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Sto caricando le informazioni... The Copernicus complex : our cosmic significance in a universe of planets and probabilities (edizione 2014)di Caleb A. Scharf
Informazioni sull'operaIl complesso di Copernico: il nostro posto nell'universo di Caleb Scharf
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Nel XVI secolo Niccolò Copernico spodestò la Terra dal centro dell'universo, dando un colpo definitivo non solo alle Sacre Scritture ma anche all'intima convinzione di ogni essere umano di vivere in un posto speciale del cosmo. Da allora, il nostro pianeta e i suoi abitanti sembrano sprofondati in un complesso copernicano di mediocrità. Dopotutto oggi sappiamo che la Terra orbita attorno a una delle centinaia di miliardi di stelle della Via Lattea, la nostra galassia, che a sua volta è una delle centinaia di miliardi di galassie dell'universo osservabile. Eppure questo ruolo anonimo del nostro pianeta potrebbe non essere giustificato, come spiega Caleb Scharf in Il complesso di Copernico, libro allegato a richiesta con "Le Scienze" di ottobre e in vendita nelle librerie per Codice Edizioni. Non si tratta certo di rimettere la Terra su un trono cosmologico, ma di valutare alcune implicazioni di scoperte scientifiche può o meno recenti, che darebbero alla Terra uno status di "particolarità". Scopriamo un numero sempre più grande di esopianeti, ovvero pianeti in orbita a stelle che non siano il nostro Sole. Attualmente sono quasi 1900 i pianeti extrasolari la cui scoperta è stata confermata. Tuttavia, più studiamo questi sistemi stellari, più capiamo che il sistema solare non è poi così anonimo. La nostra stella non fa parte dei tipi più comuni di stelle, e le orbite dei pianeti che girano attorno al Sole sono oggi più circolari e più distanziate rispetto alla maggior parte degli altri sistemi stellari conosciuti. Un architetto di sistemi planetari, argomenta Scharf, direttore del Columbia Astrobiology Center della Columbia University, considererebbe il nostro sistema come un'eccezione; in una certa misura, lo catalogherebbe fuori dalla norma. Altri elementi per dubitare dell'assoluta mediocrità della Terra riguardano la fisica. I valori di alcune costanti fondamentali della natura sembrano regolati su misura per consentire sia l'esistenza del nostro pianeta sia delle forme di vita che la abitano. Basterebbe una piccola modifica alla forza elettromagnetica per rendere di colpo impossibile la formazione delle strutture molecolari che sono alla base della complessità del cosmo, sottolinea Scharf, e basterebbe sempre una piccola modifica nella forza di gravità per rendere impossibile la formazione delle stelle e quindi la sintesi di elementi chimici pesanti, i semi della vita come la conosciamo, oppure per rendere obbligata la formazione di stelle mostruose che collasserebbero in tempi relativamente brevi e non lascerebbero alcuna eredità vitale. Se tutto questo non fosse già abbastanza, alcuni parametri cosmologici, come l'attuale tasso di nascita delle stelle, ormai in lento ma inesorabile declino, e l'azione della misteriosa energia oscura, che accelera l'espansione dell'universo, secondo l'autore portano a concludere che la nostra esistenza potrebbe coincidere con l'unico periodo nella storia in cui la natura dell'universo può essere dedotta in modo corretto osservando quello che ci circonda. Siamo dunque noi esseri umani, e la Terra su cui viviamo, anonimi, mediocri abitanti del cosmo? Nessuno ha ancora la risposta definitiva e nemmeno Scharf si azzarda a risolvere la questione del nostro posto nell'universo. Magari in attesa che si appalesi una forma di vita extraterrestre intelligente con la quale eventualmente discutere l'argomento. Sempre che là fuori ci sia qualcuno. Premi e riconoscimentiElenchi di rilievo
