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Sto caricando le informazioni... Stalin: un altro punto di vista (1994)di Ludo Martens
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)947.084History and Geography Europe Russia and eastern Europe [and formerly Finland] Russian & Slavic History by Period 1855- 1917-1953 ; Communist periodClassificazione LCVotoMedia:
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Decisamente fuori dal comune questo libro parte da un impianto ideologico chiaro: il marxismo-leninismo e l'anti-revisionismo e tenta di smantellare le falsificazioni borghesi su Stalin che si riversano inevitabilmente su tutte le nazioni passate e presenti del socialismo reale.
Alcune situazioni considerate sono la dottrina del socialismo in un solo paese, vista con un'ottica di continuità con Lenin, la collettivizzazione e l'industrializzazione dove si sottolinea il carattere di entusiasmo dei sovietici, la carestia del 1932-33, usata a scopo antisocialista e addirittura filofascista e considerata per tutta la guerra fredda come un vero e proprio genocidio, concezione rivalutata e moderata anche da storici decisamente non favorevoli al comunismo, la necessità delle Grandi Purghe per eliminare (non sempre fisicamente) elementi di burocraticismo, disfattismo, controrivoluzionari e nazional-borghesi, la guerra antifascista e le capacità di Stalin, il colpo di Stato di Nikita Khrushchev e Lavrentj Beria e le falsificazioni del famoso XX Congresso e del Discorso Segreto.
Libro ben scritto, numerose sono le fonti primarie sia di personalità vicine a Stalin come Molotov e Zhukov (su quest'ultimo il giudizio dell'autore è piuttosto ambiguo) sia di personalità che vissero in Unione Sovietica o che conoscevano bene la situazione, ma non simpatizzavano per il comunismo, ma anche fonti degli archivi storici aperti circa 4 anni prima la pubblicazione del libro che è davvero ricco di fonti, analizzate nella loro completezza (spesso ricorre la dicitura ibidem dato che vengono citate più pagine di un documento) e presenti nelle note a piè di pagina in praticamente tutte le pagine. Utile anche il glossario alla fine del libro.
Molto belle anche le 40 foto che mostrano scene di vita quotidiana e straordinaria nell'URSS, dalle trattoriste dei kolchoz alle rovine di Stalingrado passando per il massacro di Babij Yar e l'impiccagione di un giovane militante comunista da parte dei nazisti
Una lettura non brevissima (circa 400 pagine) e non basilare (meglio avere già un quadro generale del periodo pre-rivoluzionario e soprattutto dal 1917 al 1956), ma interessante ed istruttiva se non altro per capire perché ancora qualcuno difenda il socialismo reale e i suoi principi. ( )