Sabine Weiss (2) (1924–2021)
Autore di 100 PHOTOS DE SABINE WEISS
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Sull'Autore
Fonte dell'immagine: Sabine Weiss en 2016
Opere di Sabine Weiss
Opere correlate
Etichette
Informazioni generali
- Nome legale
- Weber, Monique Sabine
- Altri nomi
- Weber, Sabine (birth)
- Data di nascita
- 1924-07-23
- Data di morte
- 2021-12-28
- Nazionalità
- Switzerland
France (naturalised) - Luogo di nascita
- Saint-Gingolph, Switzerland
- Luogo di morte
- Paris, France
- Luogo di residenza
- Saint-Gingolph, Switzerland
Geneva, Switzerland
Paris, France - Attività lavorative
- photographer
- Relazioni
- Boissonnas, Fred (trainer/employer)
Maywald, Willy (trainer/employer)
Weiss, Hugh (spouse) - Organizzazioni
- Rapho Agency
Musée de l’Elysée, Lausanne, Switzerland - Premi e riconoscimenti
- Officier de la Légion d'honneur
Chevalier de la Légion d'honneur (2010)
Officier des Arts et des Lettres (1999)
Chevalièr de l'ordre des Arts et des Lettres (1987)
Prix Women In Motion pour la photographie (Pour l'ensemble de sa carrière, 20 20)
Utenti
Recensioni
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Statistiche
- Opere
- 11
- Opere correlate
- 1
- Utenti
- 41
- Popolarità
- #363,652
- Voto
- 4.3
- Recensioni
- 3
- ISBN
- 15
- Lingue
- 2
La fotografie esposte alla mostra sono prevalentemente in bianco e nero e coprono molta parte della sua produzione privilegiando forse alcuni suoi interessi.
Pur appartenendo al genere della street photography ho avvertito nelle sue fotografie lo sforzo di costruire immagini non banali. La prima immagine nel catalogo – i due gitani di fronte al palazzo dei Papi ad Avignone – sembra essere stata scattata sul momento senza una particolare preparazione ma l’ombra triangolare in alto a destra che sfiora appena uno dei due protagonisti, la posa del ragazzino a destra torto verso l’altro e che si regge su una mano collocat nell’angolo in basso a destra: dettagli fortuiti? Può darsi ma sicuramente accompagnati da uno sguardo attento e capacità di collocare il punto di vista in modo appropriato e finalizzato a ottenere un risultato perfetto.
Spesso nelle sue fotografie si colgono dei movimenti interrotti, colti anche giocando con lunghi tempi di esposizione; sono istanti che si intuisce siano stati preceduti da qualche “prima” (da dove veniva la donna colta nel suo passare davanti ai distributori automatici a New York nel 1953? E quella che passa davanti agli operai nel 1955 da quale ufficio è uscita?) ai quali seguiranno dei “dopo” in una narrazione che ci offre delle tracce che vorremmo seguire (come sarà finito il combattimento dei galli all’Isola stella Riunione nel 1992?).
Queste fotografie raccontano storie che possono anche apparire banali (le storie, non le foto) ma che mostrano la curiosità della Weiss per il mondo, la sua voglia di testimoniare, la sua voglia di catturare quei momenti per raccontarli a qualcuno.… (altro)