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Lilli Luini

Autore di Bruja

9 opere 27 membri 3 recensioni

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Luini, Lilli

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Si può cominciare a recensire parlando esplicitamente di sé? Dico esplicitamente, perché il recensore in qualche modo parla sempre di sé, ma di solito la prende alla larga.
In alcuni casi, d’altra parte, non partire da sé sarebbe reticenza. Quindi lo dico chiaro e netto: questo libro l’ho visto stampato con una gioia particolare, che è l’orgoglio di chi condivide con gli autori una bella avventura, e assieme il “l’avevo detto io” di chi da tempo era certo di essere di fronte a due veri narratori di storie, due che era solo questione di tempo prima di vederli uscire dal limbo degli esordienti. Intanto, con questo libro.
La vicenda è ambientata in una concretissima città ligure, che come altre città e cittadine ha una storia rappresentata da ruderi e leggende, ricche di fascino e di mistero. Da una di queste storie che sono lì, aspettando solo chi le voglia raccontare, si dipana il filo di una narrazione intrigante e velocissima, che si legge d’un fiato, pur avendo numerosi livelli da tener d’occhio.
La vicenda umana e quella lavorativa di Ivano e Fiorella si intrecciano al quadro emblematico di un ambiente che. in questo caso, è quello di un’azienda sanitaria, ma potrebbe essere di un qualsiasi luogo di lavoro medio ­ grande ai giorni nostri.
Nello stesso tempo, a un altro livello, ci viene raccontato un “caso” immaginario, ma perfettamente verosimile: attorno a un tema di grande interesse umano – quello delicatissimo dei vaccini – si gonfia una improvvisa bolla mediatica, grandi interessi ruotano e si scontrano sulla testa della gente che crede, si agita, ha bisogno di certezze.
Infine c’è il terzo livello, che verrebbe da definire cosmico: una storia misteriosa che affonda in un altrove lontano nel tempo e nello spazio, e contiene e spiega l’uno e l’altro filo della narrazione. Il segreto e il fascino di questo libro è che i tre livelli si seguono e comprendono assieme, coesistono e tuttavia si mantengono indipendenti e autonomi. Alla fine la storia privata attorno alla quale tutte le altre si dipanano dà al lettore la prospettiva di una concreta speranza, e l’ennesimo scandalo scientifico e mediatico si cheta, fino alla prossima volta, naturalmente. Quanto alla terza storia, quella invece continua, per chi voglia crederci.
Un libro da comodino, che permetterà di distrarsi dai problemi quotidiani in maniera non banale, anche se non promette il sonno. Un libro ottimo in viaggio, ma attenzione a non perdere la fermata.
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patri50 | Aug 17, 2012 |
Tanto di cappello al coraggio degli autori, che scelgono e portano conseguentemente fino alla fine un eroe quanto mai scomodo, uno che non brilla per virtù morali, senza essere un classico anti eroe: nemmeno un simpatico gaglioffo, insomma. Un sopravvissuto della prima Repubblica, sembrerebbe, usato e poi gettato da parte dai poteri "veri", questo politico senza passione politica che arriva confuso al giro di boa dei cinquant'anni, senza un progetto di vita, un affetto a cui tornare nel momento in cui la sua "professione" gli dà un colpo mortale.
E invece, un po' alla volta, ci si affeziona a quest'uomo, alla naturalezza quasi ingenua con cui vive, lotta, quasi cade e risorge infine nello scontro con una realtà (la follia, la violenza, una brutale e vitalistica crudeltà) alle quali la vita non ha preparato lui né la maggior parte di noi.
Certo, molto del miracolo è dovuto al controcanto del coro di donne che gli girano attorno.
E se la moglie ricca e viziata e manipolatrice non gliela perdoniamo facilmente, né ci piace la penultima amante (ma come sceglieva le donne costui, ma si voleva un po' di bene?) si scopre un po' alla volta che quest'uomo è importante per Beatrice, e Beatrice è una bella persona.
E che si comporta da gentiluomo con Ophelia (faticosamente, ma è un essere umano), e Ophelia è un personaggio poetico e sventurato, che non si dimentica.
Si scopre che è riuscito a conquistarsi perfino la cameratesca solidarietà di un altro bel personaggio, quella Marika che per lui è stata poco più che un placebo, una salutare compagna di sesso in un momento scorbutico.
E sapremo infine che il cinico a tutto tondo è lo stesso uomo che ha spiegato al figlio di Beatrice che il mare è bilù "perché bilù è il colore preferito dei pesci". L'uomo, del resto, dal quale lei corre nel momento del dolore, l'uomo che lotterà per salvare, alla guida di una piccola squadra di donne speciali. E mentre lo salva, combatte i suoi personali demoni e chiude il suo conto personale con la morte e con la paura di soffrire. E non è poco.
Un romanzo di personaggi, tutti riusciti e indimenticabili e insieme una storia gialla molto tesa in cui l'emozione, i colpi di scena, la tensione, trascinano avanti il lettore "come se" l'unico scopo fosse vedere come va a finire, ma intanto gli lasciano scene, parole, persone che non si dimenticano.
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patri50 | Aug 17, 2012 |
Un uomo e una donna si incontrano nelle circostanze più improbabili, fuori dalla loro vite diversamente ordinate. Lei, Consuelo, potrebbe essere nella sua casa-nido sui tetti di Genova tra gatti, libri e buona musica. O al tavolo di un ristorante di lusso, guardando negli occhi con professionale interesse un manager di passaggio, o venuto lì proprio per incontrare lei. Invece è in fuga, a piedi nudi e in abito da sera. Lui, Jacopo, giornalista free-lance che si firma per lo più con le iniziali, potrebbe apparire più nel suo elemento, di notte in giro per le strade dietro l'usta di un fatto di cronaca, anche se il suo habitat di frequente è il banco della salumeria dei genitori, che sognano di lasciargli quel mestiere sicuro. O il bar dove si allena per il prossimo campionato di freccette con gli amici di una vita. La sua ragazza la vede il martedì, regolare: non dorme mai da lei, ma fa il suo dovere e tanto basta.
Ora però Consuelo corre un pericolo, mortale. Legato apparentemente al suo particolarissimo mestiere, ma – lo scopriremo con loro – a fatti oscuri che vengono dal passato, e diffondono ancora orrore violenza e dolore.
Consuelo gli chiede aiuto e Jacopo non sa dirle di no. Lui "vorrei ma non posso", lei sempre certa delle sue scelte anche le più estreme, saranno fianco a fianco a dipanare i misteri, ad affrontare nemici oscuri e potenti, rischiando la vita e le loro temporanee sicurezze. Dall'avventura usciranno entrambi cambiati e cresciuti, personaggi a tutto tondo che farebbe davvero piacere incontrare ancora. Un noir duro e velocissimo, che lega misteri d'Italia e nuovi padroni del vapore in un groviglio mozzafiato, che non ti scolli fino alla fine. Da leggere, con il solo rimpianto di non avere da leggerne ancora, presto.
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patri50 | Aug 1, 2012 |

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