Emanuele Papi

Undici schizzi di argomento antichistico, più che strettamente archeologico, nei quali l’antichità si collega al mondo moderno. Si parla di moda tra le rovine e di abbigliamento degli archeologi del passato, di cinepolpettoni sull’antica Roma, molto fantasiosamente interpretata, di architetture moderne ispirate variamente all’antico. I primi bozzetti sono vivaci e paiono basati su una raccolta raffinata di notizie curiose, sedimentata nel tempo, poi gli ultimi, sulla scuola francese di Atene e su Persepoli, paiono aggiunti frettolosamente per ‘allungare il brodo’: sono banali e superficiali. Peccato perché la prima parte è gradevole e originale, ma l’insieme non regge ovvero non fa un libro degno di questo nome. E il titolo c'entra poco.… (altro)