Questo sito utilizza i cookies per fornire i nostri servizi, per migliorare le prestazioni, per analisi, e (per gli utenti che accedono senza fare login) per la pubblicità. Usando LibraryThing confermi di aver letto e capito le nostre condizioni di servizio e la politica sulla privacy. Il tuo uso del sito e dei servizi è soggetto a tali politiche e condizioni.
Risultati da Google Ricerca Libri
Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.
A un certo livello la vita è aria. I tre leggendari pionieri ottocenteschi che rivivono nel Peccato dell'alta quota, la prima parte di questo memoir, sono accomunati dalla passione per il volo, allora ai suoi albori, dall'impulso un po' sacrilego a sganciarsi dal regno che ci è deputato e conquistare lo spazio degli dei. Più giù, a livello terra, le turbolenze sono quelle dell'amore. A quello infelice di Fred Burnaby, viaggiatore e colonnello della cavalleria inglese, per la divina attrice francese Sarah Bernhardt, e a quello invincibile del vignettista, aeronauta e inventore della fotografia aerea Félix Tournachon, alias Nadar, per sua moglie, è dedicata la seconda sezione del libro, La vita a quota zero. Ma per alcuni la vita ha in serbo cadute vertiginose. Nell'ultima sezione del libro, La perdita della profondità, Julian Barnes racconta i cinque anni successivi alla morte della moglie, l'agente letteraria Pat Kavanagh, scomparsa improvvisamente nel 2008. Barnes s'immerge negli abissi del lutto e del ricordo per riprendersi ciò che è suo. E il libro nel suo complesso è soprattutto e continuativamente questo: un baluardo, coinvolgente ed emozionante, ma mai retorico, di memoria, intesa come la sola vita degna di essere vissuta dopo la rottura del legame più importante. Perché è solo nel ricordo che la dissoluzione risulta impossibile a dispetto del tempo, dei livelli e della fine.… (altro)
Uno scrittore raffinato per un libro elegante e dolente che con grande lievità, attraverso associazioni, passaggi e scarti anche sorprendenti, riesce a dare parole e senso al dolore per la perdita della persona amata. I passaggi, i ‘livelli di vita’ sono orientati dall’alto verso il basso: si comincia con l’aria, con la descrizione di esaltanti esperienze aerostatiche, si passa poi alla terra, ‘con i piedi per terra’, con una storia d’amore ipotizzata tra due protagonisti di ardite esperienze di volo (una è l’attrice Sarah Bernhard) e si finisce sotto terra - e qui l’autore entra in prima persona arrivando a ciò che gli sta veramente a cuore - con lo sprofondamento nel dolore per l’assenza di chi sotto terra realmente si trova. Un riassunto schematico non può che fare torto alla ricchezza vibrante del libro, breve, asciutto, mai retorico. Più incisivo di ‘Il senso di una fine’ che, pur incentrato sul tema della memoria, a me è scivolato dalla memoria… ( )
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
for Pat
Incipit
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
You put together two things that have not been put together before. And the world is changed.
Citazioni
Non è necessario imporre agli altri il verbo «morire», anche se è quello che usate di solito. Esistono vie di mezzo. Durante un incontro pubblico al quale lei e io ci saremmo di norma presentati insieme, un conoscente mi si avvicinò e mi disse soltanto: «Manca qualcuno». Mi è sembrato corretto, in entrambe le accezioni del verbo.
Mi sono reso conto ben presto di come il dolore selezioni e riposizioni le persone che circondano il dolente; di come metta alla prova gli amici; di come qualcuno risulti promosso, e qualcuno bocciato.
È vero, una parte di dolore la provo per me stesso – guarda che cosa ho perso, guarda di quanto si è ridotta la mia vita –, ma di più, molto di più e fin dal primo momento, sono addolorato per lei: guarda che cosa ha perso, ora che ha perso la vita. Certe volte sembra quasi che la parte veramente in lutto, quella di noi che ha subìto la perdita più grave, sia stata proprio la vita, ora che non può più contare sulla radiosa curiosità di lei.
Tutte le coppie, anche le più bohémien, si costruiscono routine condivise che seguono una ciclicità annuale. Di conseguenza l'Anno Uno è una specie di negativo degli anni ai quali eri abituato. Anziché essere costellato di eventi, è costellato di non-eventi: Natale, il tuo compleanno, il suo compleanno, l'anniversario del primo incontro, quello del matrimonio. Ai quali si sovrappongono anniversari nuovi: il giorno dello spavento, il giorno della sua prima caduta, l'ingresso in ospedale, il giorno delle dimissioni dall'ospedale, il giorno della sua morte, il giorno in cui è stata sepolta.
Ma certo che Orfeo si sarebbe voltato alla supplica di Euridice, come avrebbe potuto evitarlo? Perché è vero, nessuno in possesso delle proprie facoltà mentali l'avrebbe mai fatto, ma Orfeo non lo è, per amore, per lutto, per disperazione. Perdere un mondo per uno sguardo? Certo che sì. Il mondo esiste per questo, per essere perduto, date le debite circostanze. Come avrebbe potuto chiunque tenere fede alla promessa fatta, sentendo la voce di Euridice alle proprie spalle?
È questo che spesso chi non ha attraversato il tropico del dolore fatica a capire: il fatto che una persona sia morta può voler dire che non è viva, ma non che non esiste.
Secondo Johnson, soltanto tempo e lavoro possono lenire il lutto. «Il dolore è una sorta di ruggine dell'anima che ogni idea nuova contribuisce a eliminare».
«La cura per la solitudine è stare soli», suggerisce Marianne Moore.
Ultime parole
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
All that has happened is that from somewhere--or nowhere--an unexpected breeze has sprung up, and we are in movement again. But where are we being taken? To Essex? The German Ocean? Or, if that wind is a northerly, then, perhaps, with luck, to France.
A un certo livello la vita è aria. I tre leggendari pionieri ottocenteschi che rivivono nel Peccato dell'alta quota, la prima parte di questo memoir, sono accomunati dalla passione per il volo, allora ai suoi albori, dall'impulso un po' sacrilego a sganciarsi dal regno che ci è deputato e conquistare lo spazio degli dei. Più giù, a livello terra, le turbolenze sono quelle dell'amore. A quello infelice di Fred Burnaby, viaggiatore e colonnello della cavalleria inglese, per la divina attrice francese Sarah Bernhardt, e a quello invincibile del vignettista, aeronauta e inventore della fotografia aerea Félix Tournachon, alias Nadar, per sua moglie, è dedicata la seconda sezione del libro, La vita a quota zero. Ma per alcuni la vita ha in serbo cadute vertiginose. Nell'ultima sezione del libro, La perdita della profondità, Julian Barnes racconta i cinque anni successivi alla morte della moglie, l'agente letteraria Pat Kavanagh, scomparsa improvvisamente nel 2008. Barnes s'immerge negli abissi del lutto e del ricordo per riprendersi ciò che è suo. E il libro nel suo complesso è soprattutto e continuativamente questo: un baluardo, coinvolgente ed emozionante, ma mai retorico, di memoria, intesa come la sola vita degna di essere vissuta dopo la rottura del legame più importante. Perché è solo nel ricordo che la dissoluzione risulta impossibile a dispetto del tempo, dei livelli e della fine.