"A groundbreaking revision of the Copernican principle Though the concept of "the universe" suggests the containment of everything, the latest ideas in cosmology hint that our universe may be just one of a multitude of others--a single slice of an infinity of parallel realities. In The Copernicus Complex, the renowned astrophysicist and author Caleb Scharf takes us on a cosmic adventure like no other, from tiny microbes within the Earth to distant exoplanets and beyond, asserting that the age-old Copernican principle is in need of updating. As Scharf argues, when Copernicus proposed that the Earth was not the fixed point at the center of the known universe (and therefore we are not unique), he set in motion a colossal scientific juggernaut, forever changing our vision of nature. But the principle has never been entirely true--we do live at a particular time, in a particular location, under particular circumstances. To solve this conundrum we must put aside our Copernican worldview and embrace the possibility that we are in a delicate balance between mediocrity and significance, order and chaos. Weaving together cutting-edge science and classic storytelling, historical accounts and speculations on what the future holds, The Copernicus Complex presents a compelling argument for what our true cosmic status is, and proposes a way forward for the ultimate quest: to determine life's abundance not just across this universe but across all realities"--"A groundbreaking revision of the Copernican Principle"-- Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)523.1Natural sciences and mathematics Astronomy Astronomical objects and astrophysics UniverseClassificazione LCVotoMedia:
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La teoria ha avuto un impatto enorme sulla scienza, la filosofia e la religione. Ha portato a una maggiore comprensione dell'universo e ha aperto la strada alla fisica moderna. Ha anche sollevato questioni sulla posizione dell'uomo nell'universo e sulla sua relazione con Dio. La teoria eliocentrica è stata poi sviluppata e confermata da altri scienziati, tra cui Galileo Galilei e Johannes Kepler. La loro ricerca ha portatoalla nascita dell'astronomia moderna e ha contribuito alla rivoluzione scientifica che ha caratterizzato il Rinascimento e l'inizio dell'età moderna.
Fu una svolta epocale nella storia della scienza e della cultura. Ha dimostrato come la scienza possa portare a una rielaborazione radicale delle concezioni tradizionali, aprendo nuove prospettive sulla conoscenza dell'universo e del nostro posto in esso. Si ebbe un impatto significativo sulla religione del tempo. La visione geocentrica dell'universo, basata sull'idea che la Terra fosse al centro dell'universo e che tutto ruotasse intorno ad essa, era stata accettata per secoli e aveva radici nella filosofia greca antica. Questa visione era stata anche accettata dalla Chiesa cattolica romana, che la considerava un dogma della fede. Copernico ha posto una sfida alla visione tradizionale dell'universo e ha sollevato domande sulla posizione dell'uomo nell'universo e sulla sua relazione con Dio. In particolare, sembrava contraddire la Bibbia, che descrive l'universo in termini geocentrici. Per questo motivo, la Chiesa cattolica ha reagito in modo critico alla teoria di Copernico. Nel 1616, la Chiesa ha inserito il libro di Copernico "De revolutionibus orbium coelestium" nell'Indice dei libri proibiti, che era un elenco di libri considerati eretici o pericolosi per la fede cattolica. Nel 1633, Galileo Galilei, che aveva sostenuto le idee di Copernico, è stato processato per eresia dalla Chiesa e costretto a ritrattare le sue affermazioni.
Tuttavia, non tutti i leader religiosi del tempo hanno reagito in modo negativo alla teoria di Copernico. Ad esempio, il teologo tedesco Thomas Murner ha difeso la visione geocentrica dell'universo e criticato la teoria di Copernico, ma ha anche sottolineato che la scienza e la religione dovevano essere viste come complementari e non contrapposte.
In generale, la teoria eliocentrica di Copernico ha rappresentato una sfida per la visione tradizionale dell'universo e ha portato alla revisione di molte idee precedenti. Ha anche sollevato domande profonde sulla relazione tra scienza e religione, che sono state oggetto di dibattito per secoli. Tuttavia, con il passare del tempo, la maggior parte delle differenze tra scienza e religione sono state risolte o almeno attenuate, e oggi molti credenti vedono la scienzae la religione come complementari e non in conflitto tra loro. ( )