Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.
Sto caricando le informazioni... Mortality (originale 2012; edizione 2012)di Christopher Hitchens (Autore)
Informazioni sull'operaMortality di Christopher Hitchens (2012)
Sto caricando le informazioni...
Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro.
The book takes us on the journey from June of 2010 (when Hitchens was diagnosed) to December of 2011 (when he died). What a beautiful, awful journey it was. Samuel Johnson said that "The prospect of being hanged focuses the mind wonderfully." Hitchens was not being hanged, unless you mean that metaphorically, but his literate mind stayed focused and articulate. He goes into the rich detail of his body becoming a "reservoir of pain," meditates on the old wheeze that pain makes us better people, offers thoughts on whether the phrase "the war on cancer" is appropriate, and reveals that near the end he became a willing morphine junky: "How happily I measured off my day as I saw the injection being readied." Being in Christopher’s company was rarely sobering, but always exhilarating. It is, however, sobering and grief-inducing to read this brave and harrowing account of his “year of living dyingly” in the grip of the alien that succeeded where none of his debate opponents had in bringing him down. Premi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
"Courageous, insightful and candid thoughts on malady and mortality from one of our most celebrated writers"--Provided by the publisher. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
Discussioni correntiNessunoCopertine popolari
Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)304.6Social sciences Social Sciences; Sociology and anthropology Factors affecting social behavior PopulationClassificazione LCVotoMedia:
Sei tu?Diventa un autore di LibraryThing. |
Eppure riesco a pensare a poche cose che tirino fuori la nostra umanità come vedere una persona che sta morendo, con le sue debolezze esposte, e provare compassione per tutto il male fatto e ricevuto, del tutto insensato visto il poco tempo che passiamo in vita, e per tutto il bene fatto e ricevuto, che rischia in gran parte di andare perduto; e poi finire per estendere quella compassione a noi stessə, fragili e umanə, proprio come chi sta morendo, raggiungendo una vicinanza con gli altri esseri umani che prescinde qualsiasi religione o differenza.
Hitchens avrebbe odiato questo discorso smielatissimo. Magari avrebbe detto che lui non voleva nessuna vicinanza con unə qualunque stronzə fondamentalista di una qualunque religione. Difficile dargli torto: i cancri, che siano tumori del corpo o ideologie autoritarie, non possono che suscitare il nostro ribrezzo, dato tutto il carico di sofferenza che portano con loro.
Sono in disaccordo con diverse posizioni di Hitchens (e la noncuranza con la quale parla di cure all’avanguardia in un Paese, gli USA, dove parecchia gente non può permettersi nemmeno quelle standard, è piuttosto raccapricciante), ma Mortalità è un libriccino da leggere per ricordarci che, nel bene e nel male, siamo soprattutto – se non soltanto – un corpo mortale. ( )