autobiografico. Il protagonista è infatti P.G., giornalista scientifico di un noto quotidiano italiano, laureato in Fisica e docente presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Come non riconoscervi dunque lo stesso Autore, che possiede più o meno gli stessi titoli accademici e professionali del protagonista? Giordano apre subito il suo discorso narrativo a partire da aspetti soggettivi, privati, che riguardano la crisi di coppia di P.G., l’Io narrante. Un breakdown coniugale sottile, potremmo dire insidioso, lento, che parte da un faticoso tentativo di avere un figlio con la compagna Lorenza. Tale tentativo naufraga ben presto, dispiegandosi molto rapidamente come una metafora dei temi decisamente più sociali su cui si concentrerà tutta la narrazione successiva. Una narrazione che mostra fin da subito quali siano il sottotesto critico e l’eurèsis cui mira deliberatamente l’autore: evidenziare coincidenze e specularità tra destino del soggetto narrante e quello della collettività umana di cui fa parte.

Se lo guardiamo da un’ottica squisitamente psicoanalitica potremmo dire così che questo libro abbia un’ispirazione “intersoggettivista” (mi riferisco qui, in particolare all’accezione di intersoggettivismo data da Civitarese, 2008, e Ferro e Civitarese, 2015), nella quale uno sguardo fenomenologico-minimalista, con derivazioni che ricordano la Susan Minot di “Scimmie” (1986), si intreccia con una riflessione di più ampio respiro sul tempo presente e sui molti vicoli ciechi che l’umanità ha costruito con le sue stesse mani, per poi perdervi ogni orizzonte di senso, autodistruttivamente. Un “intersoggettivismo” pessimistico, cosmico, quindi, leopardiano, ancor più che sveviano, potremmo dire, molto lontano quindi da quello che cerca di descrivere la psicoanalisi contemporanea, anche nei suoi fecondi intrecci con la narratologia e la letteratura. Nel libro di Giordano infatti non è più solo Zeno l’inetto, ma l’intera umanità a mostrarsi come inettitudine caotica, tendente alla catastrofe e sempre più dimentica delle catastrofi di cui è – da sempre – stata l’unica responsabile. Non è un caso che gran parte del narrato riguardi la scrittura di un libro sulla Bomba Atomica che il protagonista persegue pervicacemente quanto faticosamente.

Come sappiamo, Psicoanalisi e Letteratura si sono da sempre influenzate reciprocamente, basti pensare, oltre agli esempi italiani di Svevo o di Giuseppe Berto, nella cultura tedesca, al rapporto tra Freud e Schnitzler, all’influsso di Hoffmann su Freud, all’interesse di Freud per Dostoevskij, in area inglese alle riflessioni di Hanna Segal su Proust, alla mitopoietica fila C della griglia di Bion; per non parlare dell’influsso della psicoanalisi sulla critica letteraria: in Italia citerò soltanto Francesco Orlando e il suo testo fondamentale “Per una teoria freudiana della letteratura”, del 1965. In Francia ricorderò la cosiddetta “psicocritica” di Charles Mauron che nel suo saggio “Dalle metafore ossessive al mito personale”, del 1963, affermerà che gli artisti sono coloro che creano “esseri di linguaggio” e che la poesia crea “reti autonome di immagini” che riguardano l’inconscio, sia del lettore che dello scrittore.

Gli “esseri di linguaggio” creati da Giordano in questo libro sono tuttavia esseri umani nomadici, alla deriva, che non “creano reti autonome di immagini”, come direbbe Mauron, ma che al contrario tendono a destrutturare qualsiasi rete di senso, e a rimandare all’inconscio del lettore una sensazione di rassegnazione passiva. La stessa struttura del testo è ondivaga e non-lineare, proprio come le vicende esistenziali di P.G., che si muove tra Roma, Parigi e Trieste, come alla ricerca di un Sé introvabile, rifratto, disseminato in un tempo e in uno spazio che non sente mai veramente suo, o nel quale potersi riconoscere transizionalmente. Il racconto, da questo punto di vista, può anche essere visto come la narrazione della crisi esistenziale (esistenzialistica?) del protagonista, “intellettuale di sinistra” alle soglie dei quarant’anni, nella cui deriva psichica e familiare si rispecchia il destino di inesorabile destrutturazione melanconica della specie umana.

La speranza non alligna tra le pagine di Giordano. Anzi, lo scrittore torinese sembra voler esplorare sistematicamente ogni area del lebensraum antropocenico attuale, evidenziandone crepe e dissesti, come preconcezioni di una caduta inesorabile verso il declino. Débâcle che non risparmia nessuno: i giovani (il libro si chiude con il suicidio di uno studente universitario, allievo di P.G.), la crisi di coppia (quella di P.G., come quelle di altri amici), i legami di amicizia (quella con il metereologo Novelli), il tessuto sociale (frantumato da continui attacchi terroristici e da una sorta di immanente guerra civile tra Occidente e Islamismo), il ritorno della guerra in Europa e la minaccia atomica, i devastanti cambiamenti climatici. Tutte aree che toccano direttamente il nostro vivere soggettivo e quotidiano facendoci diventare insieme protagonisti e autori, nostro malgrado, di una comédie humaine che volge sempre più verso la tragedia. Tutto il testo è quindi attraversato da quella che potremmo psicoanaliticamente definire una tensione schizo-paranoide che non lascia spazio ad una seppur embrionale idea di riparazione. La speranza non viene minimamente nutrita dal lavoro narrativo di Giordano, che sembra al contrario volerci dire che arrendersi alla Pulsione di Morte che ci attraversa sia l’unico movimento che ci è oggigiorno consentito.

