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Sto caricando le informazioni... The Stories of Eva Luna (originale 1990; edizione 2001)di Isabel Allende
Informazioni sull'operaEva Luna racconta di Isabel Allende (1990)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. 863.64 ALL Ciò che caratterizza principalmente questa raccolta, secondo me, è l'atmosfera dell'America latina, quel "realismo magico" che ha fatto tanto parlar di sé. Un soffio caldo, avvolgente ma non invadente, che conduce, passo per passo, ora nella storia di una vecchia concubina imprigionata, ora di una giovane che desidera la vendetta, ora nella coppia di innamorati che giunge al tramonto. Certo, ci sono picchi di meraviglia come ci sono risultati non propriamente entusiasmanti, ma la sensazione principale è, appunto, quella di un impianto di storie legate tra loro, come in un ricamo particolarmente piacevole a vedersi, le cui tematiche sembrano richiamarsi; ad esempio, è innegabile l'amore dell'autrice per i protagonisti "emarginati" dalla società , quali animi persi, diversi, zingari, magari con un problema mentale, che lei raccoglie e innalza a protagonisti, non sempre con una fine da "e vissero tutti felici e contenti". Oppure, la strabordante sensualità dell'amore, della passione, del corteggiamento e della sconfitta: in particolare, la riscoperta del sentimento in età adulta o avanzata, oppure il primo incontro con questa potenza incredibile e, talvolta, nullificante, ovviamente non solo a livello di testa e cuore, ma anche attraverso il rapporto con il proprio corpo e quello dell'altro. Questo è sicuramente uno dei punti di forza dell'Allende, perché anche nelle descrizioni dei rapporti fisici tra i personaggi, o nel raccontare le pulsioni di uno di loro, l'autrice non scade mai nella volgarità , lasciando che a parlare sia quello spirito latino-americano tipico, fatto di gesti, movenze e parole naturalmente sensuali e accattivanti. Tuttavia, c'è da dire che leggendo i vari racconti il lettore non può fare a meno di sentire quanto la sessualità sia importante per l'autrice cilena, vista la ricorrenza dell'argomento; la spiegazione di questa particolarità l'ho trovata leggendo Paula, libro autobiografico dell'Allende, scritto in realtà per la figlia morente. Un libro molto particolare e intriso di tristezza. Tornando a Eva Luna Racconta, altre tematiche care a questa scrittrice sono il contrasto tra uomo forte e uomo debole (talvolta nel vero senso del termine e in altri casi, invece, solamente attraverso il confronto, compito che viene lasciato al lettore), la crescita e il passaggio da bambine ad adulte delle piccole protagoniste di qualche racconto, la spiritualità (cristiana e pagana indifferentemente) e il "ribaltamento", inteso come colpo di scena dettato dal destino e dalle scelte, che capovolgono quella che era la trama stupendo i personaggi e il lettore. Quest'ultimo stratagemma ci viene subito mostrato nel primo racconto, Due Parole, che si presenta come un inizio decisamente promettente di tutta la raccolta: un inno alla forza delle parole, appunto, dell'audacia e della figura della donna forte e sicura di sé. Una storia narrata con toni fiabeschi, ma non per questo addolciti, in cui ancora una volta è la passione amorosa, unita alla sapienza più rudimentale, ad avere la meglio sulla boriosità dei generali. Anche il secondo racconto, in un certo senso, si basa sul ribaltamento; ma, più che basarsi sui fatti, in questo caso si basa sulle diverse percezioni dei protagonisti. In Bimba Perversa, infatti, quello che cambia non è la situazione, ma il modo in cui ognuno ci si relaziona; i punti di vista della piccola Elisa e di Bernal sono resi davvero bene, tali da far venire un nodo allo stomaco quando si arriva al finale amaro. In effetti, scorrendo i titoli dei racconti, mi rendo conto che quelli che più mi hanno colpita sono, nella maggior parte dei casi, dotati di un rovesciamento finale; ad esempio il racconto Tosca, un amore con finale a sorpresa, pieno di malinconia, con due protagonisti ben tratteggiati quali sono Ezio e Maurizia, coi loro difetti, i loro pregi, i loro desideri e le loro scelte (sbagliate, spesso). Oppure Lettere d'amor tradito,che mi ha fatto sorridere mediante una piccola sorpresa finale, dando a tutti i personaggi una nuova tenerezza. Senza contare, poi, storie come Vita interminabile, testimonianza di quanto due persone possano legarsi strettamente l'una all'altra, tutta la vita e talvolta anche oltre, per chi ci crede; oppure la storia di Walimai, personalmente una delle mie preferite in assoluto, dove la Allende si immerge nella cultura indiana (che su di me ha sempre esercitato un certo fascino) e attraverso una narrazione semplice ci parla, sostanzialmente, di tutto ciò che è importante: la perdita, la storia, l'amore, la saggezza. L'ho trovato sinceramente commovente. Una via per il Nord e Di polvere siamo fatti, invece, affrontano non solo storie piene di pathos, ma anche problemi sociali. L'Allende si collega ad alcuni dei peggiori crimini che l'uomo possa compiere, o alle tragedie naturali ed insormontabili, per sondare la reazione dell'uomo e della donna di fronte ad un dolore infinito, apparentemente impossibile da sconfiggere. Un modo per riflettere (anche attraverso la tristezza, che sa essere un pungiglione abbastanza doloroso da risvegliare le coscienze) su argomenti che sentiamo così lontani ma di cui, se davvero ci consideriamo tutti "esseri umani", dovremmo preoccuparci ogni giorno di più. Molti altri racconti, come La piccola Heidelberg o Una vendetta, sono piacevolissimi a leggersi, ma più semplici, meno tratteggiati; scorrono piacevolmente, ma non lasciano molto al lettore, complice in alcuni casi un'atmosfera più fiabesca. Altri racconti ancora, ad esempio Nel profondo dell'oblio, sono molto belli, poetici, ma confusi; oppure hanno una buona base, ma come risultato finale producono una storia insipida e dimenticabile. Ovviamente, essendo una raccolta, non mi aspettavo solo racconti da "massimo dei voti"; la mia impressione totale è, comunque, più che positiva. Ai sette di cui vi ho parlato più dettagliatamente, su ventitré totali, avrei assegnato senza problemi quattro stelline; e a molti altri, belli anche se non coinvolgenti come i precedenti, avrei assegnato tre stelline. Quindi, nonostante qualche caduta, qualche pagina non proprio fantastica, l'Allende è più che promossa e ha dimostrato senza alcun dubbio di essere particolarmente portata per le storie brevi. nessuna recensione | aggiungi una recensione
Appartiene alle Collane EditorialiDwarsliggers (139) Menzioni
An intoxicating collection of short fiction by one of the most beloved writers of our time. Eva Luna is a young woman whose powers as a storyteller bring her friendship and love. Lying in bed with her European lover, refugee and journalist Rolf Carlé, Eva answers his request for a story "you have never told anyone before" with these twenty-three samples of her vibrant artistry. Interweaving the real and the magical, she explores love, vengeance, compassion, and the strengths of women, creating a world that is at once poignantly familiar and intriguingly new. Rendered in her sumptuously imagined, uniquely magical style, The Stories of Eva Luna is the cornerstone of Allende's work. This treasure trove of brilliantly crafted stories is a superb example of a writer working at the height of her powers. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
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