Uno studio sullo sviluppo dell'economia monetaria senza pregiudizi né preconcetti, cioè con un'attenzione storica e storiografica esemplare. Interpretazioni ottocentesche ancora assai per la maggiore ci spingono, spesso, ad interpretazioni non solo sbagliate sul piano storiografico ma soprattutto inconsapevolmente di parte, garantendo giustificazioni storiche a scelte politiche (anche recenti) con origini e motivazioni ben diverse. Per esempio il falso legame fra usura ed ebrei, invenzione assai utile a coprire l'antisemitismo storico profondo dei cattolici con un manto "morale". L'usura è un peccato tremendo, nelle fasi iniziali (lo Scrovegni padre sta all'Inferno, secondo Dante, perché usuraio) ma poi viene addolcito dalle necessità papali, curiali e fiscali. Scrovegni figlio, che continua il mestiere paterno, è uno stimato signore che dimostra la sua pietas finanziando una Cappella dedicata ai poveri, a Padova, e la fa illustrare da Giotto, il quale, gentilmente, relega l'usura lontano, fra i peccati minori.
Una citazione tra le tante: "La consapevolezza del nefasto ruolo dell'anacronismo nella storiografia è una delle lezioni fondamentali dello studio del denaro nel Medioevo" ( )