Tornando alle domande iniziali con cui aprivo questa recensione, viene perciò da chiedersi, leggendo questo libro, in cosa consista il lavoro intellettuale di uno scrittore che vuole così tanto sottrarsi ad un’etica della speranza, che cioè desideri allontanarsi dall’idea di poter dare un contributo di pensiero alla collettività di cui fa parte. Intendo qui il termine “pensiero” in quanto prodotto di un legame affettivo capace di sostenere il senso della vita umana, anche nei momenti in cui Vita e Speranza sembrano annegare nello “smarrimento” (Bollas, 2015).

L’immagine della “Tasmania”, a prima vista sembrerebbe rimandare ad un’area transizionale di winnicottiana memoria (Winnicott, 1971), area potenziale e culturale in cui l’oggetto perduto può essere creato-trovato, quindi dimensione principe della creatività, anche letteraria. La “Tasmania” è invece solo una fugace apparizione nel testo, un elemento mitopoietico narrativamente fragilissimo, subito travolto dallo sguardo pietrificante, gorgonico dell’autore:

“Dove acquisterebbe un terreno, lei? Per salvarsi, intendo. Io non farei mai una cosa del genere. Ma se proprio dovesse. In caso di Apocalisse. Novelli ci ha riflettuto qualche secondo, poi ha detto: In Tasmania. E’ abbastanza a sud per sottrarsi alle temperature eccessive. Ha buone riserve di acqua dolce, si trova in uno stato democratico e non ospita predatori per l’uomo. Non troppo piccola ma comunque un’isola, quindi più facile da difendere. Perché ci sarà da difendersi, mi creda” (p. 100).

Un altrove che non viene perciò “sognato” come oggetto trasformativo, ma come ultima difesa semi-allucinatoria dalle angosce persecutorie generate da una Madre Terra che abbiamo aggredito, che quindi si vendica su di noi, e da cui “ci sarà da difendersi”. La vittoria incontrovertibile della Pulsione di Morte, nel testo di Giordano, credo cioè possa essere vista nell’accezione di Conrotto (2010), come “pulsione di morte della pulsione”, cioè come impossibilità assoluta di far rinascere il Desiderio. Oppure, se la guardiamo dal vertice del paradigma bioniano, come assenza di Fede (Bion, 1970) nella Speranza che l’uomo generi la possibilità di ri-pensare il suo Futuro. A partire dalla coppia, innanzitutto, oggetto descritto come mummificato e statico nelle sue componenti sclerotizzate e istituzionali:

“Perfino il sesso esisteva ancora, raro e diffidente, ma esisteva (…). Dopo tanti anni, Lorenza e io non eravamo solo una storia d’amore in crisi, eravamo anche un’infinità di altri aspetti inestricabili: un sistema di abitudini consolidate, una rete di relazioni sociali, un apparato burocratico” (p. 185).

In questo senso, parafrasando Anne Alvarez (1992), questo libro di Giordano non è, purtroppo per il lettore, e neppure per lo psicoanalista, un “compagno vivo”, un contenitore trasformativo e/o evocativo che lo aiuti ad orientarsi o ad accendere nuovi pensieri, a ravvivare interiormente nuovi paesaggi associativi, affettivi, nuovi “esseri di linguaggio”, inediti desideri o passioni.

Riferimenti bibliografici

Alvarez, A. (1992), Il compagno vivo, Astrolabio, Roma, 2000.

Berto, G. (1964), Il male oscuro, Milano, Rizzoli, 1995.

Bion, W.R. (1970), Attenzione e Interpretazione, Roma: Armando, 1973.

Bollas, C. (2015) La psicoanalisi nell’epoca dello smarrimento: sul ritorno dell’oppresso, in “Rivista di Psicoanalisi”, 2015, 2, pp. 411-434.

Bollas, C. (2018), L’età dello smarrimento. Senso e malinconia, Milano, Raffaello Cortina, 2018.

Civitarese, G. (2008), L’intima stanza. Teoria e tecnica del campo analitico, Borla, Roma.

Conrotto, F. (2010) Per una teoria psicoanalitica della conoscenza, Franco Angeli, Milano.

Ferro, A., Civitarese, G. (2015), Il campo analitico e le sue trasformazioni, Raffaello Cortina, Milano.

Leopardi, G. (2018), Tutte le poesie e tutte le prose, Newton Compton, Milano.

Mauron. C. (1963), Dalle metafore ossessive al mito personale: introduzione alla psicocritica, Il Saggiatore, 1966.

