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Opere di Aldo Milanesi

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Informazioni generali

Data di nascita
XX sec d.C.
Sesso
male
Nazionalità
Italia
Nazione (per mappa)
Italia
Luogo di nascita
Casalpusterlengo, Italia

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Nato alla fine degli anni Venti, Milanesi, originario di Casalpusterlengo, ha percorso tutta la ‘carriera’ negli inquadramenti della gioventù fascista e alla sua istruzione sotto il regime dedica questo libro che a un breve testo accompagna una notevole messe di illustrazioni derivanti dalla ritrovata collezione di memorabilia raccolti durante l’infanzia e, soprattutto, l’adolescenza. La parte scritta rievoca quegli anni ed è interessante in special modo quando ricostruisce con una discreta efficacia un mondo scomparso, dalla descrizione delle svariate figure che condividevano la vita in una grande cascina a quella di una Milano vista con gli occhi di un bambino venuto dalla campagna. Al racconto si alternano le immagini dei mezzi che venivano utilizzati per inquadrare le giovani menti, partendo dai materiali scolastici e spaziando negli oggetti di svago, tra libri per ragazzi, giochi e raccolte varie. La seconda sezione del volume abbandona invece quello che fin lì è stato l’argomento principale e si avvicina al più generico sottotitolo ‘Alcuni aspetti della propaganda nel 'Ventennio’: quasi esclusivamente illustrata, essa contiene materiale propagandistico degli anni di guerra con una spiccata prevalenza del periodo cupo della R.S.I.. L’assemblaggio è stuzzicante, in considerazione anche del fatto che molti dei documenti sono poco visti, ma tutto l’insieme oltre che il tono dei commenti dà l’impressione di una certa nostalgia: di sicuro c’è quella per i propri anni giovanili, ma pure un’altra, per tempi in cui ‘la religione era rispettata’ (e i treni andavano in orario?), sembra fare capolino, seppur in modo involontario. Si potrebbe osservare che l’autore ha voluto rievocare il suo pensiero (simile a quello di una moltitudine di italiani) in quegli anni, ma l’insistenza sul buono e sul cattivo presenti in ogni sistema in aggiunta all’affiancamento acritico delle opposte propagande finisce per ingenerare una sensazione non proprio simpatica: troppo diverse erano le realtà dietro quei manifesti e quei volantini perché si possa ritenere opportuno evitare di sottolinearle.… (altro)
 
Segnalato
catcarlo | Oct 23, 2017 |

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