Dopo la delusione di Zigeuner: Lo Sterminio Dimenticato, avevo proprio bisogno di trovare un libro che trattasse del Porrajmos, il genocidio dei Rom e dei Sinti, in maniera dignitosa, senza tutti quegli orridi strafalcioni linguistici che ne facevano un libro proprio tirato via.
Vittime dimenticate non mi ha deluso, è un ottimo punto di partenza per informarsi sulle modalità con le quali furono condotti gli stermini di Rom e Sinti (ai quali è dedicato il capitolo più lungo del libro), degli omosessuali (per i quali si rimanda soprattutto a Homocaust di Massimo Consoli), dei Testimoni di Geova e dei disabili e dei malati incurabili.
Se il lettore volesse poi approfondire le sue conoscenza, alla fine del libro vi è una bibliografia essenziale molto interessante – inutile dire che mi sono segnata tutti i titoli, anche se credo che sarà assai complicato reperirne diversi.
Personalmente, sono rimasta molto colpita dal racconto degli stermini di disabili e malati incurabili e dei Testimoni di Geova, perché erano quelli sui quali avevo meno conoscenze pregresse. In particolare, sono rimasta molto colpita dall’accuratezza delle informazioni che i Testimoni di Geova diffondevano su quanto stava accadendo in Germania, mentre ho sempre letto della disinformazione degli ebrei sul destino dei loro cari (in particolare, penso alla straziante richiesta di notizie da parte del marito di Irène Némirovsky nel tentativo di conoscere la sorte della moglie).… (altro)
La lotta non armata nella resistenza di Giorgio Giannini; la lotta non armata nella resistenza : Introduzione ai problemi storiografici di Antonio Parisella; una nuova interpretazione della resistenza italiana : Le due opzioni fondamentali di Antonino Drago; una ricerca sulla "resistenza civile" in Italia di Giuseppe Ferrandi; le trenta giornate di Napoli di Hermes Ferraro; l'interpretazione psicologica del rapporto non violenza-resistenzadi Ettore Zerbino; i comportamenti nonviolenti in situazioni estreme di Lorenzo Porta; le periferie della memoria di Sergio Albesano; il rastrellamento al Quadraro del 17 aprile 1944 di WaIter De Cesaris; la resistenza a tor mancina negli anni '43 ·'44 di Paolo Sabbetta; la resistenza nonviolenta degli evangelici di Hedi Vaccaro; dal mio diario di Irene Paolisso; alcuni ricordi di M.Teresa Regard; voltana: violenza e nonviolenza nella resistenza romagnola di Alessandro Marescotti; un saluto di Maria Occhipinti.… (altro)
PRIMA PARTE. Introduzione di Ettore Zerbino; la resistenza non armata di Giorgio Giannini; la lotta non arata nella resistenza. riflessioni un anno dopo di Antonio Parisella; sul metodo storico nello studio della resistenza di Antonio Drago; la resistenza civile nel 1943: dalla sopravvivenza alla liberazione di Jacques Sèmelin; la resistenza non armata contro l'occupante tedesco 1943-1945di Lutz Klinkhammer; memorie di liberazione dall'uccidere di Enrico Peyretti; la "resistenza civile" in una regione di confine di Giuseppe Ferrandi; lotta nonaarmata e nonviolenza di Alberto l'Abate; la resistenza nelle autonomie locali di Giorgio Barazza; alcuni ricordi e riflessioni di Lidia Menapace; una resistenza disarmata ma non inerme di Vittorio E. Giuntella; la resistenza nel reggiano ieri ed oggi di Paride Allegri. SECONDA PARTE. la resistenza popolare a Roma durante l'occupazione nazista di Giorgio Giannini; la chiesa di Roma durante la resistenza di Mous Elio Venier; alcuni episodi di resistenza popolare di Adriana Molinari; l'ospitalità nella chiesa di S. Gioacchino di Giuliana Lestini; un debito di riconoscenza di Mario Leparatti; alcuni ricordi di Roma Occupata di Paola Regard; i miei ricordi di ragazzo di Giovanni Polgar; Alcuni aspetti della resistenza a Roma di Elvira Sabbatini Paladini; i ragazzi di mote sacro di Giorgio Caputo; resistenza e guerra di liberazione a Roma di Rosario Bentivegna; università e licei di Roma nella resistenza di Carlo Lizzanii; la resistenza al quadrato : il rastrellamento nazi-fascista di Sara Manasse; la mia resistenza di Carla Angelini; le donne nella resistenza romana di Carla Capponi.… (altro)
il resoconto, rigorosamente storico ma ugualmente appassionato, dal travagliatissimo periodo che attraversò la capitale, passando dal fascismo, alla tragica realtà della guerra, alla caduta di Mussolini a Roma , la strage delle Ardeatine e l'arrivo degli americani. Una serie di avvenimenti che possono essere presi a simbolo dell'Italia di quel periodo, tragico nodo della nostra storia.
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Vittime dimenticate non mi ha deluso, è un ottimo punto di partenza per informarsi sulle modalità con le quali furono condotti gli stermini di Rom e Sinti (ai quali è dedicato il capitolo più lungo del libro), degli omosessuali (per i quali si rimanda soprattutto a Homocaust di Massimo Consoli), dei Testimoni di Geova e dei disabili e dei malati incurabili.
Se il lettore volesse poi approfondire le sue conoscenza, alla fine del libro vi è una bibliografia essenziale molto interessante – inutile dire che mi sono segnata tutti i titoli, anche se credo che sarà assai complicato reperirne diversi.
Personalmente, sono rimasta molto colpita dal racconto degli stermini di disabili e malati incurabili e dei Testimoni di Geova, perché erano quelli sui quali avevo meno conoscenze pregresse. In particolare, sono rimasta molto colpita dall’accuratezza delle informazioni che i Testimoni di Geova diffondevano su quanto stava accadendo in Germania, mentre ho sempre letto della disinformazione degli ebrei sul destino dei loro cari (in particolare, penso alla straziante richiesta di notizie da parte del marito di Irène Némirovsky nel tentativo di conoscere la sorte della moglie).… (altro)