Minot, S. (1986), Scimmie, Mondadori, Milano, 1987.

Orlando, F. (1973), Per una teoria freudiana della letteratura, Einaudi, Torino.

Svevo, I. (1923), La coscienza di Zeno, e “continuazioni”. A cura di Mario Lavagetto, Einaudi, Torino, 2014.

Winnicott (1970), Gioco e realtà, Armando, Roma, 1971.
aggiunto da AntonioGallo | modificaSPIWeb.it, Moroni A. A. (Dec 12, 2022)
 

» Aggiungi altri autori (1 potenziale)

Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Giordano, PaoloAutoreautore primariotutte le edizioniconfermato
Smits, ManonTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Vidal, PauTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato

Appartiene alle Collane Editoriali

Devi effettuare l'accesso per contribuire alle Informazioni generali.
Per maggiori spiegazioni, vedi la pagina di aiuto delle informazioni generali.
Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
Eventi significativi
Film correlati
Epigrafe
Dedica
Incipit
Citazioni
Ultime parole
Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese

Nessuno

"Novembre del 2015. El narrador, un periodista de formació científica, ha viatjat a París per cobrir una cimera sobre el clima pocs dies després dels atemptats jihadistes. La crisi que plana en l’ambient de la ciutat sembla el reflex d’una crisi més íntima: la que travessa la relació amb la seva parella, Lorenza. I mentre busca un sentit a tot el que està vivint, a les seves pors, als seus dubtes, i prepara un llibre sobre els efectes radioactius de la bomba atòmica, es troba amb personatges que seran més rellevants del que sospita: un amic que s’acaba de separar, un climatòleg expert en núvols, una reportera de guerra o un capellà que ha trobat la felicitat on mai hauria imaginat. Una de les coses que casualment descobreix és que, en cas que hi hagi una catàstrofe global, l’illa de Tasmània és un dels millors llocs del món on refugiar-se. Perquè la seva crisi existencial, en realitat, no és només seva: és la de tots nosaltres, la de la nostra generació i la del planeta." -- prové de l'editor

Non sono state trovate descrizioni di biblioteche

Descrizione del libro
«Se proprio dovessi, sceglierei la Tasmania. Ha buone riserve di acqua dolce, si trova in uno stato democratico e non ospita predatori per l'uomo. Non è troppo piccola ma è comunque un'isola, quindi facile da difendere. Perché ci sarà da difendersi, mi creda».

Tasmania è un romanzo sul futuro. Il futuro che temiamo e desideriamo, quello che non avremo, che possiamo cambiare, che stiamo costruendo. La paura e la sorpresa di perdere il controllo sono il sentimento del nostro tempo, e la voce calda di Paolo Giordano sa raccontarlo come nessun'altra. Ci ritroviamo tutti in questo romanzo sensibilissimo, vivo, contemporaneo. Perché ognuno cerca la sua Tasmania: un luogo in cui, semplicemente, sia possibile salvarsi.

Ci sono momenti in cui tutto cambia. Succede una cosa, scatta un clic, e il fiume in cui siamo immersi da sempre prende a scorrere in un'altra direzione. La chiamiamo crisi. Il protagonista di questo romanzo è un giovane uomo attento e vibratile, pensava che la scienza gli avrebbe fornito tutte le risposte ma si ritrova davanti un muro di domande. Con lui ci sono Lorenza che sa aspettare, Novelli che studia la forma delle nuvole, Karol che ha trovato Dio dove non lo stava cercando, Curzia che smania, Giulio che non sa come parlare a suo figlio. La crisi di cui racconta questo romanzo non è solo quella di una coppia, forse è quella di una generazione, sicuramente la crisi del mondo che conosciamo - e del nostro pianeta. La magia di Tasmania, la forza con cui ci chiama a ogni pagina, è la rifrazione naturale fra ciò che accade fuori e dentro di noi. Cosí persino il fantasma della bomba atomica, che il protagonista studia e ricostruisce, diventa un esorcismo: l'apocalisse è in questo nostro dibattersi, e nei movimenti incontrollabili del cuore. Raccogliendo il testimone dei grandi scrittori scienziati del Novecento italiano, Paolo Giordano si spinge nei territori piú interessanti del romanzo europeo di questi anni, per approdare con felicità e leggerezza in un luogo tutto suo, dove poter giocare con i nascondimenti e la rivelazione di sé, scendere a patti con i propri demoni e attraversare la paura.
Riassunto haiku

Discussioni correnti

Nessuno

Copertine popolari

Link rapidi

Voto

Media: (3.59)
0.5
1
1.5
2 1
2.5
3 3
3.5 1
4 5
4.5
5 1

Sei tu?

Diventa un autore di LibraryThing.

 

A proposito di | Contatto | LibraryThing.com | Privacy/Condizioni d'uso | Guida/FAQ | Blog | Negozio | APIs | TinyCat | Biblioteche di personaggi celebri | Recensori in anteprima | Informazioni generali | 205,346,374 libri! | Barra superiore: Sempre visibile