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Risultati da Google Ricerca Libri
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La pace giungerà nel giorno che il Signore conosce. Allora non vi sarà giorno e notte, come in questo tempo, ma luce intramontabile, splendore senza fine, pace salda e tranquillità sicura.
Lettura propiziata dalla precedente, questo libro era infatti citato ne “Il mondo nuovo” tra quelli pericolosi da far circolare, anche tra persone che ormai non avrebbero dovuto avere derive di nessun genere. Una rapida ricerca mi ha permesso di ritrovarlo in una terza fila di un mio scaffale, letteralmente sepolto da altre pile di libri, ma la curiosità di sapere e capire il contenuto di questo tomo era troppo forte, l’ho così riportato alla luce. E ho fatto bene, perché ho infine potuto apprezzare questo testo, scritto circa nel XIII secolo, la cui pericolosità deriva dall’estrema semplicità del suo linguaggio, che senza molti giri di parole e trattati pseudoteologici, arriva direttamente al cuore dei fedeli, spiegando con grande efficacia le vie che portano a Dio; un vero e proprio decalogo del perfetto cristiano, da tenere sempre a portata di mano e consultare continuamente e credo che proprio questo ne abbia fatto un testo poco sicuro da far circolare nelle società distopiche, non sia mai risvegliasse qualche coscienza… ( )
The world's most widely read devotional book which is described as the chief companion piece of the Bible.
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Descrizione del libro
Da secoli diffuso in tutto il mondo, meditato ed amato, questo testo risale a un momento imprecisato nel Medioevo, tra il XIII e il XV secolo. Incerto l'autore, per quanto oggi l'ipotesi più probabile è quella che attribuisce l'opera al monaco Gersenio, vissuto a Vercelli nel XIII secolo; il quale, come usava presso i religiosi del tempo, volle con umiltà lasciare senza nome il suo messaggio ai posteri. Opera di estrema semplicità, non manca di incisive e sferzanti espressioni, affiancate a brani di autentica ispirazione poetica, aiutare dal dialogo tra il 'discepolo' e il 'diletto', cioè tra il lettore - che è immediatamente partecipe di quel dialogo - e Cristo stesso. Il lettore ne riceve energici incitamenti morali nonché forti impulsi di ascesi spirituale; tutto è scritto di getto, per ispirazione, con essenzialità di espressioni: opera eterna e ancora valida per noi, oggi ...
Lettura propiziata dalla precedente, questo libro era infatti citato ne “Il mondo nuovo” tra quelli pericolosi da far circolare, anche tra persone che ormai non avrebbero dovuto avere derive di nessun genere. Una rapida ricerca mi ha permesso di ritrovarlo in una terza fila di un mio scaffale, letteralmente sepolto da altre pile di libri, ma la curiosità di sapere e capire il contenuto di questo tomo era troppo forte, l’ho così riportato alla luce. E ho fatto bene, perché ho infine potuto apprezzare questo testo, scritto circa nel XIII secolo, la cui pericolosità deriva dall’estrema semplicità del suo linguaggio, che senza molti giri di parole e trattati pseudoteologici, arriva direttamente al cuore dei fedeli, spiegando con grande efficacia le vie che portano a Dio; un vero e proprio decalogo del perfetto cristiano, da tenere sempre a portata di mano e consultare continuamente e credo che proprio questo ne abbia fatto un testo poco sicuro da far circolare nelle società distopiche, non sia mai risvegliasse qualche coscienza… (