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Sto caricando le informazioni... Eva Luna (Universale Economica) (Italian Edition) (originale 1987; edizione 1995)di Isabel Allende
Informazioni sull'operaEva luna di Isabel Allende (1987)
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Ma, comunque, Eva Luna è un bel romanzo, fluido il racconto, intenso il ritmo, la povertà della piccola Eva la premessa stessa del riscatto possibile degli individui, basta avere i valori, e Eva ce li ha, basta saper sognare, ed Eva lo sa fare, basta saper scegliere le compagnie giuste, ed Eva le sa scegliere. Il romanzo così si snoda tra improbabili dittatori, trans, guerriglieri, mercanti arabi, bassa ed alta borghesia, miseria e nobiltà, al centro rimane Eva e la sua coerenza di fondo. Un bel libro, anzi un bel romanzo, volendo proprio essere precisi un bel romanzetto, facile da leggere ed in parte appassionante; onestamente, però, non un fenomeno letterario. Il mio percorso verso questo romanzo è stato piuttosto strano, dato che ho letto prima Eva Luna racconta e solamente poi questo libro, sovvertendo l’ordine di scrittura e di pubblicazione. D’altra parte, questo fatto non ha assolutamente inficiato la piacevolezza della lettura, anzi; ritrovare alcuni personaggi e conoscere più a fondo la loro storia mi ha fatto soltanto piacere (e penso che questa sensazione sia stata provata anche da chi ha letto i libri “in ordine”). E’ questo, senza alcun dubbio, il pregio maggiore dei libri della Allende: la creazione un gruppo di personaggi assolutamente fuori dal normale, dalle vite piene di episodi incredibili, e allo stesso tempo capace di mostrare una realisticità non indifferente, che permette di empatizzare e identificarsi con loro (o detestarli con forza, a seconda). In particolare, mi sono piaciuti tantissimo Rìad e Rolf, e mi ha fatto piacere rivedere la maestra Inés, che avrà lo spazio che merita in uno dei racconti della raccolta di cui ho parlato più su. Rìad è un personaggio buono ma imperfetto, che proprio per questo si fa amare; il sentimento paterno che prova verso Eva è bellissimo. Non sono riuscita ad apprezzare del tutto una certa svolta che la Allende ha fatto vivere a questo personaggio, tuttavia continuo ad apprezzarlo. Rolf appare soprattutto nella seconda parte del libro, cosa che un po’ m’è spiaciuta, perché il suo personaggio mi interessava molto. A volte mi è sembrato che il suo sviluppo andasse un po’ “a balzi”, ma in generale è davvero ben descritto; leggere dell’incrociarsi della sua vita e di quella di Eva è stato bello. Ed è proprio lei che risalta su tutti, com’è giusto che sia: Eva Luna. Non mi sorprende che l’Allende abbia scritto la raccolta di racconti citata prima; la voce di Eva Luna è sorprendente e meritava altro spazio tutto per sé. E’ impossibile non sovrapporre un poco queste due figure femminili – non confondendole, ma trovando per ognuna nuove sfumature, grazie al carattere dell’altra. Eva è forte, determinata e pronta a percorrere il cammino che la porterà a una completa coscienza di sé: possiamo osservarla mentre cresce, mentre diventa prima una ragazza, poi una giovane donna, ma soprattutto la seguiamo mentre si scopre attraverso l’amore, che rimane uno dei punti fermi della narrazione della Allende. Amore che appare in molte delle sue sfaccettature: quello carnale, quello della famiglia, quello sentimentale (si potrebbe definirlo quasi spirituale), quello per le parole… Mi è sembrato che fosse soprattutto quest’ultimo ad aleggiare sopra tutte le pagine di questo libro, permeando quasi tutte le azioni di Eva Luna. Il suo amore per le storie è insopprimibile e, di nuovo, non riesco a fare a meno di individuare qualcosa dell’autrice stessa in questo atteggiamento. La Allende, tra l’altro, riesce a rendere giustizia a questo suo amore scrivendo davvero bene, con uno stile espressivo che riesce a raccontare situazioni e personaggi talvolta con ampie vedute e leggere digressioni, altre volte concentrandosi su particolari specifici e interessanti. Riesce a gestire bene anche l’alternarsi della narrazione in prima e in terza persona singolare (la prima persona è dedicata esclusivamente a Eva, la terza a Rolf). Non mi ha del tutto convinta, invece, l’andamento generale della storia. Da quando Eva Luna arriva ad Agua Santa le vicende sembrano perdere un poco del loro mordente; come se l’Allende si stesse dirigendo verso la fine del libro in modo un po’ troppo frettoloso per i miei gusti. Di solito è un’autrice che riesce a alternare con sapienza parti in cui “comprime” un lungo lasso di tempo in pochi periodi, e parti in cui invece si concentra nella descrizioni di avvenimenti anche brevi, ma fondamentali; in questo caso, invece, mi sembra che si vada verso il finale come se si stesse seguendo una climax discendente. Non che diventi una brutta lettura, per carità – avrei evitato di scrivere i complimenti che ho rivolto all’autrice nei paragrafi qui sopra, se fosse stato così! Semplicemente, credo che la prima parte sia decisamente più piacevole. In ogni caso, avendo ormai letto qualche libro della Allende, posso affermare che è un’autrice nelle mie corde; credo sia arrivato il momento di affrontare il suo romanzo più celebre, La casa degli spiriti. Intanto, Eva Luna si merita senza dubbio un ottimo voto! nessuna recensione | aggiungi una recensione
Appartiene alle Collane Editorialisuhrkamp taschenbuch (1897) È contenuto inHa come guida per lo studente
Born in the back room of the mansion where her mother toils, and herself in service from an early age, the enchanting and ever-enchanted Eva Luna escapes oppression through story telling. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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