Un libro come questo di 682 pagine, in inglese, non lo si legge, lo si tiene sul comodino e lo si consulta ogni qualvolta nella battaglia quotidiana della vita, hai bisogno di capire di cosa sono fatti gli uomini e il luogo dove abitano. Un viaggio nella storia della vita e di chi, chiamandosi o chiamato filosofo, cerca o ha cercato di capire il senso di tutto. Ardua impresa davvero, ma Grayling mi pare ci riesca alla meglio. Lo conosco per avere letto altri suoi libri. Si dichiara a-teo, ma non è prevenuto. Liberamente scrive quello che pensa e capita di farsi capire ed essere accettato anche da chi non la pensa come lui. E questo posso essere anche io che filosofo non sono, anzi sono l'ultimo arrivato in questo campo della conoscenza. Per ora ho letto soltanto la bellissima introduzione e il capitolo sugli stoici. Mi ritengo un seguace di questa filosofia anche se sono un dinosauro digitale. Anzi, proprio per questa ragione. Una filosofia che ha oltre due millenni di vita, che ha ancora qualcosa da dire a chi nasce e vive nel terzo millennio dell'era moderna, significa pure qualcosa, non vi pare? ( )